TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 29 marzo 2009

Editoriale. Le Mani sulla Città, un bilancio provvisorio

In contemporanea con lo svolgimento del Town Meeting, come anticipato sui media locali, tanti soggetti civici - associazioni, movimenti, comitati, liste civiche - hanno partecipato alle iniziative di protesta organizzate.
Oggi, possiamo fare un primo bilancio di questa intensa settimana di mobilitazione, partita con la manifestazione/presidio di sabato 21 marzo mentre si inaugurava la mostra del Piano Strutturale.
Un bilancio inevitabilmente provvisorio, perché ancora c'è tanto da fare! A partire dall'analisi dei risultati del Town Meeting, del nostro questionario, delle prossime attività, per arrivare all'analisi e alla contestazione delle determinazioni strategiche del Piano Strutturale (perché, non dimentichiamocene mai, è questo che oggi c'è in gioco!).
Intanto, però, non possiamo che essere soddisfatti del grande impegno di tutti, della partecipazione, della passione che tanti attivisti hanno messo in questa attività.
Un'impegno che accompagna, e dovra accompagnare anche nei prossimi mesi, l'affinarsi degli strumenti di riflessione e di analisi.
Non abbiamo dubbi che questo possa realizzarsi. Ne è la prova, la testimonianza, a sala piena di sabato sera, per vedere un film che non è di cassetta, "Le mani sulla città". C'è voglia di conoscere e di agire.
E, in questo bilancio, consideriamo anche quanto è stato espresso proprio dai partecipanti al town meeting, quando per il novantacinque per cento si sono espressi a favore di un proseguimento del percorso partecipativo sul Piano strutturale, ed oltre la metà hanno altrettanto chiaramente indicato la voglia di avere occasioni strutturate di partecipazione.
Queste indicazioni sono per noi essenziali, perché dimostrano quello che abbiamo sempre sostenuto: c'è voglia di partecipare!
Ma tutto dipende dalla qualità del processo: dove non c'è informazione, dove non c'è comunicazione, dove non c'è formazione e sviluppo del dibattito, la "partecipazione" si trasforma in semplice manipolazione. Ed è quello che si è verificato in occasione del town meeting, e avremo occasione di puntualizzarlo.
Se noi vogliamo, ma ci sarebbe da dire che noi dobbiamo, aiutare la crescita di questa "cittadinanza attiva" in potenza, è necessario dotarsi degli strumenti giusti.
La soddisfazione per quello che abbiamo realizzato deve quindi farci riflettere anche sui limiti della nostra azione, così come sulle potenzialità.
Se non vogliamo che scelte chiaramente orientate da altri interessi diversi dal bene comune vengano legittimate da una "partecipazione"che diventa farsa e spettacolo, dove si illude - come nelle arene romane - il "popolo" di aver contribuito alla decisione con il pollice alzato o il pollice verso, abbiamo di fronte una strada non facile.
Siamo pronti ad affrontarla?

Lanfranco Nosi
per Municipio Verde

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