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La mer, la fin...

lunedì 2 marzo 2009

Europa. I Ministri dell'Ambiente a favore dei divieti nazionali sugli OGM

Gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo

Comunicato stampa - Bruxelles, 2 marzo 2009
I Ministri dell'Ambiente a favore dei divieti nazionali sugli OGM.

I Ministri dell'ambiente dell'Unione europea quest'oggi a larghissima maggioranza hanno respinto la proposta della Commissione europea di obbligare l'Austria e l'Ungheria a togliere il divieto di coltivazione di una varietà di mais geneticamente modificato. Ventidue Stati membri hanno votato contro la proposta della Commissione. L'Ungheria potrà quindi mantenere il suo divieto alla coltivazione del mais OGM Monsanto MON810 e l'Austria i suoi divieti alle varietà di mais MON810 e Bayer T25.

Monica Frassoni, Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha così commentato il voto dei Ministri dell'ambiente:

"La decisione presa dai Ministri dell'ambiente dell'UE è una buona notizia per l'ambiente, i coltivatori ed i consumatori. Si tratta inoltre di un incentivo per le molte regioni dell'UE che desiderano diventare OGM free."

"Ci felicitiamo con i Ministri dell'ambiente che hanno bocciato la proposta della Commissione Barroso. Questa è la quarta volta che la Commissione tenta di obbligare uno Stato membro ad agire contro la volontà dei propri cittadini e di autorizzare la coltivazione di colture OGM. I contrari alla coltivazione OGM sono infatti tra il 62% e il 77% degli abitanti dei paesi coinvolti (1). E' preoccupante che la Commissione continui nei suoi tentativi di spingere la sua azione pro-OGM in spregio dell'opposizione dei cittadini. Questo successo è stato raggiunto anche grazie all'importante mobilitazione dei cittadini europei che hanno aderito alla cyber-action contro gli OGM promossa dalle regioni OGM-free (http://www.gmo-free-regions.org/stop-the-crop-action/it.html) ."

"La schiacciante maggioranza che quest'oggi ha respinto la proposta della Commissione è un segnale chiaro che un numero crescente di Stati membri stanno cominciando a perdere fiducia nella posizione della Commissione rispetto agli OGM. Questo rappresenta un duro colpo per il Presidente della Commissione Barroso che è diventato un portavoce dell'industria bio-tech e non ha tenuto conto della posizione del Commissario all'ambiente Stavros Dimas."

"In occasione dei prossimi voti al Consiglio - sul divieto di coltivazione di OGM in Francia e Grecia - ci auguriamo che i Ministri dell'ambiente saranno pronti ad agire con uguale fermezza. Tuttavia, ciò evidenzia la necessità di definire una politica europea chiara sugli OGM. Questo processo deve cominciare con una revisione delle procedure di valutazione d'impatto per le colture OGM, come richiesto all'unanimità da tutti gli Stati membri nel Dicembre 2008."

Note:

1) Secondo il sondaggio Eurobarometro del marzo 2008: Ungheria 70% contro gli OGM, Austria 62%, Francia 70% e Grecia


da il corriere.it
No agli Ogm in Austria e Ungheria Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Ue boccia la richiesta di abolire la moratoria
BRUXELLES - Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Ue riunitosi a Bruxelles ha respinto a maggioranza qualificata la richiesta della Commissione Europea di sopprimere la moratoria sulla coltivazione del mais ogm mon 810 della Monsanto in Austria e in Ungheria. Lo hanno annunciato fonti del consiglio dei Ministri. L'Italia ha votato con la maggioranza per bloccare la richiesta della commissione europea. A favore soltanto Inghilterra, Olanda, Svezia e Finlandia.

PRECEDENTE IMPORTANTE - Il voto di oggi rappresenta quindi un precedente importante anche perché nelle prossime settimane i 27 dovranno pronunciarsi anche sulla soppressione della moratoria per la coltivazione del mais Mon810 in Francia e in Grecia.

IL NO DELLA GERMANIA - La Germania aveva annunciato di votare contro la richiesta della Commissione di imporre fine ai divieti nazionali di coltivazione del mais Ogm Monsanto Mon810 in Austria e in Ungheria. Lo aveva detto, al suo arrivo al Consiglio, il ministro tedesco Sigmar Gabriel, ricordando la forte opposizione dell'opinione pubblica contro gli Ogm.

L'ULTIMO STUDIO: I RISCHI CI SONO - I risultati di uno studio recente svolto dall'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione sui topi hanno lasciato aperte molte incognite. L'assunzione da parte di questi animali di mais geneticamente modificato, il Mon810 della Monsanto, ha infatti provocato alterazioni sul sistema immunitario sia intestinale sia periferico che, secondo i ricercatori, «potrebbero rappresentare un campanello d'allarme, anche se rimane da verificare se queste alterazioni siano associate a disfunzioni del sistema immunitario».

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