TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

lunedì 31 marzo 2008

Incontro pubblico a Montale

INCONTRO PUBBLICO SULL'INCENERITORE A MONTALE
  • NO alla sua riapertura
  • NO al suo potenziamento
  • NO a nuovi impianti
  • SI alla bonifica del sito
Incontro pubblico:
Lunedì 7 Aprile 2008 ore 21.15
presso la sala parrocchiale Chiesa di Montale - P.zza Giacomo Matteotti
  • Perchè siamo tra i comuni con più bassa raccolta differenziata, solo il 23% mentre altri, come Capannori, sono oltre l’80%?
  • Perchè spendiamo 28 Milioni di € per raddoppiare l’inceneritore chiuso per le emissioni di diossina anziché investirli nella raccolta differenziata?
  • Cosa ne sarà della salute dei nostri figli?
LE ALTERNATIVE ESISTONO!!! BASTA VOLERLE!!!

Ne Parleremo con:
Dr.ssa Patrizia Gentilini - Oncoematolga ISDE
Adriana Pagliai - Coordinamento dei comitati della piana

Sono stati invitati: i Sindaci dei Comuni di Agliana, Quarrata,Montale e Montemurlo

LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE E INTERVENIRE

Per contatti:
tel. 320-1592293 dalle15 alle19
e-mail no.incenerit-montale@libero.it

Trasporti pubblici nel Quartiere Sud

Quello della mobilità tra i "tanti cuori" della nostra città è un tema che più di una volta la cittadinanza ha posto sul tavolo dei politici e dell'amministrazione, ottenendo il più delle volte risposte assolutamente insoddisfacenti.
Pubblichiamo quindi con piacere l'interpellanza presentata da Alessandro Bonacchi, consigliere di Rifondazione Comunista - la Sinistra l'Arcobaleno al Quartiere Sud, che riporta l'attenzione su questa problematica.
E sarebbe l'ora che, a fronte dei "fantasmagorici" (e costosissimi) progetti di tramvia, si iniziasse invece a prendere sin da subito provvedimenti per la soluzione delle questioni sollevate!

MV

Al Presidente del Quartiere Sud
All’assessore alla mobilità del comune di prato Enrico Giardi
Al Sindaco del Comune di Prato

Oggetto: Interpellanza

Argomento: Trasporti pubblici nel quartiere Sud

Considerato che:

l'articolo 16 della costituzione italiana recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. ”
L' attesa di un mezzo di trasporto pubblico per muoversi dalla periferia al centro della città di Prato è in alcune tratte di 30 minuti, ma alcune volte si riesce ad arrivare nel centro della città in tempi accettabili. Nei giorni festivi nelle frazioni è necessario aspettare 1 ora prima di poter prendere il mezzo pubblico.

Dopo le 22 non transita alcun autobus.Comunque le cose cambiano notevolmente se il cittadino ha l'ardire di spostarsi con l'autobus tra due frazioni del quartiere prato sud e fare 2 – 4 Km ciò diventa una piccola avventura.
Ad esempio Jolo e Tavola distano circa 3 km. Da Jolo autobus per il centro e dal centro autobus per Tavola. Tempo necessario in un giorno feriale 1 ora riuscendo a prendere le coincidenze. Discorso analogo si può fare per altre tratte ad esempio:
Santa Maria a Colonica – Fontanelle, Paperino – Tavola , San Giusto – Casale, San Giorgio a colonica -Paperino, Tobbiana – San Giorgio a colonica
Quindi muoversi con i mezzi pubblici tra le frazioni del quartiere Prato Sud è praticamente impossibile non possedendo o non potendo usare un mezzo proprio.
Queste storiche frazioni ricche di patrimonio artistico, densamente abitate, con numerose attività artigianali, commerciali ed industriali, che non sono ragionevolmente collegate ne tra di loro ne con le zone limitrofe o dell'area metropolitana.
Inoltre dalle frazioni del nostro quartiere è molto difficile raggiungere il centro civico della circoscrizione con i mezzi pubblici.
Considerata il diritto di residenti, pendolari , lavoratori , pensionati , studenti, turisti, di poter lavorare, fare commissioni studiare e divertirsi anche senza il possesso di un mezzo di trasporto proprio o volendolo lasciare in garage.
Vorrei sapere se fornendendo un trasporto pubblico di fatto non funzionante si ritiene di permettere ad “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente” tramite il servizio pubblico possa essere considerata una discriminazione per le scelte personali (non acquistare un mezzo proprio) o economiche (non potersi permettere un mezzo proprio) e di fatto una limitazione nel godimento di un diritto riconosciuto dall'articolo 16 della Costituzione della Repubblica Italiana
Vorrei sapere quali sono le politiche dei trasporti che l'amministrazione comunale intende portare avanti per permettere alle persone di usufruire pienamente del diritto alla libera circolazione sancito dall'articolo 16 della costituzione ed in quali tempi l'amministrazione ritiene di adeguare le linee degli autobus alle necessità dei cittadini che legittimamente vorrebbero usare il trasporto pubblico per muoversi.

Bonacchi Alessandro
Capogruppo Rifondazione Comunista - La Sinistra L'arcobaleno
Quartiere Prato Sud

Stanze del buco contro l'ipocrisia

Sulla Nazione di Prato di Domenica 30 Marzo, viene trattato ampiamente il problema del degrado della stazione del Serraglio, del parcheggio vicino e degli spazi antistanti l'università. Dal momento che l'argomento ci sta molto a cuore, e con esso il destino di quei giovani che conducono una vita precaria ai margini della società, vorremmo aggiungere una precisazione.
Dobbiamo ricordare che la definizione "stanze del buco", usata per il titolo dell'articolo in terza pagina, è apparsa circa un anno fa, (forse proprio sulla Nazione), in occasione di una proposta di legge regionale presentata dal Consigliere dei Verdi e presidente della Commissione Sanità Fabio Roggiolani.
L'idea, sperimentata con successo in altri paesi europei, era volta proprio ad evitare fenomeni come quello del Serraglio e prevedeva dei luoghi, al chiuso e controllati sanitariamente, dove i tossicodipendenti da droghe iniettabili potessero consumare la loro dose.
Il senso di questa proposta è facilmente comprensibile: controllare il fenomeno, evitare ai cittadini spettacoli tristi o inquietanti, ed impedire tragiche trasmissioni di gravi malattie fra i consumatori di sostanze, consentendo loro anche in momenti così difficili di non perdere la dignità.
Mentre in Toscana questa soluzione è rimbalzata contro un muro di pregiudizio bigotto, in almeno un'altra regione italiana si sta sperimentando la cosa con il parere favorevole del Ministero della Salute. A Prato invece, sia l'opposizione di destra che la Giunta vorrebbero combattere il degrado riaprendo al traffico delle auto le strade del centro storico.
Non è inevitabile che i tossici debbano trasformarsi tutti in delinquenti o barboni, mettendo in pericolo la sicurezza e la salute propria e degli altri; bisogna avere il coraggio di affrontare queste criticità sociali, cominciando ad accettare la loro esistenza senza volerla nascondere.
Al Serraglio, non di Stanze del Buco si tratta ma di solitudine, paura e malattia, spesso aggravate dall'ipocrisia sociale di chi non vuole affrontare con coraggio i problemi.

Municipio Verde

Darcela a bere

Sabato scorso abbiamo appreso dalla stampa locale che una "cordata di imprenditori pratesi" rileverà la sorgente Lentula. Sin qui, niente di strano: ognuno hai suoi piani imprenditoriali, e fintanto che l'acqua - e quindi anche le sorgenti - non avrà uno status di bene comun e condiviso ed accettato, poco c'è da dire sull'operazione economica.
Sorprende, invece, che a questa operazione partecipi anche Consiag, seppure "in rappresentanza" dei comuni ove sono ubicati la sorgente e lo stabilimento (Cantagallo e Sambuca Pistoiese).
Non eravamo, infatti, a conoscenza del fatto che una azienda creata per la gestione del settore delle utilities potesse essere utilizzata dai soci (e nemmeno da quelli di "riferimento") per portare avanti processi di ristrutturazione aziendale, tantomeno in un progetto che, sembra, destinato ad una produzione "di nicchia" (la sorgente è piccola).
Onestamente, ancora siamo qui a chiedersi il perché di una operazione del genere, a fianco degli imprenditori pratesi, e legittimamente ci chiediamo, a questo giro, cosa vorranno "darci a bere"!

Municipio Verde

Etruschi. L'ignoranza ha vinto sulla cultura

Riceviamo, e pubblichiamo con piacere, la lettera di Claudio Pofferi, dell'Associazione Culturale Camars.

MV

A seguito di quanto riportato il 29 ed il 30 marzo riguardo alla tavola rotonda sul futuro della città etrusca di Gonfienti ed all’invito rivolto a precisare quanto lì emerso vorrei aggiungere alcune cose che ritengo possono essere utili per un necessario dibattito sullo sviluppo dell’azione dei singoli, del comitato, delle organizzazioni politiche e delle associazioni riguardo alla Città Etrusca sul Bisenzio.
Il problema di Gonfienti, come ho detto nell’occasione della tavola rotonda, va diviso, per fare un’analisi accurata e per dare risposte coerenti, in tre aspetti che riguardano tre situazioni diverse:
1) La prima riguarda la realtà riconosciuta e sottoposta a vincolo archeologico.
Non è stata cosa semplice, ed è stata una conquista graduale fatta passo dopo passo, dovuta ai singoli ed alle associazioni, riuscire a portare l’area protetta e vincolata dai due ettari e mezzo riconosciuti, ed anche qui non ufficialmente, nel 2000, ai trenta ettari attuali. Nel mezzo mancanze burocratiche, lentezze, ritardi nell’ufficializzazione del vincolo.
Dai “quattro sassi” al riconoscimento di una delle più importanti scoperte nel campo dell’etruscologia.
Questo è un punto acquisito da difendere, una vittoria della cultura sulla quale si deve lavorare. Da qui scavi (che per ora hanno coperto meno di un centesimo dell’area protetta) per portare alla luce le strade già identificate, le serie di edifici vicino alla domus che per ora sono sotto terra, ma già riconoscibili tramite le ricognizioni.
In sintesi per quest’area: campagne intensive di scavi, parco archeologico, valorizzazione e fruizione pubblica dei risultati come prevede la legge, compresa la musealizzazione dei reperti.
2) L’altra realtà è l’area ricoperta dove insisteranno le opere infrastrutturali ed i binari dell’Interporto.
Qui avevamo strutture murarie della città etrusca, il “decumano”, un importante insediamento dell’età del Bronzo come riconosciuto dalla stessa Soprintendenza.
Come sarebbe stato bello, anche a scopi didattici poter far vedere, in continuità spaziale e temporale, l’area dell’età del Bronzo, la città etrusca e la Villa Romana, anch’essa vincolata, l’una vicino all’altra.
Ma tant’è, si è preferito, da parte della cosiddetta “classe dirigente”, nelle sue articolazioni politiche, amministrative, e degli enti partecipati, seppellire ed allontanare dalla nostra conoscenza parte della città e ciò che veniva prima di essa con una operazione che si può solo definire “folle e barbara” dove la protervia economicista e l’ignoranza ha vinto sulla cultura. Ciò segna e segnerà sempre un solco profondo fra chi ha fatto certe scelte e chi le ha avversate.
Qui la cultura, la storia, una visione della vita non solo ricondotta a scambio di merce ha perso.
3) L’altra realtà è quella del futuro e possibile ampliamento del medesimo Interporto nell’area di Campi Bisenzio. Siamo anche qui a poche decine di metri dalla domus, dalla città etrusca, dal decumano.
Qui si gioca un’altra partita importante che dovrà avere esiti ben diversi dalla precedente, e ciò dipende da tutti noi.
Sono già iniziate qui, a detta del presidente dell’Interporto Napolitano, i saggi di indagine per consentire o meno la costruzioni di capannoni.
Questi saggi di indagini, che a mio avviso dovranno coprire tutta l’area prevista per l’ampliamento e non solo zone parziali, dovranno essere non patrimonio di pochi, ma resi pubblici e sottoposti al controllo ed al vaglio di studiosi, anche di altre nazioni, che siano assolutamente indipendenti. Non si può rischiare che vi siano dubbi sui comportamenti dei singoli.
Il bene archeologico è un bene tutelato dalla nostra Costituzione, pubblico, come lo definisce la medesima Costituzione e la legge, e come tale deve essere trattato, senza particolarismi corporativi e senza possibilità di baratto privato.
Se vi sono rilevanze archeologiche nell’area del previsto futuro ampliamento si metta tutta l’area, complessivamente, a tutela, la si raccordi con l’area già vincolata. Non si permetta l’edificazione come si è già fatto nella zona precedente.

Claudio Pofferi

domenica 30 marzo 2008

Message in the bottle. Etruschi extracomunitari.

Il messaggio nella bottiglia di questa settimana riguarda gli etruschi a Prato e ci arriva in forma anonima da un nostro lettore.
mv


Gli Etruschi a Prato: solo extracomunitari!

Ecco il perché gli Etruschi non avranno mai ragione di cittadinanza in città.
Loro sono un corpo estraneo per una città nata intorno all’Anno 1000, che niente vuole avere a che fare con la sua storia antecedente, neanche con i conquistatori Romani e con quelli schierati dalla parte dei vincitori. Figuriamoci con gli Etruschi, gente venuta dai mari d’Oriente, extracomunitari quindi! Che poi, diciamola tutta, avranno avuto le loro colpe se sono stati vinti, scomparendo miseramente senza gloria né onori. Ergo, meglio stare alla larga da certe frequentazioni!
I pratesi vogliono passeggiare in Giolica o a Filettole serenamente, senza chiedersi se sotto i loro piedi ci sono tracce di antiche civiltà, magari sepolture, tumuli di pietra, muraglie ed ancora muraglie, per carità! A chi giova tutto questo! Perché dovremmo ricercare le tracce di antichi popoli, di genti mai sentite nominare prima da queste parti?
La città etrusca di Gonfienti poi, se esiste davvero come tale, in fondo cos’è? Ancora una volta: un reticolo di muriccie con qualche canale di drenaggio. Bravi architetti e bravi ingegneri questi etruschi d’accordo, ma poi? Anche bravi artisti? No, o peggio, filosofi, pensatori, umanisti? Questo poi è stato detto dei greci mica degli etruschi!
Non facciamo confusione e non confondiamoci, pensiamo alla crisi del tessile piuttosto! Cosa ci importa della bronzistica antica, e semmai se ritrovassimo altri pezzi come l’Offerente sarebbe meglio venderli subito all’estero, farne profitto di queste anticaglie, perché con questi oggetti è sempre meglio ricavarci nuova pecunia prima che il mercato cambi idea.
L’ interporto etrusco è una bella idea per il marketing commerciale, ma fermiamoci qui per cortesia!
Il museo da fare è meglio che sia solo un grande show room per gli stranieri di passaggio, magari da visitare prima di portarli in fabbrica, e quindi è meglio, se proprio lo dobbiamo fare, costruirlo dove ci fa più comodo tra le ville ed i residence turistici, perché dal Sacco di Prato in poi gli affari che interessano ai pratesi sono solo quelli che aumentano il capitale, bando a far bella la città, alla cultura del luogo e baggianate del genere. In fondo l’idea che altro possa sostituirsi a tutto questo principio non esiste proprio, non vi pare?

DNA

ASM e le "campagne informative"

Nei giorni scorsi, nel centro storico di Prato, ci siamo imbattuti in alcuni "volantini" affissi da ASM: un "avviso agli utenti" per ricordare le regole della raccolta porta a porta, dove si specifica che lasciare i sacchetti di rifiuti abbandonati comporta un "gravoso ed inutile degrado del centro storico".
Non possiamo che fare i complimenti ad ASM per questo "enorme" sforzo comunicativo! Infatti, questi cartelli sono solo in italiano - e questo sarebbe il male minore - e oltretutto sono affissi in "deroga" a qualsiasi norma sulle pubbliche affissioni, in maniera assolutamente casuale (tipo quello in un angolo cieco di piazzetta Lippi), e con abbondanti strisce di scotch a fissarli.
Non c'è che dire: un edificante esempio di come si possa evitare il degrado del centro storico...
Certo, forse le risorse che ASM dedica alla comunicazione sono state, negli ultimi tempi, dirottate su azioni ben più significative, tipo le gigantografie sul progetto di "recupero" (ovviamente, e fortunatamente, abbandonato, per il momento) di piazza Mercatale sparse per il centro. Che senso avrebbe avuto, infatti, cercare di rafforzare la "cultura" del porta a porta, dopo che dal 2002 ad oggi sono state fatte "ben" due campagne in proposito?

Municipio Verde


Agliana. Rock e Vegan con i Verdi

Cari amici ed amiche,
vi informo che come Presidente regionale dei Giovani Verdi Toscani ( e come candidato alla camera, naturalmente con rarissime speranze di elezioni) ho organizzato una serata musicale di (quasi) chiusura di campagna elettorale per giovedì 10 aprile presso il Reed Moon House ad Agliana.
Nella serata si esibiranno due gruppi musicali:
PLUNTERS PUNCH (rock pop)
BEST BEFORE ( rock d’autore e personalizzato!)
E’ previsto inoltre una cena a buffet composta da antipasti e pizza a calo, in pratica finchè non ce la fate più.
Il costo è di 12 euro e comprende anche una bevuta oltre alla cena.
Naturalmente la cena sarà vegetariana e vegana; credo che oggi si sia in grado di superare il modello del tipo "cena con carne ed opzione vegetariana" per un modello non solo più sensibile alle tematiche animaliste ma anche a quelle ambientaliste; quindi la cena base sarà vegetariana con opzione vegana su richiesta ( almeno una, la mia..)
Il messaggio infatti è rivolto soprattutto ai carnivori per avvicinarli al primo scalino dell’alimentazione animalista per poi passare, magari chissà al veganesimo.
Naturalmente la festa sarà un’occasione per divertirsi, per affrontare le tematiche ambientali e dei giovani.. ma soprattutto per fare casino.
Ci saranno interventi ( brevi) dei candidati verdi nella Sinistra L’Arcobaleno ( tra cui io…) e molta molta musica!
E’ gradita in generale la prenotazione,(per i vegani è opportuna) per poterci organizzare meglio.
I cani possono naturalmente entrare, anzi sono graditi ospiti!
Naturalmente sono invitate tutte le associazioni animaliste, ambientaliste, i centri di medicina naturale, parafarmacie, erboristerie, etc; chiunque voglia portare materiale per diffonderlo è gradito.

LORENZO LOMBARDI
CONSIGLIERE COMUNALE VERDI ARCOBALENO SU PISTOIA PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE

Etruschi. Che la politica confermi gli impegni presi

Riceviamo queste precisazioni riguardo agli esiti della tavola rotonda sugli Etruschi che si è svolta ieri al circolo Costa Azzurra. Ovviamente la nostra relazione non poteva che essere una sintesi. Chiunque voglia aggiungere qualcosa o precisare il suo intervento è ovviamente invitato a scriverci.
R.B.
per Municipio VerdeL'intervento di Francesco Fedi

A seguito di quanto riportato da Municipio Verde, vorrei aggiungere alcune precisazioni, circa gli slanci compiuti da qualcuno fra i convenuti sui quali sarà assolutamente importante inserirsi.
1) Innanzitutto la Presidente Berti, circa la valorizzazione del sito, ha espresso il concetto del "partire con il piccolo", ovvero con interventi, (e qui voglio intendere anche iniziative) fattibili nell'immediato. Nella fattispecie il riferimento è sembrato essere soprattutto legato alla necessità di mettere in siurezza il sito e renderlo più presentabile, ma al di là di ciò, è forse il concetto che fa più ben sperare, visto che una piccola proposta, con riflessi di valorizzazione del territorio etrusco esiste già! Sotto tale aspetto, possiamo infatti dire che i vari comitati e le associazioni, che si sono uniti nel richiedere il patrocinio per la rappresentazione dello spettacolo "Laris Pulenas", nel luglio prossimo a Poggio Castiglioni, in proposito abbiano anticipato la Circoscrizione Est.
Se ci pensiamo bene, la richiesta che sta sul tavolo della Circoscrizione, come pure di altri assessorati coinvolti, si dimostra assai modesta rispetto alle opere da subito necessarie!...
Per questa, infatti, essendo fondamentalòmente a costo zero, (dunque non ci si potrà trincerare dietro il "vorrei/mi piacerebbe ma non ci sono risorse"...) tenuto conto delle affermazioni di stamani, come si potrà tirare indietro?
E'immediato che la rappresentazione di "Laris Pulenas", avvenendo su Poggio Castiglioni, richiamerà l'attenzione sul problema della fruibilità della città Etrusca, visto che non ci si potrà non chiedere il perchè questa non sia potuta avvenire a Gonfienti.
Tra l'altro, proprio in quel momento la stessa Gonfienti potrebbe essere interessata dalla consueta rassegna estiva de "Le Notti dell'Archeologia", o dalle immanncabili polemiche per la sua esclusione all'intreno di questa.
Detto questo, se per luglio Gonfienti non sarà "aperta", abbiamo l'obbligo di credere che si siano creati i presupposti per esserlo almeno metaforicamente.
Tengo a precisare che non voglio illudermi, ma crederci ( ...e soprattutto continuare a lavorarci...).
2) Il presidente Napolitano ha vavanzato l'ipotesi di un coinvolgimento del comitato e di Camars nelle valutazioni sui saggi attualmenti in corso nell'ulteriore zona di ampliamento nel territorio di Campi Bisenzio. Giustamente, il Dott. Pofferi ha chiarito che l'importanza non sta nella parteciapzione del comitato, che non può assolutamente essere competetente (vedi partecipazione su urbanistica secondo Martini..), bensì che il tutto avvenga in estrema trasparenza e che i risultati dei saggi siano sottoposti a serie ed attente valutazioni, soprattutto ricorrendoli alle valutazioni di etruscologi di fama internazionale.
In coda, Napolitano ha anche detto che presto Interporto sarà una società in attivo e che, non potendo per legge redistribuire utlili, potrà finanziare la realizzazione del Parco Archeologico:
questa il Comitato se la lega stretta al dito!
3) Il presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale, Ambra Giorgi, a fronte della richesta di un impegno programmatico sul punto della realizzazione del Parco Archeologico, ha risposto che quando ci sarà un progetto si penserà a come finanziarlo: se anche su questo punto non sarò l'unico pazzo a volerci credere, il comitato si metterà al lavoro per consegnare a chi di dovere tutto l'occorrente per passare finalmente dalle parole ai fatti!
4) Un'ultima, ma forse ancor più importante punto da annotare, è il richiamo che ho voluto fare all'importanza della tutela dei beni comuni e quello che essi siano.
Ho voluto cogliere l'occasione per ricordare a tutti che quando si interviene su vaste aree di territorio, si interviene su un bene di tutti e per questo, necessariamente, la politica deve preoccuparsi di riscuotere il più vasto consenso, oltre raccogliere ed incamerare i sentimenti della cittadinanza.
A riguardo, ho ricordato come la cittadina continuamente attribuisca spontaneamente valori importanti a luoghi, edifici o strutture, e che questi valori siano solo tardivamente recepiti dagli strumenti di tutela del bene.
Riportando l'esempio di Piazza Mercatale o dell'Ex-Banci, ho spiegato quanto sia fastidioso, discutere sui limiti o sulla sussistenza o meno di un vincolo monumentale, quando si è a conoscenza che il vero vincolo di cui che decide dovrebbe tener conto è dovrebe essere quello imposto dal sentimento popolare.
Ho spiegato che non credo che ai comitati, interessi fare l'anti o l'altra-politica, ma interessa che la politica faccia la politica, e che se questa debba spendersi per tutelare gli interessi dei cittadini tutti e non solo di qualcuno in particolare.
Francamente, è un mio desiderio profondo che la politica sia "La Casta", purchè la casta sia una casta di nobili, ma soprattutto di nobili in fatto di intenti.

Francesco Fedi - Comitato Città Etrusca sul Bisenzio

sabato 29 marzo 2008

Animali. Roggiolani al canile del Termine

Domenica 30 marzo alle ore 16
Fabio Roggiolani e Luca Ragazzo (Verdi-Sinistra Arcobaleno) visitano il canile del Termine

“In questa campagna elettorale in cui si parla di tutto – dichiarano i due candidati della Sinistra Arcobaleno Fabio Roggiolani e Luca Ragazzo – non ci dimentichiamo degli animali del Canile del Termine, e dei volontari che, nonostante istituzioni che remano contro, tengono in piedi questa importante realtà”

“E’ incredibile la passione di chi continua a non darsi per vinto e a lavorare volontariamente per questi animali – dichiarano i due candidati – incredibile almeno quanto l’insipienza delle istituzioni preposte che continuano a non dare soluzioni”

saranno presenti :

Fabio Roggiolani e Luca Ragazzo – candidati Verdi nella SINISTRA ARCOBALENO
Mauro Romanelli, Tommaso Grassi, Annalisa Pratesi – Portavoce Regionale e Provinciali dei Verdi

I 38-1. Variante a Gotham City

Municipio Verde invita tutti a partecipare a questa importantissima occasione per parlare delle questioni che riguardano la variante al piano Strutturale e quindi del futuro urbanistico di Prato.
Noi di MV pensiamo di non poter mancare.

I 38-1 presentano

VARIANTE A GOTHAM CITY
conferenza dibattito

Mercoledì 2 Aprile
Soprattutto Libri
corso Mazzoni 27 Prato


ore 20,45 immagini di un viaggio dalla tangenziale

ore 21 introduzione

- costruire la partecipazione nella città che cambia

- Prato ed i nuovi profili di contesto, a cura dell'economista Antonio Falorni

- l'area ex -Banci, a cura di Loris Zanfranceschi, presidente di Urban

- dibattito


Servizio di caffetteria durante tutta la serata

i 38-1

Viacciainsieme. alla scoperta delle nostre origini.

A Prato ancora un'altra occasione di parlare delle nostre radici storiche e dell'ambiente in cui si sono sviluppate. L'iniziativa può interessare anche chi risiede a Calenzano e ai Campigiani ed è organizzata da una piccola ma vivace realtà culturale della nostra periferia, l'associazione Viacciainsieme.
mv

L'Associazione ViacciaInsieme e la Circoscrizione Ovest
presentano


ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE ORIGINI
mercoledì 9 Aprile 2008, alle ore 21 nella sala parrocchiale in via Aspromonte 24, a Viaccia,

si terrà una serata sul tema

LA CIVILTA' ETRUSCA
conferenza audiovisiva tenuta dal professor Giuseppe Centauro

interverrà l'Assessore alle Politiche del territorio della provincia Nadia Baronti

contributi dell'Associazione Culturale Camars

rinfresco offerto dagli organizzatori

Viacciainsieme

Etruschi bene comune. Ancora vivo l'interesse per la città sul Bisenzio.

Come avevamo annunciato, stamane si è svolta la tavola rotonda organizzata da Arci Turismo in occasione dei 100 anni di vita del Circolo Costa Azzurra, avente per argomento il futuro della città etrusca di Gonfienti.
Il sito archeologico, ormai noto in Toscana perchè in più di un'occasione ne è stata proclamata l'eccellenza regionale, si trova nella stessa area in cui si è deciso, di costruire e poi di estendere le strutture dell'Interporto.
Forse gli organizzatori non si aspettavano di riempire la sala in un periodo, com'è l'attuale, di vacche magre per chi cerca di coinvolgere i cittadini su argomenti di politica culturale. Invece la questione etrusca sembra ancora in grado di interessare i pratesi che già più di un anno fa si erano dati appuntamento in piazza Duomo per una manifestazione-presidio di grandi proporzioni.

La presentazione dei relatori: da dx a sx, Claudio Pofferi (Ass. Camars), Francesco Fedi (Comitato Città Etrusca sul Bisenzio), Osvaldo Coppini (Legambiente), Ambra Giorgi (Pres. Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Toscana), Fabio Barni (Il Tirreno)

I relatori al tavolo erano i rappresentanti delle istituzioni coinvolte ( la circoscrizione, il comune e la provincia), il Presidente della società Interporto della Toscana, dottor Napolitano, e alcuni rappresentanti delle associazioni in difesa del sito.


L'intervento di Ambra Giorgi. Alla sx del moderatore, il presidente della Società Interporto Napolitano

La presidente della Commissione Cultura della Regione, Ambra Giorgi, si è subito detta ancora disponibile a contribuire alla realizzazione del Parco Archeologico annunciato due anni fa, (nel frattempo si è permessa la copertura di diversi ettari dello stesso).
La presidente della circoscrizione Est si è impegnata a guidare una campagna di bonifica e di messa in sicurezza dell'area degli scavi e di quella circostante.
L'assessore Mazzoni, che gestisce i fondi della cultura per il Comune, è sempre impegnato sulla questione museo. Dove raccogliere i reperti (che intanto non sappiamo neppure dove sono)? Realizzare un nuovo antiquarium o portare tutto ad Artimino? Soldi non ne abbiamo perchè assorbono tutto o quasi il Metastasio e il Centro per l'Arte Contemporanea.
L'assessore al Turismo della Provincia ci ha assicurati che se si potesse puntare sul turismo archeologico sarebbe il primo a tuffarsi nell'avventura, che purtroppo attualmente è un irrealizzabile investimento.
Napolitano ha messo in chiaro che la società Interporto ha fatto tutto quello che le leggi prevedono e che ha cospicuamente contribuito alle spese per lo scavo e la ricerca. Sulle polemiche sollevate dai comitati ha lasciato la parola alla Soprintendente che però, come sempre, non era presente per partecipare al dibattito.
Per farla breve, niente di nuovo dal fronte orientale. Niente è cambiato, si è disposti a conversare amabilmente sull'argomento, dimostrando grande attaccamento alle nostre radici storiche ma niente più.
Non si parla mai di scelte politiche generali, di opportunità di riconversione economica del distretto, di rivitalizzazione della Cultura, intesa come processo di identificazione e conoscenza. Non si è parlato altro che di difficoltà tecniche e di raccordo fra le istituzioni e si badi bene che tutte le istituzioni coinvolte sono in mano allo stesso partito.
Per fortuna si è sentito anche altro.
Il Comitato ha parlato per bocca del suo coordinatore, Francesco Fedi che per la prima volta è stato chiamato a confrontarsi direttamente con le istituzioni. -Certo che se questo confronto si fosse svolto un anno fa, ha detto Fedi, ci sarebbe stata ancora la possibilità di discutere del futuro di quei significativi resti urbani, oggi tombati sotto un bello strato di asfalto o in procinto di esserlo.-
Con il suo intervento, il rappresentante del comitato ha posto l'attenzione sul valore politico e sociale dei sentimenti dei cittadini e del loro legame con la storia e la cultura della nostra città.
-Non vogliamo sostituirci alle soprintendenze, agli studiosi, agli assessori, vogliamo capire perchè si debba mai distruggere ciò che sta a cuore alla gente-.
Claudio Pofferi, studioso dell'Associazione Culturale Camars, ha tracciato la storia della scoperta e le fasi della messa in tutela dei terreni interessati dai resti di strutture urbane e abitative del mondo preromano. Con la definizione di "barbara e folle operazione" ha denunciato la copertura del cosiddetto "decumano etrusco", avvenuta nonostante i continui e diperati tentativi di salvarlo da parte delle associazioni e di molte voci della cultura.
Scetticismo riguardo alla possibilità di far convivere Interporto e Parco Archeologico è venuto dal rappresentante della Lega Ambiente, Osvaldo Coppini, il quale ha citato un altro caso di grave attacco all'ambiente e alla cultura, quello del Parco delle Cascine di Tavola in cui si è permesso la realizzazione di molti appartamenti.
Anche dal pubblico si sono fatti sentire gli interventi e, sebbene il WWF non fosse stato invitato con un proprio relatore, Carlo Magni ha fatto sentire la presenza convinta dell'associazione e il suo desiderio di continuare a coniugare la difesa dell'ambiente con quella dei beni culturali. Magni ha esortato la classe politica a non fare meri calcoli economici ma a restituire alla gente la possibilità di identificarsi in un sogno collettivo e coinvolgente.
Era fra il pubblico anche Daniela Morra, candidata della Sinistra, L'Arcobaleno alle prossime politiche, che ha dato un taglio decisamente più forte al dibattito sulla questione dell'Interporto. -Un'infrastruttura discutibile che da anni succhia soldi pubblici senza restituire un beneficio di riduzione dell'inquinamento del traffico su gomma , e che anzi lo attrae, funzionando tutt'ora come un parcheggio per Tir, di gigantesche proporzioni-.
Dal mondo della cultura si è levata la voce di Maila Ermini, regista e attrice, nonchè produttrice dei suoi spettacoli dal contenuto politico, la quale ha annunciato un progetto per la prossima estate. All'inizio di Luglio, forse a Poggio Castiglioni, luogo simbolo dell'areale etrusco che domina perfettamente l'abitato della pianura lungo il Bisenzio, verrà messo in scena per la prima volta il dramma Laris Pulenas, la storia di un sacerdote, vittima e artefice di un sistema politico corrotto imposto dai dominatori Romani.
Pierantonio Gualtieri, presidente dell'associazione Amici degli Etruschi, ha incalzato gli amministratori a spiegare perchè l'Interporto non possa venire spostato al Macrolotto uno o al Macrolotto due, cioè nelle zone industriali della città e perchè non si sia fatta questa operazione quando è venuto alla luce l'abitato etrusco.
-Non possiamo fidarci di chi sta consentendo la distruzione della più grande tomba etrusca della Toscana settentrionale- ha detto Leonardo Pampaloni, maestro di scuola - Il sito della Montagnola, a Sesto Fiorentino, è stato massacrato per permettere la costruzione della Tav-

Sì, niente di nuovo da parte delle amministrazioni e neppure è cambiata l'arroganza corporativa della Sovrintentenza ai Beni Archeologici. Ma se i cittadini, associati e singoli, lo vorranno, forse potrà riprendere il dibattito sui destini dell'archeologia pratese che era ormai soffocato, come il decumano, sotto un cospicuo strato di asfalto.
Spetta anche ad Arci, che ha rimesso in gioco la partecipazione dei cittadini, a proseguire su questa strada, senza fermarsi all'inizio del percorso.
Chissà che non possa fare qualcosa di importante per convincere il Partito Unico che governa la regione a dare importanza a quel Bene Comune, imprescindibile per l'uomo contemporaneo, che è la conoscenza.

Municipio Verde

venerdì 28 marzo 2008

Monica Frassoni a Firenze su rifiuti ed energia

E’ convocata per sabato 29 marzo - alle ore 13 – presso le "Giubbe Rosse" di Piazza Repubblica –
Firenze una conferenza stampa su
:

LA SINISTRA L’ARCOBALENO:
QUADRO EUROPEO DELLA POLITICA RIFIUTI E INCENTIVI ENERGIE RINNOVABILI


saranno presenti :
On. MONICA FRASSONI Presidente gruppo
Verdi – Parlamento Europeo
MONICA SGHERRI capogruppo consiliare
Rifondazione Comunista
MAURO ROMANELLI portavoce Verdi della Toscana
Rappresentanti Comitati Toscani anti incenerimento

ufficio stampa
LA SINISTRA L’ARCOBALENO

Iolo. Continuano le veglie della bottega

Con continuità e partecipazione proseguono le Veglie presso La Bottega d'Arte Comune di Iolo
.
Venerdi 28 marzo, alle ore 21,15 la serata sarà dedicata alla descrizione del Parco Museo di Seano e delle opere dello scultore Quinto Martini che lo animano. Il parco fu inaugurato nel 1988 e grazie alla sua bellezza strutturale e alle 36 sculture che lo impreziosiscono è considerato un vero gioiello sia dal punto di vista ambientale e artististico sia per il legame con il territorio e la gente del luogo che è spesso rappresentata nell'opera dello scultore.
La serata si svolgerà attraverso i racconti di Veronica Melani e Luciano Righi appassionati ed esperti di arte e natura. Musica dal vivo accompagnerà l'incontro e gli interventi.
Per info: Fulvio 3487716553, Giuseppe 3287441698

I Verdi sostengono i comitati toscani

Pecoraro: sosteniamo il decalogo dei comitati toscani per la difesa del territorio.
''Sosteniamo con convinzione il decalogo per l'ambiente, il territorio ed il paesaggio dei comitati toscani per la difesa del territorio. E' un'iniziativa nata dal basso molto importante per l'attuale dibattito politico e di cui dovrebbero tener conto tutti gli schieramenti''. Lo afferma il presidente dei Verdi e ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
''Le nostre battaglie, portate avanti con coerenza nel corso degli anni, testimoniano – afferma Pecoraro - che la difesa dell'ambiente e del territorio, gli investimenti nelle energie pulite, sicure e rinnovabili, cosi' come la lotta agli scempi, alle speculazioni ed agli ecomostri sono vere priorita' per la Sinistra l'Arcobaleno. Il nostro territorio e' una risorsa preziosa che non puo' e non deve essere sacrificato ad interessi particolari.
Il contributo dei comitati toscani – conclude Pecoraro - è fondamentale per la tutela del paesaggio e del territorio e rappresenta una battaglia di civilta' che ogni candidato dovrebbe fare propria''.
MV

Verdi e piano sanitario regionale

Sanita'. Discussione sul Piano Sanitario Regionale

" Sono particolarmente soddisfatto del primo testo e dell'illustrazione del Piano Sanitario fatta dall'Assessore Rossi stamani in IV Commissione - ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere VERDI per l'Unione in Regione Toscana e Presidente della Commissione Sanita' in Consiglio Regionale.
Il recepimento dell'idea del CUP, Centro Unico di Prenotazione, e della cartella sanitaria informatica consentira' di accorciare enormemente le liste di attesa per gli esami, ridurra' gli esami inappropriati, e risparmieremo moltissimi viaggi o spostamenti inutili ogni anno. Si otterranno le risposte in tempo reale e si ridurrano le risposte inadeguate.
Ovviamente questa rivoluzione semplifica la vita per i cittadini toscani in modo radicale ma richiedera' un confronto con i medici e i pediatri di famiglia in particolare, che dovranno essere i primi ad essere coinvolti in questo cambiamento,e verso i quali andranno sostegni agli ambulatori di gruppo, cioe' dove sono presenti piu' medici o pediatri, e dove le prenotazioni potrebbero essere svolte da chi esplica funzioni di segreteria, sotto la supervisione e responsabilita' dei medici.
Anche la carta sanitaria informatizzata - ha aggiunto Roggiolani - sara'
fondamentale come salvavita nelle fasi dell'emergenza perche' ogni cittadino avra' immediatamente a disposizione tutti i suoi esami e si potra' verificare la quantita' e qualita' dei farmaci assunti.
Questa strategia del Cup unico e della carta sanitaria, in questi anni fortemente voluta dai Verdi, serve per far risparmiare centinaia di milioni di euro alla sanita' toscana e moltissime ore di lavoro ai cittadini, ma anche serve a ridurre l'eccesso di radiazioni ionizzanti assunte nel corso di troppi esami radiografici, Tac, Moc, ecc..., che stanno diventando essi stessi una minaccia alla salute.
La strategia della "riduzione del danno" degli eccessi di sanita' si completa con la svolta della medicina integrata che mette insieme in ogni aspetto della nostra sanita' tanto le medicine classiche che le medicine complementari fino alla realizzazione del primo ospedale in Italia di medicina integrata di Pitigliano (Gr).
Il Piano dimostra,- ha concluso Roggiolani - mentre in Toscana ci sono certamente anche elementi di discussione tra Partito Democratico e Sinistra Arcobaleno, come sulle questioni dell'acqua dove stiamo cercando una faticosa e ragionevole soluzione, che in questo caso dimostriamo insieme una capacita' di proposta unitaria di altissimo valore sociale e culturale."

Ufficio stampa
Gruppo Verdi per l'Unione

giovedì 27 marzo 2008

La Sinistra l’Arcobaleno a fianco dei lavoratori dell’ASl 4 di Prato

La Sinistra l’Arcobaleno a fianco dei lavoratori dell’ASl 4 di Prato in stato di agitazione
Da ormai 60 giorni i lavoratori del comparto dell’ASl 4 di Prato sono in Stato di Agitazione. La Sinistra l’Arcobaleno è a fianco dei sindacati e dei lavoratori che stanno combattendo questa lotta, nell’interesse di tutti, non solo nella tutela dei lavoratori ma anche nel sostegno alla natura pubblica del Servizio Sanitario Nazionale, che rischia di essere messa in discussione da politiche che mirano al mero risparmio economico a danno della qualità dei servizi erogati.
Siamo di fronte al paradosso che il contratto integrativo aziendale è scaduto ormai da anni, mentre i compensi dei manager, nel frattempo, sono lievitati.
Crediamo che solo il sistema sanitario pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di salute di tutti, per questo facciamo una scelta di parte, dalla parte dei lavoratori e dei cittadini utenti. Senza tentennamenti e distinguo, siamo solidali nella lotta che le OO.SS ed i lavoratori stanno portando avanti.

Frassoni e Cohn Bendit: "La Ue boicotti la cerimonia d'apertura"

GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO

COMUNICATO STAMPA Bruxelles, 26 marzo 2008

Frassoni e Cohn Bendit: "La Ue boicotti la cerimonia d'apertura"

Monica Frassoni e Daniel Cohn-Bendit, Co-Presidenti del Gruppo dei Verdi/ALE, si sono così espressi in merito all'opportunità o meno di boicottare i giochi olimpici cinesi che sarà al centro del dibattito di questo pomeriggio al Parlamento europeo:
"Come Verdi/ALE non crediamo che i giochi olimpici rappresentino solo un evento sportivo: essi devono poter rappresentare anche l'occasione per l'apertura di un dibattito e per migliorare in modo visibile la situazione dei diritti umani e della democrazia in Cina, anche in riferimento alla situazione del popolo tibetano e di altre minoranze etniche e religiose.
Occorre pensare alla possibilità di boicottare i giochi olimpici senza farne un tabù, perché sapere quali debbano essere le condizioni di libertà e democrazia perché un paese organizzi un simile evento è cosa che va al di là della questione cinese e della sua situazione in materia di diritti umani.
Quindi dobbiamo aprire il dibattito sul boicottaggio della cerimonia di apertura dei giochi olimpici da parte dei Capi di Stato, degli sportivi e dei giornalisti.
Inoltre occorre pensare ad azioni sostegno del popolo tibetano e di altre minoranze, così come abbiamo già fatto in passato con l'iniziativa de "il passaporto della libertà" per i dissidenti cinesi, per esempio indossando il nastro verde, come proposto dal portavoce degli atleti francesi, o una sciarpa arancione da parte di atleti, pubblico e stampa.
L'obiettivo di queste azioni deve essere quello di spingere il partito comunista cinese a fare dei passi concreti in direzione di un'apertura alla democrazia e al rispetto dei diritti umani o a rimpiangere di aver organizzato i giochi olimpici in condizioni non adeguate.
Non è accettabile che la Ue per vendere delle centrali nucleari o delle fabbriche di auto non dica nulla sulla situazione del popolo tibetano e dei dissidenti cinesi.
I Verdi/ALE chiedono alla Presidenza di turno slovena e alla futura presidenza francese di prendere l'iniziativa e boicottare, come Unione europea, la cerimonia di apertura."
In occasione del dibattito in aula nella giornata di oggi 26 marzo i deputati del gruppo Verdi/ALE indosserà le T-shirt di protesta prodotte da Reporters sans Frontières (RSF).

Tavola rotonda. Quale futuro per la città etrusca di Gonfienti?

Circolo ricreativo “Costa Azzurra” La Macine
via Firenze 253 - Prato

SABATO 29 MARZO 2008 - ore 10.00
QUALE FUTURO PER LA CITTÀ ETRUSCA DI GONFIENTI?
TAVOLA ROTONDA


Intervengono: AMBRA GIORGI, Presidente V Commissione Consiglio Regionale della Toscana; ROBERTO ROSATI, Assessore al Turismo Provincia di Prato; ANDREA MAZZONI, Assessore alla Cultura Comune di Prato; ANNA MARIA BERTI, Presidente Circoscrizione Prato Est; ANTONIO NAPOLITANO, Presidente Società Interporto della Toscana Centrale; GIUSEPPE CENTAURO, Università di Firenze; CLAUDIO POFFERI, Associazione Camars; OSVALDO COPPINI, Legambiente Prato; RICCARDO BONAIUTI, Comitato per la Città Etrusca di Gonfienti.
Introduce e modera: FABIO BARNI, giornalista

CONSIGLIO : CONSULTAZIONI SUL PIANO ENERGETICO REGIONALE

Riportiamo il comunicato stampa diffuso da Mario Lupi, capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale.

MV


“Ho fatto presente e ho richiesto, in sede di Commissione, un allargamento ad altri soggetti delle Consultazioni sulla Proposta di Deliberazione n. 495 “Piano di indirizzo energetico regionale – PIER” - ha dichiarato Mario Lupi, capogruppo VERDI per l’Unione in Regione Toscana.

Mi pare importante che partecipino alla consultazione le Agenzie energetiche provinciali, che invece inaspettatamente non sono previste, le quali si dedicano al risparmio energetico, allo sviluppo delle fonti rinnovabili, alla comunicazione e alla educazione ambientale, che formulano i piani energetici provinciali e che vanno ad organizzarsi come sportello unico per le pratiche di realizzazione di progetti di energia rinnovabile.

Ed anche – ha aggiunto Lupi – che vengano ascoltate in Commissione l’opinione delle Direzioni e Autority dei porti, aereoporti e interporti toscani per la risposta quantitativa e qualitativa che queste strutture possono dare alla applicazione di energie alternative, come il solare e l’eolico, e la Fidi Toscana per la possibilità di accesso al credito dei progetti di energie rinnovabili per la logistica toscana.”

mercoledì 26 marzo 2008

Segnali

E’ notevole il messaggio diffuso da monsignor Simoni in occasione dei festeggiamenti pasquali. Un messaggio destinato a far riflettere, e speriamo anche a smuovere qualche coscienza. Un messaggio che, una volta spogliato dagli aspetti più propriamente ecclesiali e religiosi, merita di essere condiviso.
C’è bisogno di lavoro, di pane e di casa. Ce n’è bisogno anche in una città dove, a fronte di una crisi economica di dimensioni epocali (perché è evidente che a Prato si sta chiudendo una vera e propria “epoca”, quella del tessile), c’è ancora ricchezza, c’è ancora benessere – molto materiale, molto poco spirituale. Tutto molto ostentato (e forse, sarebbe il caso di verificare quanto sia realtà e quanto solo immagine), dal numero di Ferrari e Lamborghini immatricolate al più “semplice” sfoggio di suv, vestiti alla moda e cellulari di ultima generazione nei locali “trendy”.
Veri “schiaffi”, tanto per fare due esempi, per chi si ritrova, a cinquant’anni, senza un lavoro e senza una prospettiva di averne uno nuovo, o per il giovane che, facendo affidamento solo sulle sue forze, cerca faticosamente di costruirsi un proprio progetto di vita, e si trova a combattere con precarietà, speculazione immobiliare, sfruttamento.
Accogliamo, quindi, l'invito di
monsignor Simoni a dar vita a "segni concreti ed eloquenti di aiuto e di speranza" nel brevissimo termine, e chiediamo che la Curia - già molto attiva attraverso la Caritas Diocesana - dia ancora il buon esempio donando alle amministrazioni l'equivalente dell'importo ICI sul proprio patrimonio immobiliare che attualmente è esonerata (per legge dello Stato) dal versare.
E, ancora, la stessa Amministrazione contribuisca a questo processo virtuoso, destinando ad altro scopo i fondi stanziati per la realizzazione della nuova teca del Sacro Cintolo
, o le faraoniche parcelle per le consulenze sulla variante alla Declassata.
Segnali significativi, che potrebbero contribuire concretamente a spingere tutti i cittadini a fare quel "possibile e necessario" che, come il vescovo ci ricorda, è ben lontano dall'essere raggiunto!


Kritias

Due vedute di Prato... La Ferrari (in alto) e la miseria (in basso)



Appello del vescovo. Iniziamo dal salario minimo

Pubblichiamo la lettera di Michele Mezzacappa, consigliere provinciale de La Sinistra - l'Arcobaleno, in relazione al messaggio pasquale del vescovo di Prato, mons. Simoni, apparso sulla stampa domenica scorsa.
MV

Al vescovo di Prato Monsignor Simoni oltre che porgere il ringraziamento per aver ricordato a tutti di attivarsi concretamente per mettere con urgenza un freno al “capitalismo selvaggio” ed operare per ridurre i fenomeni di disagio sociale che progressivamente ed inesorabilmente investono anche la nostra provincia, dobbiamo, in tutta coscienza, un segnale del nostro impegno. Anche a Prato, così come peraltro espresso dalle recenti testimonianze sulla realtà degli indigenti fornite dalla S. Vincenzo de’ Paoli, si scorgono disuguaglianze e difficoltà sociali che crescono progressivamente a livelli mai veduti prima. Siamo nel vortice di una crisi di un sistema fondato su un capitalismo finanziario avido e malato. La malattia sociale del nostro tempo è quel senso di insicurezza sociale che diventa sempre più materiale, il prodotto di una società in cui si è cristallizzato il mito del mercato e quindi del consumo, a fronte dello stabilizzarsi del fenomeno della precarietà come la condizione prevalente di un’intera generazione. La crisi ha avuto dei prodromi, non nasce adesso, ma come ha reagito la maggioranza della classe politica? ha accettato che il termine democrazia di mercato venisse interpretato come sinonimo di libero mercato: insomma, privatizzazione delle ricchezze (anche i cosidetti beni comuni) come unica visione del mondo, liberalizzazione dei mercati ad uso di pochi sempre più ricchi, demonizzazione dell’intervento pubblico e sostegno al capitale finanziario spesso con comportamenti totalmente incuranti degli effetti sulla comunità, sui cittadini...sulle famiglie. La malattia è dovuta a molteplici fattori, ma di certo nel mondo del lavoro ha inciso in modo rilevante l’adozione a largo raggio di figure contrattuali che producono fisiologicamente insicurezza sociale: part-time, lavoro a tempo determinato o definito, occasionale, a fattura, intermittente, a chiamata, in affitto. E che dire dei nuovi contratti che reclamano quella flessibilità temporale che impegna il singolo lavoratore a prestare una maggiore quantità di tempo per venire incontro alle esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Se non vogliamo fare solo chiacchiere, anche nelle istituzioni, o affidarsi a scatti di orgoglio, occorre intervenire drasticamente sul livello intollerabilmente basso dei salari di tanti lavoratori.
Il fatto è che sull’emergenza salariale tutti concordano, quanto alle soluzioni, invece si resta nel vago. Allora, senza cadere nella demagogia in tempo di elezioni anzi per dare un segnale di reale attenzione ai giustissimi richiami del vescovo di Prato Monsignor Simoni, facciamo partire da Prato come primo impegno la richiesta di misure concrete quali l’istituzione del “salario orario minimo” per garantire una decente retribuzione mensile ai lavoratori, del reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi, di maggiori risorse per i servizi sociali dei comuni, di interventi per affrontare l’emergenza abitativa e battiamoci perché le risorse che servono per sostenere queste misure siano garantite intervenendo sui fortunati che non hanno certo vissuto tempi di magra, anzi hanno visto aumentare i propri ricavi magari giovandosi di ingenti rendite finanziarie.

Michele Mezzacappa
consigliere provinciale Sinistra Arcobaleno

martedì 25 marzo 2008

Pendolari. Il Ministero finanzia nuovi bus

Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha firmato il 19 marzo 2008 il decreto che ripartisce fra le regioni le risorse stanziate per co-finanziare, insieme agli Enti locali, l’acquisto di nuovi autobus destinati al trasporto dei pendolari.
L’ammontare del finanziamento assegnato nella Finanziaria al ministero dei Trasporti, alla voce “promozione e sviluppo del trasporto pubblico locale”, è di 113 milioni di euro per il 2008, di 130 milioni per il 2009 e di 110 milioni per il 2010. Il finanziamento è diviso a metà fra metropolitane e autobus, ed è proprio a questi ultimi che si riferisce il decreto firmato oggi dal ministro.
Il decreto dispone che gli Enti locali potranno destinare tali risorse solo all’acquisto di autobus con emissioni conformi alle direttive UE Euro4 e dotati di filtro anti-particolato, o alimentati a metano, Gpl, biocarburanti, o infine spinti da motore elettrico o ibrido.
Ogni Ente locale ha 60 giorni per elaborare il piano dettagliato di impiego dei fondi ministeriali; entro altri 60 giorni il Ministero recepirà il piano e firmerà con ciascuno una convenzione in cui saranno definite modalità e tempi dell’erogazione delle risorse.
L’attenzione ai pendolari si traduce in concrete misure di sostegno al trasporto pubblico locale, secondo una visione che tenga insieme sviluppo economico, assetto del territorio e organizzazione dei trasporti, e che favorisca il riequilibrio modale degli spostamenti quotidiani in favore del trasporto collettivo attraverso il miglioramento della qualità dei servizi offerti.
“Del pendolarismo ho conosciuto tutti gli aspetti, per un’esperienza personale e diretta maturata in anni di spostamenti per studio e per lavoro”, ha affermato il ministro Bianchi al momento della firma del decreto; ed ha aggiunto: “A questa conoscenza empirica ho voluto aggiungere una valutazione scientifica, qual è quella che ci viene dalla fotografia del fenomeno che abbiamo realizzato insieme al Censis”.
Si tratta di una ricerca sul pendolarismo, appena pubblicata, che ne disegna i valori quantitativi ma soprattutto qualitativi: non solo le caratteristiche fisiche del doppio viaggio quotidiano casa-lavoro, o scuola-lavoro e gli aspetti economici; “ma anche - ha detto ancora Bianchi - bisogni e problemi, richieste e aspettative di questi 13 milioni di nostri concittadini che ogni giorno si mettono in viaggio per andare al lavoro o a scuola e al solo spostamento dedicano una media di quasi un’ora e un quarto al giorno, pari a 33 giornate lavorative annue”.
La quota di finanziamento spettante alla Toscana nel triennio 2008-2010 è di euro 9.689.902.

Da una nota di PALAZZO CHIGI.
Poi ricordiamoci di controllare dove sono stati spesi i soldi in questione e se la Cap agli autobus elettrici gli fa fare la fine di altre volte, cioè li lascia ad arrugginire in deposito.
mv

La Sinistra l'Arcobaleno presenta le candidate pratesi

Sabato scorso si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle candidate pratesi nelle liste de La Sinistra - l'Arcobaleno.La cronaca che ne hanno fatto i due principali quotidiani locali, che riproduciamo in calce, riporta bene i temi trattati, e gli spunti di riflessione che Mercedes Frias, Daniela Bagattini e Daniela Morra hanno lanciato sulla campagna elettorale e sulla situazione pratese.
MV



Da sx a dx, Daniela Morra, Mercedes Frias, Daniela Bagattini

Il Tirreno, 23/03/08

Sindaco, ascolta i cittadini

Sinistra arcobaleno presenta le candidate. Frias attacca
PRATO. Sono tre, ma solo una ce la potrà fare. E’ il tris di donne pratesi della Sinistra arcobaleno: Mercedes Frias, origini caraibiche, deputata uscente di Rifondazione comunista, al quarto posto - difficile ma non impossibile - della lista della Camera, Daniela Morra, Verde, «candidata di sostegno», così si definisce, a quella del candidato di bandiera Fabio Roggiolani e Daniela Bagattini, anche lei Rifondazione, in ventitreesima postazione alla Camera, con nessuna possibilità di aspirare a varcare le porte di Montecitorio «ma presente comunque - dice - per sostenere le necessità di candidature femminili». Sono riunite al Caffè delle Logge per la presentazione ufficiale delle candidature e l’avvio ufficiale della campagna elettorale. Frias - l’unica che potrebbe avere qualche chances di passare se la Sinistra Arcobaleno in Toscane raggiungesse il 10% al Senato (circa il 15% sono le previsioni dei sondaggi alla Camera) o superasse il quoruno dell’8% a livello nazionale - non perde il suo spirito, per il quale ormai è famosa, sempre critico, sempre pungente. «In questa campagna elettorale dove Pd e Pdl fanno a gara a somigliarsi - attacca - noi facciamo la differenza. Noi rivendichiamo il nostro essere di sinistra e di parte». E giù i cardini del programma: «Non accettiamo la retorica dell’egualitarismo: i padroni sono diversi dagli operi, gli ebrei non possono essere equiparati ai palestinesi. Noi puntiamo a una migliore redistribuzione dei reddititi con un’attenzione particolare alla questione dei precari». C’è anche l’idea di Stato «che deve essere laico, perché tutti devono avere la possibilità di esprimersi, perché tutti devono avere la possibilità di fare scelte che riguardano la propria sfera personale». Poi l’ambiente «i democratici parlano di “ambientalismo del fare” ma attraverso favori alle grandi corporazioni, noi piuttosto delle grandi opere vogliamo che le infrastrutture funzionino, come i treni per esempio, per migliorare la qualità della vita dei lavoratori». Infine il voto: «Vogliamo rispetto - dice Frias - e la campagna di questo giorni sul voto utile non lo è, è mancanza di rispetto del riconoscimento. Il voto utile è quello in cui si crede». Tocca a Bagattini puntare sulla 194, la sua applicazione, su Pac e Dico e a Morra chiarire che «i Verdi appoggiano l’attuazione della legge di Grillo: per modificare l’attuale legge elettorale e tornare alle preferenze, per non mandare al parlamento gente indagata o condannata». Ma è su Prato che le candidate affondano. Morra torna sulla cena di finanziamento da 500 euro del Pd «uno scandalo, inaccettabile» e Bagattini punta sulle «energie dei giovani, che ci sono, ma che in questa città non riescono a emergere».
Frias, invece, punta l’indice contro il sindaco, non è la prima volta, «al quale - racconta - ho regalato un libro di Ibsen, uno dei racconti si intitolava “Nemico del popolo”. Parla di un uomo che lancia l’allarme sulle terme, la maggior attrazione delle città, che però hanno l’acqua inquinata, che fa male. Piuttosto di mettere in crisi il fiore all’occhiello del paese, emarginano chi si dà da fare per il bene comune. Ecco - dice - questa è una metafora. Ma se non si cambia atteggiamento verso i cittadini, se non li si ascolta, la storia ci insegna, che a volte, le brutte sorprese arrivano. Io certo non me lo auspico, ma bisogna fare più attenzione».
C.O.


La Nazione - Cronaca di Prato, 23/03/08

Attacco al sindaco: "Qui si rischia un Guazzaloca"

DIRITTI DEI lavoratori e delle donne, tutela ambientale e poi critiche nei confronti del sindaco e del Pd: ieri mattina Mercedes Frias, Daniela Bagattini e Daniela Morra (nella foto a fianco) candidate a Prato per La Sinistra Arcobaleno alla Camera hanno presentato i temi cari all’alleanza di Prc, Sd, Comunisti Italiani e Verdi ma anche per lanciare segnali alla classe dirigente pratese. «Se continuano così rischiano di fare la fine di Bologna, città di sinistra che a sorpresa elesse Guazzaloca candidato di destra — spiega la parlamentare uscente Mercedes Frias — Romagnoli finché è ancora in tempo dovrebbe rileggersi «Il nemico del popolo», il libro di Ibsen che gli ho regalato due anni fa». Frias essendo quarta nelle liste è l’unica con qualche speranza di essere eletta: la sua rielezione è legata alla possibilità che la Sinistra Arcobaleno raccolga il 10% a livello nazionale o l’8% in Toscana. Ma pur non avendo quasi nessuna probabilità di sedere nel prossimo parlamento, anche Bagattini e Morra, sottolineano l’importanza della loro presenza nelle liste. «Mi sono candidata per dare dignità di parola alle donne, per la laicità dello stato e per difendere la 194 — dice Bagattini — la classe dirigente pratese è molto indietro: è il momento di dare più spazio ai giovani». Morra invece, dopo aver criticato di nuovo il Pd pratese per l’inopportunità delle famose cene da 500 euro a persona, ha ribadito che continuerà le istanze portate avanti con i Verdi in sede regionale: «La mia è una candidatura di supporto a Roggiolani e alle battaglie per i diritti che abbiamo intrapreso insieme: continuerò a battermi soprattutto contro la malasanità, contro gli inceneritori e contro il divieto di accesso agli animali nei locali pubblici»
Filippo Federighi

lunedì 24 marzo 2008

Montemurlo: LAM viola, ancora non ci siamo

Lam: la lotta continua.
Riteniamo del tutto inadeguate e insufficienti, le risposte date ai cittadini di Oste sui nuovi percorsi della Lam, apparsi ieri sui giornali, a seguito dei tavoli tecnici svoltisi in provincia, che hanno coinvolto enti pubblici e soggetto gestore.
Pensiamo che un trasporto pubblico che non abbia corse dirette verso l'Ospedale e servizi socio-sanitari, che non offra corse per gli studenti universitari pendolari, che continui a fare svegliare all'alba studenti delle scuole superiori, non sia un servizio pubblico degno di questo nome, ma solo un interesse privato a scapito della collettività.
In quale paese civile il trasporto pubblico non garantisce ai propri cittadini corse rapide e dirette verso Ospedali e Centri medici socio sanitari?
Pertanto, pur apprezzando e sostenendo lo sforzo di queste settimane di sindaco Ivano Menchetti e dell'assessore Franco Ganugi, ci riteniamo insoddisfatti dai nuovi percorsi della Lam, e ritenendo inaccettabile e non più sostenibile il protrarsi della situazione, chiediamo al nostro sindaco di non accettare passivamente le risposte date sui nuovi percorsi.
Chiediamo inoltre un nuovo incontro a Cap e Provincia in cui sia possibile portare innanzi le nostre proposte, formulate a seguito dei nostri incontri con chi, l'autobus, è costretto a prenderlo tutti i giorni.
Nel frattempo continueremo la nostra mobilitazione attraverso azioni sempre più eclatatanti, insieme ai cittadini.
Un'altra Lam è possibile.Viola per l'imbarazzo, rossi per la rabbia, la nostra lotta continua.

La Sinistra l'Arcobaleno di Montemurlo

Aggiungiamo: Verdi per il veleno che ci tocca ad inghiottire a causa di queste ingiustizie.
MV

Ex-Banci, i progetti sono due.

Mentre il documento sulla Variante alla Declassata arriva in Regione, dove avverrà una discussione, speriamo approfondita e sincera, giunge finalmente la notizia che di progetti per l'area ex-Banci ce ne sono due.
Il primo è stato partorito dall'Ufficio di Piano per l'Assessorato all'Urbanistica, il secondo è stato commissionato da Consiag, proprietario dei terreni, alla partecipata Urban.
Al di là delle questioni finanziarie che vedono un costo complessivo di queste attività di studio e progettazione sulla Variante che si aggira intorno al milione di euro, ci interesserebbe sapere quali sono le differenze fra i due master plan.
L'Assessore Ciuoffo è vago e laconico. Da una parte dichiara che il lavoro di Urban è utilissimo, dall'altro dice di non vedere sostanziali differenze fra i due progetti.
Quello che invece sappiamo in base ad indiscrezioni giornalistiche è che vi sarebbe già una forte opposizione dell'assessorato nei confronti delle idee partorite da Urban.
Qualche giorno fa, in un commento su questo blog, il coordinatore del comitato per la Città Etrusca, Francesco Fedi, ci ricordava il grande valore storico e architettonico dell'ex fabbrica che rappresenta per la città uno spaccato importantissimo della sua storia di città laniera e il meglio dell'impegno imprenditoriale di coniugare il profitto al benessere sociale dei lavoratori e dei cittadini in genere. Sia o no stata costruita da grandi firme dell'architettura europea degli anni cinquanta o semplicemente da comuni intelligenze di architetti che hanno saputo prendere il meglio del loro tempo, poco importa. La cosa che ci deve far riflettere è la bellezza di un edificio che tra le altre cose è circondato da un'area verde utile e di pregio.
Siamo già qui a farci la prima domanda. Visto che le informazioni che filtrano danno per scontato che nel progetto dell'ufficio di piano non verrebbe recuperato quasi niente del vecchio edificio, che cosa prevede il progetto Consiag -Urban in merito al recupero del vecchio stabilimento?
Si sa che è proprio ad Urban che sono stati affidati, dal Consiglio Comunale, gli studi relativi alle attività produttive e funzionali per l'area in questione. Una copia di questi studi riuscirà a giungere sul tavolo dei consiglier comunali per consentire una vera e pubblica discussione?
Oppure accadrà come nel caso della Multisala di Capezzana, dove gli studi preliminari di fattibilità son0 stati commissionati e poi messi da parte?
In questo dualismo, solo sulla carta stimolante ma in realtà decisamente costoso, cosa ne guadagnerà la città, la circoscrizione sud, il lavoro, l'ambiente?
La nostra sostanziale avversione all'idea del centro espositivo, che servirebbe ad accogliere la seconda scelta di Firenze in quel settore, non restituendo alla città neppure le spese e attraendo finanziamenti che sarebbero necessari per ben altro, non deve farci disinteressare di questa fase.
L'applicazione di un progetto oppure di un altro può cambiare moltissimo il futuro, soprattutto quando in un secondo tempo si dovessero variare o rendere flessibili le funzioni del complesso.
Anche l'estensione del verde pubblico è un punto per noi prioritario e se la continuità del parco dovesse richiedere l'interramento di un pezzo in più della declassata, noi saremmo d'accordo.
Vedremo nei prossimi giorni se il presidente di Consiag Paolo Abati farà un passo avanti con in mano il progetto Urban; in tal caso sarà assai interessante un confronto. Altrimenti il master plan potrebbe anche finire la propria vita in un cassetto dell'assessorato. E sarebbe un sequestro...

Municipio Verde

Elezioni. Il vero voto utile.

Questa riflessione sugli esiti del voto è tratta da Liberazione di ieri. Chiediamo, in particolare agli incerti che frequentano questo blog, di prendere in considerazione questo ragionamento che mette decisamente in discussione la propaganda del PD che definisce persi i voti alla Sinistra.
MV

I calcoli dicono che per il Pdl c'è la possibilità di ottenere un numero di senatori che va da un minimo di 155 ad un massimo di 166. La maggioranza è di 161. L'esito dipende dal VERO VOTO UTILE dall'Arcobaleno
Al Senato Berlusconi senza maggioranza, ma solo se La Sinistra L'Arcobaleno va bene.
Tutti i sondaggi oggi dicono che la coalizione di destra (Berlusconi), alla camera, vincerà, sconfiggendo la coalizione di centro (Veltroni), e in questo modo si assicurerà il premio di maggioranza. Vuol dire che Berlusconi, seppure otterrà circa il 43 o 44 per cento dei voti, avrà alla Camera il 55 per cento dei seggi. Cioè una maggioranza sicura. Così dice la legge, anche se sulla costituzionalità ci sarebbe da discutere. La situazione - per una diversa la legge elettorale - è parecchio diversa in Senato. Qui i premi di maggioranza sono regionali.
A conti fatti, sulla base dei risultati probabili, si calcola che Berlusconi potrebbe avere una maggioranza esilissima, forse di un solo seggio o, nel migliore dei casi, di cinque seggi (contando i senatori a vita). Questo se il centrodestra vincerà nel Lazio. Se invece - come non è affatto improbabile - dovesse essere sconfitto nel Lazio, allora Berlusconi non avrà la maggioranza.
In quel caso nessun partito e nessuna coalizione avrà la maggioranza. O si torna alle urne o si deve trovare una formula di grande coalizione, e non è affatto improbabile che su questa soluzione già ci sia un accordo tra Veltroni e Berlusconi.
Comunque il risultato di Berlusconi al senato, in termine di seggi conquistati, sarà negativo in modo direttamente proporzionale al successo della sinistra arcobaleno (e anche della lista di Casini). Cioè: tanti più seggi conquisteranno queste due liste, tanti meno seggi conquisterà Berlusconi). La possibilità che Berlusconi riceva una sconfitta dalle urne dipende eslusivamente da questo: dal successo dell'Arcobaleno, ed eventualmente delle altre liste più piccole, nel Lazio e nelle regioni cosidette "rosse".
Cerchiamo di spiegarvi in modo semplice, e numeri alla mano, il perché di questi calcoli. Partiamo dai seggi sicuri. Tenendo conto che la legge stabilisce in ogni regione il numero di seggi che andrà al partito che vince e il numero dei seggi che andrà a tutti gli altri partiti. Concentriamoci solo sui voti di Berlusconi, dal momento che comunque né il Pd né nessun altro ha la possibilità di avere la maggioranza assoluta in Senato. Diciamo che il centrodestra ha grandi probabilità di vincere in 14 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).
Ha altrettante probabilità di perdere in Emilia, Toscana, Umbria (appunto le "regioni rosse") e in Valle d'Aosta (che elegge un solo senatore). C'è l'incertezza del Lazio (che dipende dalla forza della destra di Santanchè, accreditata del 10 per cento, tutti voti sottratti al centrodestra).
Poi c'è il Trentino, dove si vota con un'altra legge, l'uninominale, e le previsioni (vista la forza dell'Svp) sono di un solo seggio su 7 per Berlusconi. Infine i seggi all'estero (probabile pareggio 3 a 3). Risultato elettorale a parte ci sono i senatori a vita: 5 su 8 sono certamente contro Berlusconi, e gli altri 3 (Andreotti, Cossiga e Pininfarina) incerti. I seggi sicuri per Berlusconi, presi nelle regioni dove vince (supponendo che vinca anche nel Lazio), sono 147. A questi si aggiungono i seggi che prenderà in Emilia, Umbria e Toscana: potrebbero essere 13, in caso di cattivo risultato della sinistra e della Rosa Bianca, o solo 10 se Arcobaleno e/o Casini andranno forte. Più il seggio del Trentino. Quindi oscillazione tra 158 e 161 seggi. Più i 3 dall'estero, più, forse, i tre senatori a vita. Quindi oscillazione tra i 161 e i 166 seggi. La maggioranza richiesta in Senato è di 161.
Come vedete siamo sul filo, esattamente come toccò al governo Prodi. E questo nel migliore dei casi, per Berlusconi. Se invece perde il Lazio le cose si complicano assai. Nel Lazio ci sono 15 seggi per chi vince e 12 da dividere tra tutti gli altri. Se Berlusconi non vince, anziché 15 seggi ne avrà la parte da calcolare di 12. Cioè dovrà dividere i 12 con la sinistra (che aspira a 2 o 3 seggi) con Storace (che anche aspira a 2 o 3 seggi), ed eventualmente con Casini (altri due seggi). Gliene restano 6 o addirittura 5 o addirittura 4. Quindi bisogna levare una decina di seggi dal conto che avevamo fatto prima. Vuol dire che - se perde il Lazio, e non è affatto improbabile - Berlusconi avrà al massimo 155 seggi, e al minimo 150.
Piero Sansonetti
da LIBERAZIONE del 23.03.2008

domenica 23 marzo 2008

Message in the bottle: La farsaglia pratese

Riceviamo e con piacere pubblichiamo questo messaggio in bottiglia. Cogliamo l'occasione per fare i nostri auguri a tutti coloro che in città lavorano per la cultura.
MV

Dopo il Carnevale segue la Quaresima. Alla vita smodata e alla regola sregolata segue l'epoca del pentimento dei piaceri della carne e della gola e di qui la Resurrezione nella simbologia pasquale. Alcuni dicono che questi giorni possono essere anche dedicati alla riflessione e allora ritorno su una mia pagina scritta per il mio taccuino.
A cavallo di un manico di scopa in giro per i secoli.
"Strani grilli ha il popolo, che preferisce la storia raccontata dai poeti piuttosto che quella scritta dagli storici, cosicché i grandi poemi come l'Iliade, l'Odissea, il Mahabarata sono ricordati, mentre meticolose ricostruzioni storiche sono state abbandonate." Questo annotava Heinrich Heine nei suoi taccuini di viaggio, mentre dal Tirolo si dirigeva in Italia nel 1828.
Venni a Prato in un inverno di alcuni anni fa invitato alla presentazione del libro di Luciano Canfora su Giulio Cesare il dittatore democratico, cui seguì un dibattito che assai presto si arroventò sul giudizio storico e sulle eco tra vicende romane in età cesarea e crisi della repubblica in questi tempi moderni. Alla fine, riposte le armi per il congedo, porsi nelle mani del professor Canfora il suo volume che in quel momento avevo acquistato e gli dissi: "Caro professore, dovendo venire qui alcuni giorni fa sono stato in libreria, ma invece di acquistare questo suo libro, mi sono risolto a prendere la Farsaglia di Lucano". E Luciano mi appose questa dedica: "Allo spirito critico, 27.1.2000".

Sabato 9 febbraio scorso sono tornato a Prato per assistere, nel Salone Maggiore del Comune, alla presentazione del Volgarizzamento pratese della 'Farsaglia' di Lucano, con introduzione, glossario e indice onomastico a cura di Laura Allegri, appena uscito per la collana "Scrittori italiani e testi antichi" pubblicata dall'Accademia della Crusca. Si tratta di un codice della tarda prima metà del '300 conservato presso la biblioteca Riccardiana di Firenze conosciuto fino a qualche tempo fa per autore anonimo, ma che oggi il paziente e tenace lavoro di scavo linguistico di Laura Allegri, ha documentato l'impronta pratese e ha riconosciuto per confronti e comparazioni la voce di Ser Arrigo Semintendi, notaio in Prato e già noto per aver trasportato in volgare Le metamorfosi di Ovidio nel 1335. Quanto al valore della Farsaglia, basterà qui ricordare che Marco Anneo Lucano insieme a Virgilio, Orazio e gli altri, è contato da Dante Alighieri tra i sei grandi poeti nella Commedia. Vissuto alla corte di Nerone, Lucano esordì cantando prima le Lodi dell'Imperatore e poi, in forma di poema "programmaticamente antivirgiliano" – capolavoro rimasto incompiuto a causa della violenta morte dell'autore –, cantò quella guerra civile che aprì Roma al trapasso dalla Repubblica al Principato augusteo e all'età sua.
È stata questa l'occasione per Prato – un passato di città industriale e industriosa, fondato sullo sfruttamento dell'acqua del fiume che dopo breve corso imbocca l'Arno, che ha saputo trasformare prima la lana in panno e poi i cenci in tessuti – di ricordare il contributo alla lingua italiana attraverso i suoi artisti e letterati del passato e del presente e la sua importante tradizione di bibliofili.
Ancora un'annotazione. Sono arrivato a Prato in treno scendendo alla stazione di Porta al Serraglio, prossima al fiume Bisenzio, che lì piega per dar spazio alla città medievale. Ben presto ho raggiunto la piazza del Duomo con il pulpito di Donatello. Dopo la sosta in Palazzo comunale ho potuto ascoltare una lezione di un noto storico dell'economia sui mercanti pratesi del '400 di fronte alla fontana del Bacchino di Ferdinando Tacca. Di lì a poco ho incontrato un monaco tibetano invitato dalla Provincia della Città a parlare della medicina naturale; e poi, incamminatomi verso la piazza dove apriva la porta fiorentina e che oggi ospita la grande opera in marmo di Henry Moore, in qualche centinaio di passi ho attraversato il Bisenzio verso la Stazione centrale per riprendere il mio viaggio.
Davvero – come va il mondo! – strana è la storia degli uomini, perché forse sanno quando comincia, ma non sanno quando e come veramente va a finire.»
oett@m, Taccuini, 2000-2008

sabato 22 marzo 2008

TRENI a pezzi. Appello di Municipio Verde

E' un incubo.
Trenitalia ha pronto un piano di tagli che decreta la morte del trasporto ferroviario in Toscana o comunque gli infligge un colpo che nelle condizioni in cui già si trova è pesantissimo.
Si parla di gravi riduzioni dei servizi alle stazioni e addirittura di una possibile chiusura di quella di Massa. Tagli all'assistenza e alla biglietteria perfino nella già negletta stazione centrale di Prato, l'unica che in città era degna di questo nome.
A Firenze riduzione di personale anche nella poverissima stazione di Rifredi, quella che se la cerchi nemmeno la trovi perchè in città è segnalata pochissimo.
Tagli a Campo di Marte.
Cancellati numerosi intercity verso Roma e verso Milano da più di una provincia toscana.
Si tratta di grave arretramento della nostra mobilità su rotaia che si aggiunge alla già grave situazione che avevamo già denunciato.
Ci lamentavamo per le nostre stazioni di Porta al Serraglio e Borgonuovo e ci ritroviamo senza neppure quella centrale per intero.
Una città di 200000 abitanti senza uno scalo ferroviario adeguato. Addio sogni di gloria.
Ma di cosa abbiamo parlato fino ad ora?
Dove sarebbe finita l'idea di utilizzare il treno per mettere in comunicazione tutti i centri della piana da Firenze a Pistoia. Dove si infrange il sogno di diminuire i trasporti su gomma?
Si parla di automazione delle biglietterie. Ma se anche questo fosse necessario, e già richiederebbe uno sforzo di organizzazione e di impegno che è cosa impossibile per questa gestione di Trenitalia, cosa si intende fare, abbandonare altre stazioni a sè stesse tutta la notte e parte dela giorno, per farle diventare terra di conquista per tutti i border line delle città, luoghi insicuri e lugubri, senza alcun conforto?
Siamo dell'idea che contro questa gestione delle ferrovie ci voglia una forte presa di posiozione di tutta la società civile, a partire dai sindacati, dagli studenti e dal movimento dei comitati toscani. La sinistra arcobaleno non deve mollare la presa su questo tema che riguarda il lavoro, l'economia in genere e la salvaguardia dell'ambiente.
La riduzione del traffico ferroviario è infatti un sicuro impulso verso un maggior uso dei mezzi privati su gomma e spinge verso un ulteriore imbarbarimento del modo di viaggiare dei cittadini.
Bisogna organizzare al più presto una dimostrazione popolare, magari occupando la stazione di Prato o l'assessorato regionale ai trasporti. Oppure blocchiamo un casello autostradale o i pullman della Cap.
Non aspettiamo le elezioni, uniamoci tutti, comitati per il paesaggio e partiti dell'arcobaleno, grillini e comitati della piana, ambientalisti e lavoratori!
Abbiamo diritto ad un trasporto ferroviario adeguato alla nostra ricchezza nazionale e alla dignità delle persone.
MUNICIPIO VERDE

venerdì 21 marzo 2008

Contro il rigurgito nucleare

NUCLEARE: PROVOCAZIONE. ECCO 15 SITI PER LE CENTRALI.
Quindici siti per centrali nucleari di piccole dimensioni, 12 siti per centrali nucleari piu' grandi. La mappa e' stata stilata provocatoriamente da Fabio Roggiolani, consigliere regionale toscano dei Verdi, responsabile nazionale energia del Sole che ride e candidato alla Camera per la Sinistra Arcobaleno.
''Abbiamo fatto fare questo studio - afferma Roggiolani - dopo il ritorno al nucleare bipartisan, proposto da Guido Possa di Forza Italia e subito accettato dal ministro Pierluigi Bersani. Vediamo se gli elettori di quelle zone vogliono un futuro nucleare o uno basato sulle rinnovabili''.
I siti vanno da nord a sud: Trino (Vercelli), Fossano (Cuneo), Caorso (Piacenza), Monfalcone (Gorizia), Chioggia (Venezia), Ravenna, Scarlino (Grosseto), San Benedetto (Ascoli Piceno), Latina, Garigliano (Caserta), Termoli (Campobasso), Mola (Bari), Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento) e Oristano.
Sono stati individuati tramite una ricerca commissionata a Francesco Meneguzzo del Cnr, che ha valutato la popolosita', il rischio sismico e il rischio alluvionale. Nella relazione dello studio, Meneguzzo precisa anche che ''il costo del nucleare e' molto superiore alle alternative esistenti''.
''Siamo nelle condizioni - conclude Roggiolani, che ha partecipato a una manifestazione sulle rinnovabili a Firenze - di produrre la stessa quantita' di energia con il solare e l'eolico''.
(ANSA).

Dibattito: La salute è una cosa seria

LA SALUTE E´ UNA COSA SERIA
La Sinistra l´Arcobaleno per una sanità pubblica, efficace e gratuita

Martedì 25 Marzo ore 21:15
Unione Operaia - Piazza Rapisardi, Sesto Fiorentino (zona Colonnata
)

Discutiamone con:
- Fabio Roggiolani Presidente Commissione sanità Reg. Toscana
- Enrico Solito Medico Pediatra
- Lucia Caldini Medico di medicina generale Sesto F.no
- Alessia Petraglia Consigliera Regione Toscana

Tibet. iniziative di solidarietà al popolo tibetano

Venerdì 21/3 alle 18 - Presidio davanti al Consolato Cinese - Via della Robbia 88 (lato P.za Savonarola), Firenze
SOLIDARIETA' AL POPOLO TIBETANO: CONTRO LA REPRESSIONE, CONTRO OGNI VIOLENZA

Il governo cinese cessi la repressione e la violenza nei confronti del popolo tibetano.

Arresti arbitrari, aggressioni, uccisioni, ferimenti, un sistematico uso della forza militare rischiano di insanguinare il Tibet, con una clima di repressione da parte dell'esercito cinese che sta schiacciando diritti umani e civili ed impedendo una corretta informazione su quanto sta accadendo.

Il governo italiano deve immediatamente impegnarsi in forma ufficiale con autorevolezza, facendo pressioni presso le autorità cinesi, affinchè venga garantita la libera espressione democratica della popolazione tibetana.

Parimenti dovrà agire per l'effettivo rispetto delle disposizioni della legge 185/90, che sanciscono il divieto di esportazione di armi nei paesi responsabili di accertate gravi violazioni delle Convenzioni sui diritti umani.

Il Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra



Sabato 22 marzo alle ore 15 - Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa)
IL TIBET NON E’ SOLO


Il Tibet non è solo. Sabato 22 marzo alle ore 15 presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) gli esuli tibetani in Italia, i sindaci, le autorità, i monaci e le monache, i buddhisti tutti e gli uomini liberi di buona volontà si riuniranno in preghiera, in una manifestazione di interventi perché la fiamma olimpica verso Pechino possa trasformare il grande isolamento del Tibet in una grande vertenza internazionale.

Abbiamo scelto, fedeli agli insegnamenti di sua santità il Dalai Lama del Tibet e del nostro caro e prezioso maestro Ghesce Ciampa Ghiatso, non il fuoco di paglia delle esternazioni, ma il più efficace dei metodi, basati sul dialogo e sulla comprensione. Invitiamo i rappresentanti della comunità cinese in Italia ad unirsi a noi.

L’Istituto Lama Tzong Khapa insieme alla Comunità Tibetana in Italia, all’Associazione Italia-Tibet e all’Associazione Sangha onlus, promotori dell’iniziativa, combattono da anni contro il genocidio della cultura del Tibet cercando di preservare gli insegnamenti, la pratica e la filosofia che da Buddha Shakyamuni ci è stata tramandata fino ai nostri giorni.
info@iltk.it - info@sangha.it

338-6759340

Venerdì 21 Marzo 2008 alle ore 18,00 nella sede del Palazzo Comunale
Piazza del Comune 2, Prato

il Sindaco di Prato Marco Romagnoli riceverà una delegazione di cittadini tibetani, accompagnati dal Lama Tibetano Sangchung.
L'incontro è organizzato espressamente per parlare della situazione attuale nel Tibet della totale mancanza di rispetto delle autorità cinesi, circa i più elementari diritti umani per sollecitare le coscienze di tutti perchè ognuno, per quello che può, si adoperi affinchè il sacro diritto della libertà non sia calpestato da nessuno, mai!