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La mer, la fin...

martedì 5 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Sfoghi in Libertà

Malumori nel PDL?
MV

da Il tirreno del 05/05/09
Ora basta con le liste civiche

Credo che mai la politica locale sia stata così confusionaria. Oltre alle divisioni del Pd, credo ci sia anche il PdL a soffrire la stessa nefasta malattia, prova ne è il continuo dissidio fra gruppi interni, contrasto che poi non si capisce bene a cosa voglia portare, poiché i dissidenti non esprimono mai in modo chiaro quali siano le loro idee. Una cosa che ritengo l’inizio della fine del nostro partito è l’attingere, proprio a causa del dissidio interno, a persone estranee per candidarle a posti di responsabilità, come sindaco e presidente della Provincia. Da qui nasce il dubbio fondato che tutti quelli che fino ad ora sono stati nel partito non abbiano fatto il loro dovere o non ne siano all’altezza, e di conseguenza altro non dovrebbero fare che dimettersi in blocco. La cosa che però ritengo più assurda è quella di proporre persone che fino a pochi mesi prima erano nello schieramento opposto. Altra cosa che voglio evidenziare è tutto questo protagonismo individuale che una volta farnetica alleanze, un’altra volta indica personaggi mai esistiti, un’altra ancora mostra connubi con individui di dichiarata fede comunista. Oltre a questo (altro grave peccato), si sostengono liste civiche senza prima avere interpellato in via gerarchica i coordinatori comunali, provinciali, regionali e nazionale, appoggiandosi a persone che si dichiarano apolitiche e che hanno il massimo disprezzo della politica e di chi la fa seriamente. Non si fanno però scrupolo a chiederne l’appoggio, criticano chi è stato per anni a combattere nei consigli comunali delle maggioranze prepotenti, non hanno mai, e ripeto mai, preso alcuna iniziativa a fianco di chi era in prima fila a sostenere la lotta, né hanno mai assistito ad un consiglio comunale. Credo che sia giunta l’ora di mettere le cosiddette carte in tavola. Sicuramente dobbiamo essere dalla parte indicata più volte dal nostro presidente e non con la sinistra, anche se non è più tale, ci dobbiamo presentare agli elettori con persone del nostro partito, sperimentare in tante battaglie, con il nostro simbolo e non con quello dei nostri alleati. Lasciamo agli altri la prerogativa di inventarsi liste civiche e simboli che non ci appartengono.
Fabrizio Testaferrata consigliere Pdl Vernio

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