E' il caso di quella di Confesercenti, durante la quale il presidente provinciale Giacomelli intanto continua indefessamente a difendere la strategia del polo "fieristico" (ma qualcuno prima o poi gli spiegherà pure che polo "fieristico" in senso proprio non potrà mai esserlo, salvo non cementificare tutto il perimetro del parco...), così come l'ormai salvifica "logistica" - quando il settore dei servizi e dei trasporti, in una situazione di crisi pesante, è stato il primo ad accusare forti cali in termini di fatturato e carico di lavoro.
Ma la vera chicca arriva dal sindaco, su piazza Mercatale: se l'amministrazione si è fermata non è per l'azione dei comitati, ma per la Sovrintendenza che vuole il recupero dell'ovale del Valentini... Peccato che se non ci fossero stati proprio i comitati, di questo famoso vincolo nemmeno se ne sarebbe parlato.
Insomma, Romagnoli, per l'ennesima volta dopo l'uscita di sabato 21 (durante la mostra del Piano strutturale aveva accusato i comitati di non volere l'applicazione della legge sulla partecipazione... una vera follia...) non ce la fa proprio a digerire le tante azioni civiche e civili dei comitati.
Speriamo vivamente che il suo successore faccia invece tesoro di quanto è successo, negli ultimi anni, a Prato.
MV
da la Nazione del 30/03/09
Infrastrutture, turismo cinese e Mercatale
RIPRESA ECONOMICA e sviluppo, la piccola e media impresa protagonista” è stato il tema dibattuto all’assemblea elettiva della Confesercenti. Il presidente provinciale Alessandro Giacomelli ha fatto la fotografia dell’associazione: “Confesercenti è una realtà solida che ha realizzato forti investimenti e che guarda al futuro dei propri associati. Contiamo più di 1.900 imprese e 1.600 iscritti al sindacato pensionati”. Sulla crisi ha detto che “il tessile è, e rimane, il marchio di Prato ma ha bisogno di un profondo rinnovamento”. Sulle infrastrutture ha sottolineato che «la creazione del polo fieristico, lo sviluppo della logistica e dei servizi, possono e debbono rappresentare importanti motori di sviluppo dove non dovrebbe mancare lo spazio per il turismo d’affari, coniugato alle risorse storico-artistiche, ambientali e alle produzioni di eccellenza dell’agroalimentare». Dagli interventi sono venuti fuori spunti interessanti. Ad esempio il presidente della Provincia Massimo Logli ha fatto riferimento al turismo cinese: «Abbiamo bisogno di azioni comuni e dobbiamo capire cosa vogliamo che Prato diventi fra dieci anni, senza pensare troppo a come eravamo vent’anni fa. Ad esempio: sembra che tutto il turismo cinese che viene in Toscana fa riferimento innanzitutto a Prato. E sappiamo che tutti guardano alla Cina come al più grande propulsore del turismo del prossimo futuro”. Su piazza Mercatale ha detto il sindaco «se ci siamo fermati non è a causa dei comitati, ma perché la Sovrintendenza vuole il recupero dell’ovale settecentesco del Valentini, non è contraria al taglio degli alberi». Prima della chiusura dell’incontro Confesercenti ha consegnato un premio di riconoscimento alle aziende: La Fattoressa, Pasticceria Peruzzi, OB Stock e a Roberto Marradi, ex presidente degli ambulanti, nominato presidente onorario di Confesercenti
da il Tirreno del 30/03/09
Giacomelli riconfermato presidente
«I consumi sono al minimo storico. Servono le nuove infrastrutture»
Il sindaco su Stefan «Capaci di sfruttare gli interstizi della legge»
PRATO. Alessandro Giacomelli è stato confermato presidente provinciale dei commercianti pratesi, ieri, dall’assemblea della Confesercenti. L’occasione del rinnovo delle cariche è stato momento anche per aprire un dibattito sulla ripresa economica e lo sviluppo della piccola impresa in un momento, come ha fatto notare Giacomelli, di «consumi ai minimi storici».
Le nuove cariche. E’ stato il direttore della Confesercenti Lorenzi a sottolineare come «il nuovo gruppo dirigente sia formato da energie nuove che vanno ad affiancarsi alle migliori esperienze». Il presidente provinciale Alessandro Giacomelli ha toccato gran parte dei temi caldi legati alle categorie che l’associazione rappresenta. «Oggi presentiamo un gruppo dirigente nuovo e motivato - ha detto - che vuol far bene nell’interesse dei nostri soci e che si impegnerà per dare un contributo ai tanti problemi presenti nella nostra città, duramente colpita dalla pesante crisi del tessile». Crisi economica. Giacomelli ha parlato anche della crisi economica, dei consumi che sono ai minimi storici in una città che già soffriva per la crisi del tessile: «il tessile è, e rimane, il marchio di Prato ma ha bisogno di un profondo rinnovamento e di una diversificazione dell’offerta per tentare un dribbling».
Altro tema centrale per le Pmi è l’accesso al credito. «Su questo fronte - ha continuato Giacomelli - non possiamo non rilevare forti difficoltà. Confesercenti non può che confermare tutto il suo sostegno alle imprese anche attraverso il Consorzio Toscana ComFidi».
Le infrastrutture. «La creazione del polo fieristico polivalente, lo sviluppo della logistica e dei servizi - ha detto il presidente - possono e debbono rappresentare importanti motori di un nuovo e diverso sviluppo dell’economia pratese, dove non dovrebbe mancare lo spazio per il turismo d’affari, coniugato alle risorse storico-artistiche, ambientali e alle produzioni di eccellenza dell’agroalimentare. Tutto questo non è realizzabile senza le infrastrutture e i collegamenti adeguati. Le istituzioni dovrebbero far sentire di più la loro voce con Trenitalia per far crescere il numero dei treni che si fermano a Prato; così come pensiamo ad un sistema aeroportuale toscano più coordinato ed efficiente. Senza contare la conclusione dei lavori sulla terza corsia dell’A1, la bretellina Prato-Signa e - al più presto - la realizzazione di una tramvia veloce Firenze-Prato-Pistoia e della terza corsia tra Prato e Firenze sulla A11».
Gli ospiti. Il presidente della Provincia Logli ha parlato di «un rapporto produttivo della Provincia con le associazioni negli ultimi anni» mentre il sindaco Romagnoli ha analizzato alcuni dei temi trattati ed ha dichiarato che il problema della sicurezza è in parte imputabile alla percezione diffusa di degrado. E il degrado è dato dalla povertà. Per questo dobbiamo contenere il più possibile tasse e tariffe, nonostante il continuo taglio dei fondi imposto dal governo. L’illegalità, inoltre, è molto diffusa nelle aziende cinesi, ma non sono le uniche. Servono strumenti nuovi per effettuare controlli sempre più efficaci. Altrimenti ci troveremo sempre a combattere contro situazioni già avvenute perché capaci di sfruttare gli interstizi della legge, e mi riferisco al caso del grande magazzino Stefan. Dobbiamo combattere la liberalizzazione selvaggia. «Quello che dobbiamo fare - ha affermato il vicepresidente della Camera di commercio Nenciarini - è passare dalle parole ai fatti. Non dobbiamo copiare gli altri, dobbiamo analizzare il valore intrinseco del nostro distretto». Infine le conclusioni del presidente regionale di Confesercenti Vivoli.
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