Ancora un paragrafo del programma elettorale di Rifondazione per le prossime amministrative pratesi. Cultura, pace e diritti.
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CULTURA, PACE e DIRITTI
Il Partito della rifondazione comunista riconosce il valore della cultura come bene comune, non privatizzabile, come l’acqua, ma soprattutto patrimonio di tutti e bene inalienabile: a tutti va garantito l’accesso alla produzione e alla fruizione della cultura. In questi anni di crisi economica si è andato sempre più restringendo il numero di coloro che della cultura possono fruire, che possono arrivare alla cultura nel rispetto dei propri tempi di vita e delle proprie possibilità economiche .
La politica culturale di un ente locale dovrebbe concentrarsi non solo sui centri storici ma anche restituire alle periferie vita culturale riaprendo o potenziando biblioteche, teatri, cinema, spazi culturali di sperimentazione , circoli e case del popolo.
Per quanto riguarda le politiche concrete che i Comuni e le province possono mettere in atto, Rifondazione comunista propone:
- politiche economiche per consentire ai giovani e a chi ha basso reddito di poter accedere alla cultura; prezzi economici per cinema, teatri, concerti, libri mostre;
- trasparenza e rigore nella gestione e nelle nomine negli enti culturali, con bandi pubblici basati su professionalità e competenza;
* costituzione di vere e proprie “case delle culture” in tutti i quartieri quali luoghi di incontro, partecipazione, produzione, sperimentazione, confronto, formazione e fruizione culturale, destinati soprattutto ai giovani.
Parlare di cultura significa parlare di valori per i quali il PRC intende battersi in un momento di grave regressione sociale e di attacco manifesto alla carta costituzionale.In una società multietnica e multiculturale verso la quale la nostra realtà si incammina il nostro impegno si deve caratterizzare in politiche che leggano la differenza come una ricchezza, senza discriminazione né di genere né di sesso e in questo senso la
Legge regionale 15 novembre 2004, n. 63-Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere rappresenta un punto di riferimento costante per la difesa dei diritti inalienabili della persona e il Comune deve istituire un registro delle unioni.
* Impegno culturale e difesa dei diritti della persona sono inscindibili ma necessitano di un quadro di riferimento certo quale è la nostra carta costituzionale che afferma in maniera indiscutibile il valore della laicità dello Stato e di tutte le sue articolazioni periferiche
4 commenti:
Rifondazione però non è contro l'Interporto. Anzi, ho letto nel programma che ne sostiene l'ampliamento.
Stato Libero
rispondo a Stato Libero
Già, quella nota stonata l'abbiamo fatta notare proprio noi nel recente post sul programma. Sono sicuro che prima possibile ci aiuteranno a capire le loro vere intenzioni e come vedono l'attuale situazione. Su cosa pensa Paoletti dell'Interporto e dell'area etrusca, non ho dubbi e credo di poter dire con certezza che continua a sostenere il movimento per la Città etrusca, come ha fatto in passato. RC ha sempre partecipato alle lotte del comitato e non ha mai avuto problemi a condannare il Grande Bidone denominato Interporto. Parecchi di loro sono passati in Sinistra e Libertà ma credo che anch'essi continuino a credere in un futuro diverso per Gonfienti.
riccardo buonaiuti
Sì. Per voi dovrebbe essere uno grossa nota stonata, da accordare subito, perché stride parecchio con le vostre manifestazioni per la città etrusca.
La sinistra operaista difende l'Interporto, che però non ha futuro.
Stato Libero
Per noi no davvero, visto che non siamo di Rifondazione. Semmai dovrà vedersela Paoletti con i suoi elettori.
Caro o cara Stato Libero, invece di preoccuparti di noi e della nostra coerenza, potresti chiedere direttamente a loro,comunque grazie per l'interessamento.
Riccardo
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