TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 1 maggio 2009

Prato verso le amministrative. L'Unione a tavola

Certo che ultimamente il presidente dell'Unione Industriali Marini si sta spendendo molto a favore del PDL. Ultima in ordine di tempo, questa uscita a favore del "tavolo tecnico" promosso dal deputato Mazzoni - evidentemente di natura elettorale.
Ci sarebbe da ricordare che l'Unione a tavola... ops, scusateci, ai tavoli... c'è sempre stata, da protagonista, ma non ci pare che le cose siano andate migliorando, nei lunghi anni della crisi pratese!
MV

da la Nazione del 01/05/09
«Bene il tavolo sul caso Prato Ora ci serve liquidità»

Industriali soddisfatti dopo la mossa di Mazzoni (Pdl)
«L’APERTURA del tavolo tecnico al ministero dello sviluppo economico, per intervento dell’onorevole Riccardo Mazzoni, è un ulteriore segnale di attenzione e interesse sulla questione-Prato da parte del governo, cui si aggiunge la ventilata introduzione di un piano specifico per il tessile». L’Unione industriale guarda a Roma con nuove speranze dopo che il problema-tessile è entrato prepotentemente nelle stanze del ministero guidato da Claudio Scajola. Il tavolo tecnico stimolato dal leader provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni è stato salutato «con soddisfazione» dal presidente dell’Unione industriale Riccardo Marini, perché secondo lui «rappresenta un segnale positivo anche per l’introduzione di un metodo di lavoro condivisibile. Scopo primario del tavolo è infatti, per quanto ne sappiamo, la verifica dell’efficacia delle misure fin qui adottate per portare sollievo alle imprese messe a dura prova dalla crisi».

VIA VALENTINI sottolinea anche che «è il momento giusto per trarre un primo provvisorio bilancio» per guardare poi al futuro. Ancora Marini: «Nelle valutazioni dell’Unione qualche buon risultato c’è stato, ma resta ancora molta strada da percorrere: lo abbiamo detto anche allo stesso ministro Scajola nell’incontro che abbiamo avuto con lui come tavolo di distretto. L’aspetto essenziale per le imprese è quello di attivare provvedimenti che servano a trattenere liquidità in azienda. Bisogna agire sul piano fiscale: che sia l’Irap o qualcos’altro, è fondamentale che si limiti, almeno pro tempore, il flusso di denaro in uscita».

NONOSTANTE gli sforzi, infatti, secondo l’Unione ottenere credito a Prato resta sempre difficile, anche se i provvedimenti adottati finora, sostanzialmente di livello nazionale o regionale, sono risultati interessanti. Gli interventi si sono attivati sui due capitoli individuati come prioritari dal tavolo di distretto, cioè gli ammortizzatori sociali e il credito. Le prime risorse messe a disposizione da governo e Regione per la cassa integrazione hanno consentito di sbloccare alcune situazioni critiche, mentre sul fronte del credito i fondi di garanzia della Regione attivati attraverso Fiditoscana si stanno rivelando utili per diverse ditte industriali, ma ne rimangono escluse altre che non hanno parametri coerenti con quelli previsti.
Fra le altre misure va ricordato anche il fondo di garanzia promosso dall’onorevole Andrea Lulli, per 10 milioni complessivi, riservato ai distretti virtuosi dal punto di vista ambientale: Prato è fra le pochissime aree fornite dei requisiti necessari per l’accesso. Infine il provvedimento più recente è quello che estende ai campionari tessili i benefici dei crediti d’imposta previsti per gli investimenti in ricerca e sviluppo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Marini e Cenni sono già d'accordo da tempo. Il Grande Delocalizzatore avrà un appoggio generoso dai Fratelli della Costa. Il programma: salvare le chiappe e lo yacht.
RB