VERDI CONTRO IL PIANO VENATORIO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
Lunedì sono state approvate a maggioranza in Consiglio Provinciale, con gli unici voti contrari di Verdi e Rifondazione Comunista, le modifiche al Piano Faunistico-Venatorio.
“Abbiamo votato contro a queste modifiche del Piano Faunistico-Venatorio perché riteniamo che siano tutte quante delle modifiche che avvantaggiano i cacciatori e gli ATC, trascurando completamente le proposte e le richieste, di salvaguardia e di tutela dell’ambiente, sostenute dal mondo ambientalista e animalista” – afferma Luca Ragazzo, Consigliere Provinciale dei Verdi per l’Arcobaleno, e Tommaso Grassi ed Annalisa Pratesi, Portavoce dei Verdi della Provincia – “Nonostante non ci piacesse l’impostazione generale abbiamo provato ad emendare il Piano venatorio proponendo due emendamenti: uno per la revoca della modifica che protrae a 48 ore la registrazione del cacciato da parte delle AFV (Aziende Faunistico Venatorie) e AAV (Aziende Agrituristico Venatorie), l’altro per cassare il ripristino dell’uso del cane per cattura, elemento questo messo da parte nel 2006 e adesso reintrodotto. Entrambi sono stati respinti dalla Giunta provinciale che è sempre più permissiva nei confronti dei cacciatori e sempre meno disposta ad ascoltare le proposte e le osservazioni critiche delle associazioni ambientaliste, che sono state contattate in ritardo e con poca attenzione”
“Noi vorremmo che la caccia fosse controllata e limitata progressivamente e avremmo desiderato che l’Amministrazione provinciale avesse dato un segnale che, non fosse quello di facilitare la caccia, ma si concretizzasse con la limitazione e razionalizzazione al massimo dell’attività venatoria” – dichiara Ragazzo – “Naturalmente non sono da noi accettabili le modifiche proposte che: danno ancor più potere agli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) in ambito di prelievi, catture e abbattimenti; aumentano i tempi per le registrazioni del cacciato, ripristinano l’uso del cane per la “caccia alla tana e in generale consegnano i territori e la gestione dell’attività venatoria al singolo ATC, che, dopo queste modifiche, saranno in grado di essere completamente autonome, senza che siano sottoposti ad un indirizzo unico della Provincia”
“Il nostro voto contrario sulle modifiche rappresenta la nostra posizione a favore di una disincentivazione dell’attività venatoria, sicuramente non coniugabile con l’atteggiamento della Provincia di Firenze e delle Associazioni venatorie che mirano ad incentivarla, trasferire maggiori autonomie e poteri agli ATC” - conclude Ragazzo – “Vedremo durante l’attività venatoria di quest’anno quali saranno gli effetti che queste modifiche produrranno, secondo noi, sicuramente la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dei territori sarà nuovamente compromessa”
“Durante il dibattito abbiamo accennato anche alla proposta di Arcicaccia e Federcaccia di gestire il nuovo Parco della Piana e di ripristinare l’attività venatoria in alcune aree della Piana che non possono altro che riscuotere la nostra più profonda contrarietà – annunciano Ragazzo e Grassi – Non solo ci limiteremo a opporci nelle sedi istituzionali ma, se sarà necessario e se il rischio diventerà serio e reale, non esiteremo a intervenire con manifestazioni di protesta contro l’atteggiamento subalterno della Provincia di Firenze alle Associazioni venatorie.”
Luca Ragazzo, Consigliere Provinciale dei Verdi
Tommaso Grassi e Annalisa Pratesi, Portavoce dei Verdi – Provincia di Firenze
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