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La mer, la fin...

giovedì 28 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Cultura, Pace e Diritti secondo RC

Ancora un paragrafo del programma elettorale di Rifondazione per le prossime amministrative pratesi. Cultura, pace e diritti.
mv

CULTURA, PACE e DIRITTI


Il Partito della rifondazione comunista riconosce il valore della cultura come bene comune, non privatizzabile, come l’acqua, ma soprattutto patrimonio di tutti e bene inalienabile: a tutti va garantito l’accesso alla produzione e alla fruizione della cultura. In questi anni di crisi economica si è andato sempre più restringendo il numero di coloro che della cultura possono fruire, che possono arrivare alla cultura nel rispetto dei propri tempi di vita e delle proprie possibilità economiche .
La politica culturale di un ente locale dovrebbe concentrarsi non solo sui centri storici ma anche restituire alle periferie vita culturale riaprendo o potenziando biblioteche, teatri, cinema, spazi culturali di sperimentazione , circoli e case del popolo.
Per quanto riguarda le politiche concrete che i Comuni e le province possono mettere in atto, Rifondazione comunista propone:
- politiche economiche per consentire ai giovani e a chi ha basso reddito di poter accedere alla cultura; prezzi economici per cinema, teatri, concerti, libri mostre;
- trasparenza e rigore nella gestione e nelle nomine negli enti culturali, con bandi pubblici basati su professionalità e competenza;

* costituzione di vere e proprie “case delle culture” in tutti i quartieri quali luoghi di incontro, partecipazione, produzione, sperimentazione, confronto, formazione e fruizione culturale, destinati soprattutto ai giovani.

Parlare di cultura significa parlare di valori per i quali il PRC intende battersi in un momento di grave regressione sociale e di attacco manifesto alla carta costituzionale.In una società multietnica e multiculturale verso la quale la nostra realtà si incammina il nostro impegno si deve caratterizzare in politiche che leggano la differenza come una ricchezza, senza discriminazione né di genere né di sesso e in questo senso la
Legge regionale 15 novembre 2004, n. 63-Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere rappresenta un punto di riferimento costante per la difesa dei diritti inalienabili della persona e il Comune deve istituire un registro delle unioni.

* Impegno culturale e difesa dei diritti della persona sono inscindibili ma necessitano di un quadro di riferimento certo quale è la nostra carta costituzionale che afferma in maniera indiscutibile il valore della laicità dello Stato e di tutte le sue articolazioni periferiche

In ottemperanza al dettato costituzionale che all’art.11 recita “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” gli Enti locali devono essere operatori di pace. Non è assolutamente sostenibile parlare di integrazione, incontro tra culture diverse nel proprio contesto ed essere indifferenti ai drammi che si consumano in tanta parte del pianeta, oppure ancora peggio parlare di “guerra umanitaria”. Impegno culturale, pace, diritti sociali e della persona, sono il contrassegno inscindibile di una società per la quale intendiamo batterci Cultura significa anche rapportarsi al territorio e valorizzarne la propria storia. I reperti etruschi in Calvana e quelli di Gonfienti devono trovare una sinergia di risorse e interessi tra vari enti istituzionali nell’ambito di un completamento del Parco della Piana e nuove realizzazioni, a partire da un indagine conoscitivo e di catalogazione del materiale esistente.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Rifondazione però non è contro l'Interporto. Anzi, ho letto nel programma che ne sostiene l'ampliamento.

Stato Libero

Riccardo Buonaiuti ha detto...

rispondo a Stato Libero
Già, quella nota stonata l'abbiamo fatta notare proprio noi nel recente post sul programma. Sono sicuro che prima possibile ci aiuteranno a capire le loro vere intenzioni e come vedono l'attuale situazione. Su cosa pensa Paoletti dell'Interporto e dell'area etrusca, non ho dubbi e credo di poter dire con certezza che continua a sostenere il movimento per la Città etrusca, come ha fatto in passato. RC ha sempre partecipato alle lotte del comitato e non ha mai avuto problemi a condannare il Grande Bidone denominato Interporto. Parecchi di loro sono passati in Sinistra e Libertà ma credo che anch'essi continuino a credere in un futuro diverso per Gonfienti.
riccardo buonaiuti

Anonimo ha detto...

Sì. Per voi dovrebbe essere uno grossa nota stonata, da accordare subito, perché stride parecchio con le vostre manifestazioni per la città etrusca.
La sinistra operaista difende l'Interporto, che però non ha futuro.


Stato Libero

riccardo buonaiuti ha detto...

Per noi no davvero, visto che non siamo di Rifondazione. Semmai dovrà vedersela Paoletti con i suoi elettori.
Caro o cara Stato Libero, invece di preoccuparti di noi e della nostra coerenza, potresti chiedere direttamente a loro,comunque grazie per l'interessamento.
Riccardo