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da la Nazione del 24/05/09
Rifondazione: «Solo noi rappresentiamo la vera sinistra»
DAL DISTRETTO del tessile al distretto dell’ambiente, urbanistica partecipata e coinvolgimento degli immigrati: ecco la bandiera di Rifondazione Comunista e del candidato sindaco Paolo Paoletti. «Vogliamo essere gli eredi del patrimonio di lotte sociali e di valori di sinistra di questa città – ha detto Paoletti —. Stiamo tornando sul territorio e nelle fabbriche, per ascoltare i pratesi: la nascita di oltre quaranta comitati, la cementificazione selvaggia e l’insorgere di vene di razzismo sono chiari segnali di uno smarrimento. Noi non siamo un ‘organismo politico geneticamente modificato’: non aspiriamo a poltrone nelle partecipate. Siamo invece l’unica forza politica con un progetto strutturato sul territorio: occorre partire dalle risorse naturali, dal riciclaggio e creare nuove opportunità per le energie alternative collegandosi ai settori dell’informatica, della meccanica e della domotica con ruolo fondamentale in questo processo svolto dall’università».
Paoletti ha poi parlato della crisi e della trasformazione urbana. «I soldi della Cogefis e della Camera di commercio — ha aggiunto — potrebbero essere investiti per uscire dalla crisi. Gli interessi sociali devono prevalere su quelli privati e per questo si deve mutare il segno da un’urbanistica contrattata ad una partecipata». Quindi proposte sull’immigrazione: «Stop agli slogan: sia la linea di chiusura di Milone, che quella del ‘lasciar fare’ di Frattani non funzionano. Occorre invece istaurare un dialogo con le comunità e far rispettare davvero la carta dei diritti dell’uomo», ha detto. «Le nostre liste — ha sottolineato il segretario di Rc Alessio Laschi — non sono piene di commercialisti e avvocati, bensì di disoccupati e operai». Calogero Messina, operaio in cassa integrazione candidato presidente della Provincia ha aggiunto: «Per uscire dalla crisi si deve diversificare e tornare a sfruttare i grandi terreni agricoli presenti nella nostra provincia». Infine, il dirigente del partito Gino Benvenuti: «Basta con le liste fai da te e l’antipolitica: la politica e i partiti devono di nuovo avere un ruolo importante in città», ha concluso.
Filippo Federighi
Dal tessile all’ambiente, diversificazione secondo Rc
Presentato il programma, al centro la tutela delle fasce più deboli e il lavoro
PRATO. Lavoro e tutela delle fasce più deboli della società sono al centro del programma elettorale di Rifondazione Comunista. Ieri i due candidati per il Comune e la Provincia, Paolo Paoletti e Calogero Messina, hanno presentato i nomi della lista e illustrato i principali punti di cui lo schieramento intende occuparsi per risollevare le sorti della città e del distretto. Rispetto ad altri partiti, Rc è l’unica forza che presenta per la corsa al Comune un gran numero di operai, precari e disoccupati, e propone un progetto strutturato di modifica del distretto tessile.
Industria. Prc propone una diversificazione dell’industria che dal tessile punta all’ambiente. «E’ necessario partire dalle risorse naturali, dal riciclaggio - si legge nel programma elettorale del partito - e indirizzare finanziamenti per le energie alternative. Su queste è necessario creare attività specializzate, centri di ricerca, servizi di vario tipo legati alle nuove tecnologie». Attori di questa ristrutturazione industriale sono le amministrazioni cittadine, le organizzazioni di categoria e l’università che, deputata ad essere il referente unico per la ricerca, potrebbe puntare a raccogliere sull’area pratese di tutti i corsi di laurea che si occupano di ambiente.
Territorio. Critico Prc sull’operato dell’amministrazione Romagnoli in materia di rispetto del territorio e della sua urbanizzazione. «Abbiamo assistito a una vera e propria cementificazione indiscriminata e a una crescita disordinata - ha commentato Paoletti - Occorre fermare ulteriori iniziative urbanistiche e lavorare sulla valorizzazione dell’esistente. Per fare questo è necessario recuperare una visione unitaria del territorio per definire linee strategiche per il futuro di Prato». Il dito viene puntato sul progetto del nuovo ospedale ritenuto da Rifondazione «non necessario» poiché va a ridurre gli standard dei metri quadri per ogni degente a fronte di un enorme costo di costruzione.
Immigrazione. Per il Prc è necessario creare la massima integrazione tra vecchi e nuovi cittadini. «Prima di tutto - ha spiegato Paoletti - è fondamentale il rispetto dei diritti umani e dobbiamo fare sentire gli stranieri cittadini pratesi». Deve avvenire il massimo coinvolgimento e non la chiusura verso le loro comunità di appartenenza e potenziare sportelli informativi e servizi di mediazione culturale. L’integrazione etnica parte dal mondo della scuola, della cultura e del lavoro e può essere favorita se anche gli enti collaborano a aumentare le relazioni internazionali con i loro stati di provenienza.
Cittadini. Prc propone una maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche. «Sono necessari momenti di dialogo e di reale consultazione delle masse e del mondo dell’associazionismo nelle situazioni di aggiornamento del Piano strutturale - si legge nel programma - Solo così è possibile disegnare una città che ponga al primo posto vivibilità, cultura e socialità».
Cultura. Il partito propone di ristabilire il “Premio letterario Prato”, incentrato sui temi dell’integrazione fra popoli.
Martina Altigeri
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