Perché, e lo dimostrano le dichiarazioni di Sanesi, i comitati e le associazioni (incluso Municipio Verde) che stanno continuando anche in questi giorni la mobilitazione contro il Town Meeting, sono sempre state - e sono ancora - più che pronte al confronto pubblico, ovviamente in presenza delle condizioni di garanzia necessarie. In questo, Morisi ha perlomeno iniziato con un piede ben diverso da quello dell'amministrazione uscente, cercando di coinvolgere sin da subito anche realtà non "strutturate" come l'arcipelago dei comitati: vedremo i risultati che ne conseguiranno!
MV
«Associazioni e comitati poco coinvolti» Ma il garante regionale Morisi rimanda all’appuntamento di sabato
«Condivido le ragioni sulle necessità di partecipazione sollevate in questi giorni dai comitati - ha fatto notare Morisi - anche perché all’esame ci sono scelte strategiche importanti per il futuro assetto urbanistico della città: attendiamo comunque l’appuntamento di sabato prossimo per capire quali percorsi partecipativi saranno attuati». Una linea, quella tracciata dal garante regionale della comunicazione, accolta subito dal leader del coordinamento dei comitati cittadini Paolo Sanesi, con una proposta giocata sul filo della trasparenza e della partecipazione.
«Vorremmo che la creazione del parco della piana fosse il più possibile condivisa dalla gente, per questo ci siamo dichiarati disponibili col garante affinché il nostro coordinamento diventi un punto di riferimento per sviluppare un processo di partecipazione adeguato intorno al progetto, promuovendolo e facendolo conoscere alla città. Altrimenti il rischio è che questo patrimonio della conoscenza resti confinato nei palazzi delle istituzioni, senza coinvolgere la cittadinanza». Tornando all’appuntamento del Town Meeting, si preannunciano nuove iniziative di mobilitazione e di protesta dei comitati pratesi sotto lo slogan “Giù le mani dalla città”. «Sul piano strutturale è mancata l’informazione dei cittadini - è la rivendicazione da loro avanzata - che non sono stati consultati e non hanno potuto partecipare alle decisioni sulla pianificazione del territorio».
M. L.
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