Un altro frammento del programma di Rifondazione. Questa volta "la scuola".
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L’avvio dell’anno scolastico in corso è stato contrassegnato dallo scontro di dimensioni inusuali tra un governo deciso a condurre una politica di tagli colossali attraverso profonde trasformazioni della struttura e degli ordinamenti scolastici e il mondo della scuola nel suo insieme (insegnanti, studenti e genitori).
L’insieme del provvedimenti governativi- annunciati, attuati, temporaneamente rinviati, delinea un progetto politico che ha precise connotazioni. Il quadro di fondo manifesta, in sostanza un deciso attacco ai beni pubblici, per effetto del quale i diritti esigibili non trovano più collocazione in un sistema codificato di garanzie e tutele. In altre parole si modifica materialmente Ia Costituzione repubblicana e il mandato sociale che essa assegna alla scuola.
Nello stesso tempo, gli assetti normativi prefigurati attaccano il nucleo centrale del sistema di istruzione, mettendone in discussione Ia titolarità pubblica, attraverso una molteplicità di misure che innescano Ia trasformazione della scuola in un servizio a domanda, mentre inseriscono aziende e soggetti privati aIl’interno di organismi di gestione e di governo delle singole istituzioni scolastiche.
II sistema dell’istruzione è quindi una risorsa fondamentale per Ia crescita della comunità locale. Le scuole vanno valorizzate come centri di promozione umana e culturale, di aggregazione sociale e di partecipazione democratica. Nell’ambito del sistema dell’autonomia si dovranno intensificare i rapporti e gli interscambi tra le Scuole, l’ente locale ed II territorio.
Al fine di favorire I’accesso al sapere di tutti i cittadini e le cittadine, con prioritaria attenzione per le fasce sociali deboli e a rischio di abbandono scolastico,è necessario intervenire a favore degli studenti figli di genitori in cassa integrazione o disoccupati :intervenendo con Ia gratuità del libri scolastici, della mensa scolastica e del servizi complementari.
Nel nostro territorio è necessario ampliare Ia disponibilità di posti di asilo nido e della scuola dell’infanzia realizzando nuove Scuole/ sezioni deII’infanzia e nuovi Asili nido pubblici.
Nelle mense scolastiche sarà privilegiata Ia scelta di prodotti locali certificati e biologici. A seguito del decreti del governo sul dimensionamento della rete scolastica che portano ad un sovraffollamento delle classi
si rende necessaria un monitoraggio costante della sicurezza degli edifici scolastici stabilendone Ia capienza. Inoltre per quanto riguarda le politiche sul diritto allo studio, e necessaria un’attenzione costante aII’integrazione dei soggetti disabili,ed aII’inserimento di studenti stranieri.
Al fine di promuovere pratiche di partecipazione nei processi formativi
il comune si dovrà fare promotore di iniziative tendenti alla creazione di spazi permanenti di discussione e confronto sulla programmazione del servizi scolastici e sulla loro qualità, con un proprio ruolo diretto, insieme a genitori, studenti e rappresentanti delle scuole e anche di iniziative ed attività educative che puntino aII’uso degli spazi scolastici anche in orario extrascolastico.
Si rende inoltre necessario che comune e provincia verifichino e potenzino gli indirizzi formativi e professionali a livello di scuola superiore (es. alberghiero, turistico, artistico..)
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