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La mer, la fin...

mercoledì 6 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Poltronissima

L'IDV inizia a fare la voce grossa sulle poltrone da assegnare... o che spera vengano assegnate...
MV

da il Tirreno del 06/05/09
Sulle poltrone bufera tra Pd e Idv

Ferrara vuole la presidenza della Est, i circoli promettono battaglia

E attacca Cenni: «Ha delocalizzato togliendo lavoro ai pratesi E’ amore per la città?»

PRATO. Aria di temporale tra gli alleati di centrosinistra. E’ Italia dei Valori a non essere per nulla soddisfatta «di quello che si annuncia essere - attacca la segretaria Loredana Ferrara - un monocolore Pd. Siamo convinti che rispetto alle scelte che verranno fatte sui vicesindaci e sui presidenti di circoscrizione - continua - il Partito democratico arriverà a valutazioni ragionevoli, tenendo conto anche degli alleati». L’oggetto del contendere - ma è solo l’ultima delle questioni ancora aperte - riguarda la designazione, da parte dell’assemblea Pd, del presidente della Circoscrizione Est.
Dopo la rinuncia di Anna Berti, la scelta è caduta su un giovane: Simone Tripodi, ex Margherita, presidente della Pubblica assistenza l’avvenire della Querce, ex consigliere appunto alla Est. Assieme agli altri quattro presidenti riconfermati, l’assemblea l’ha votato all’unanimità. Ma la presidenza di quella circoscrizione è fortemente voluta anche da Idv che lì garantisce di poter candidare “un cavallo di razza”: un altro giovane, 28 anni, laureato in Economia, fortemente radicato sul territorio. La richiesta, sottoposta nuovamente alla segretaria Benedetta Squittieri, è stata “girata” ai quattro circoli della Est che hanno già deciso, compattamente, la linea: dura, di resistenza “senza se e senza ma”, e nel caso il nome del presidente designato cambiasse all’ultimo minuto, i circoli hanno già deciso di incrociare le braccia in campagna elettorale.
«Per noi la partita sulla Est non è chiusa - ribadisce Ferrara - E non siamo nemmeno convinti che sia un territorio poi così tanto a rischio di passare al centrodestra. Semplicemente perchè quella parte politica non può dare alcuna garanzia alla città. Prato - continua - guarda a sinistra, a quei valori del sociale che il centrodestra non ha. Hanno candidato alla poltrona di sindaco un imprenditore che ha danneggiato Prato delocalizzando in Cina la produzione e togliendo quindi lavoro alla sua gente. Che garanzie può dare - aggiunge - un uomo che non ha voluto bene alla sua città?».
Ferrara insiste anche su un altro punto: «Non è questione di volere più o meno poltrone, ma di poter contare su quella rappresentatività che ci consenta di fare capire ai cittadini che cambiare si può, anche a sinistra». In verità il “tiro alla fune” sulle nomine future tra Pd e Idv - nel caso il centrosinistra vinca alle amministrative di giugno - è cominciato già da un pezzo. Il partito di Di Pietro aveva chiesto la poltrona di vicesindaco al Comune di Montemurlo. L’accordo stava per essere siglato quando tutto è saltato. Ma ha chiesto anche la poltrona di vicesindaco a Prato. Moltissimo dipenderà dal risultato elettorale: «La speranza è il raddoppio (6% ndr) - conclude Ferrara - Il sogno è triplicare».
C.O.

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