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La mer, la fin...

giovedì 28 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Ma non era il Massimo rispetto delle regole?

Sui manifesti di Massimo Carlesi al giro per Prato campeggia una scritta... Massimo rispetto delle regole. Motto condivisibile, ma ci dovrebbe spiegare come lo incastra poi con una richiesta di "scavalcare" le regole esistenti sui debiti INPS...
MV

da la Nazione del 28/05/09

Carlesi: «Oltre alla crisi, ditte ‘colpite’ da Equitalia e Inps»
UNA TELEFONATA di Dario Franceschini subito dopo la visita di D’Alema di martedì, una giornata trascorso in buona parte a parlare dei problemi del lavoro. Il candidato sindaco del centrosinistra, Massimo Carlesi ieri mattina ha incontrato, per esempio, i dipendenti della Rifinizione B.A.T.A. di via Bonicoli. I lavoratori hanno riferito al candidato sindaco che la situazione dell’azienda è grave, soprattutto in ragione dell’esposizione verso Equitalia. Il quadro, in sostanza, è quello emerso dalle cronache degli ultimi giorni e del quale sono a conoscenza i sindacati. Sono in 60 a rischiare il posto di lavoro e, mentre una parte di questi può pensare d’arrivare alla pensione con la mobilità, i più sono preoccupati.
«Mi hanno detto che negli ultimi giorni la mole di lavoro è ulteriormente calata – ha riferito Carlesi – ma che ci sono possibilità di tornare a produrre, superato qualche mesi di crisi, perché la rifinizione è specializzata in alcune nicchie di lavorazione e offre di conseguenza un servizio che importanti lanificio del distretto non trovano con facilità altrove. Sarebbe opportuno che i debiti di questa come di altre aziende venissero congelati, in attesa, non certo infinita, di tempi migliori. Quel che avevo annunciato, purtroppo, si sta verificando. Dall’Inps, e dunque da Roma, stanno arrivando cartelle esattoriali e anche richieste di azioni esecutive, anziché una “tregua” nel periodo più difficile della crisi». Il candidato sindaco ha quindi attaccato il governo. «Questo è l’aiuto che il governo sta dando — ha aggiunto —, intervenendo in una direzione anziché nell’altra, proprio laddove potrebbe chiedere a Inps ed Equitalia d’aspettare un po’. Di questo passo riusciranno a guadagnarci soltanto i “furbetti” dei concordati al 15%».
«Il Pd sta però lavorando e il Comune farà la sua parte, insieme alla Provincia – ha concluso —: già ieri sera, a “mozione Prato” approvata, il segretario nazionale Dario Franceschini mi ha chiamato per garantire che il suo impegno personale e quello di tutto il partito non si fermeranno. Lavoreremo insieme in queste settimane e in questi mesi».


da il Tirreno del 28/05/09
Carlesi alla Rifinizione Bata «Congelare i debiti Inps»

PRATO. Una telefonata di Dario Franceschini subito dopo la visita di D’Alema di martedì, un pomeriggio trascorso in buona parte a parlare di futuro (ed ex Banci), una mattinata dedicata in larga parte ai problemi del lavoro. Massimo Carlesi, candidato sindaco del centro sinistra, continua a occuparsi della crisi del distretto. Ieri ha incontrato i dipendenti della Rifinizione Bata di via Bonicoli. I lavoratori hanno riferito al candidato sindaco che la situazione dell’azienda è grave, soprattutto in ragione dell’esposizione verso Equitalia. Il quadro, in sostanza, è quello emerso da un articolo del “Tirreno” e del quale sono a conoscenza i sindacati. Sono in 60 a rischiare il posto di lavoro e, mentre una parte di questi può pensare d’arrivare alla pensione con la mobilità, i più sono preoccupati.
«Mi hanno detto che negli ultimi giorni il lavoro è ulteriormente calato - riferisce Carlesi - ma che ci sono possibilità di tornare a produrre, superato qualche mese di crisi. «Sarebbe opportuno che i debiti di questa come di altre aziende venissero congelati, in attesa, non certo infinita, di tempi migliori. Quel che avevo annunciato, purtroppo, si sta verificando. Dall’Inps, e dunque da Roma, stanno arrivando cartelle esattoriali e anche richieste di azioni esecutive, anziché una “tregua” nel periodo più difficile della crisi. Questo è l’aiuto che il Governo sta dando, anziché chiedere a Inps e Equitalia d’aspettare. Di questo passo - conclude Carlesi - ci guadagneranno soltanto i “furbetti” dei concordati al 15%».

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