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da il Tirreno del 01/03/09
Sfilano in corteo anche i sinti: «Vogliamo più dignità»
Una manifestazione inedita, insolita, che per un’ora ha animato le vie del centro. Vengono dai campi di viale Marconi, via delle Calvane, via Pollative, anche da Montemurlo. Sono quasi duecento in città, un centinaio alla manifestazione di ieri. «Vogliamo essere riconosciuti come cittadini italiani a tutti gli effetti» sintetizza Ernesto Grandini. Se nelle ultime settimane non fosse cambiato il clima nel paese, con la cosiddetta “emergenza stupri” e tanti discorsi intorno agli “zingari”, probabilmente i sinti di Prato non sarebbero scesi in piazza, ma oggi ci tengono a farsi vedere per riaffermare che loro con certe storie non vanno confusi. E non cercano nemmeno la contrapposizione coi rom, che a Prato sono pochissimi. «Noi siamo ex giostrai, ex artigiani - dice Luca Guglielminotti - Quasi tutti abbiamo fatto il militare, cerchiamo lavori diversi e non è facile».
«Ma dove viviamo abbiamo ancora i bagni chimici dopo 17 anni - aggiunge Ernesto Grandini - Chiediamo al Comune di metterli fissi. E magari di pensare a micro-aree per due o tre famiglie, anziché a grandi campi. Vogliamo un po’ di dignità».
Sono in gran parte cristiani evangelici i sinti di Prato e ieri hanno accompagnato con canti religiosi il corteo che si è concluso in piazza Duomo. Con la manifestazione di ieri hanno voluto dire che non è giusto fare di tutta l’erba un fascio.
P.N.
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