LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO: A NAPOLI L’INCONTRO MONDIALE DELLA ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE.
Questa la decisione presa all’unanimità dall’assemblea che sottolinea LA SFIDA che il movimento italiano per rifiuti zero, in piena sintonia con GAIA (Global Alliance for Incinerator Alternatives) sta portando da tempo per portare a corretta e concreta soluzione il “disastro campano”. Mentre Berlusconi, sbeffeggiato da CNN (vedi su www.ambientefuturo.org ) e dallo stesso Commissario UE, parla di “uscita dall’emergenza”, rilanciando la “terapia peggiore del male” di discariche, inceneritori ED ESERCITO, INTENDE RILANCIARE IN TUTTA ITALIA PROPRIO A PARTIRE DA NAPOLI . In questo quadro è stata assunta anche la proposta avanzata dalla Rete Campana Salute Ambiente di organizzare UNA GIORNATA NAZIONALE a favore delle mobilitazioni campane e della messa in atto delle ALTERNATIVE a discariche e inceneritori.
Per quanto riguarda, invece, la definitiva messa a punto degli aspetti giuridici-organizzativi relativi alla campagna nazionale di richiesta di rimborsi delle somme TRUFFATE AI CITTADINI con i CIP 6 e certificati verdi agli inceneritori, sia perché erano presenti nuove realtà che non avevano avuto la possibilità di seguire i passaggi finora adottati, sia su esplicita richiesta della Rete Regionale Lazio e della Rete Rifiuti Zero della Liguria, l’assemblea ha deciso di convocare un ulteriore “round” di definitivo approfondimento per il 6 settembre. Nel frattempo, l’assemblea ha fatto il punto sulle vertenze che stanno partendo per L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA, in particolar modo nel nord della Toscana (Livorno, Pisa, Lucca, Massa Carrara), nella Toscana centrale (Montale, Agliana, Quarrata, Pistoia) e nel Lazio (Rieti, Colleferro, Civitavecchia).
Ricordiamo in proposito che il vademecum per l’autoriduzione e soprattutto LA PREVENTIVA LETTERA-DIFFIDA da inviare ai Sindaci INADEMPIENTI nel raggiungimento degli obiettivi minimi di legge previsti alla fine del 2008 per la raccolta differenziata che dovrà raggiungere almeno il 45%è scaricabile da www.ambientefuturo.org .
Infine e non solo per la cronaca all’assemblea svoltasi nella sede del WWWF ITALIA (erano presenti Raniero Maggini, Massimiliano Variale, l’avvocato Vanessa Ranieri, Alessia Fabbri oltre a Giovanni Iudicone) Nonostante il periodo estivo hanno partecipato attivisti e delegazioni provenienti da Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Campania, Sicilia e Sardegna. Dal Lazio in particolare e per la prima volta hanno preso parte all’assemblea realtà provenienti da Rieti, da Civitavecchia, da Fiumicino e dalla Capitale (erano presenti i rappresentanti degli “amici di Beppe Grillo” e rappresentanti della Rete Regionale Rifiuti). Dal punto di vista associativo da segnalare anche la presenza di esponenti di ITALIA NOSTRA NAZIONALE, del FORUM AMBIENTALISTA, di ATTAC, di MEDICINA DEMOCRATICA e dei COBAS AMBIENTE. Un ringraziamento particolare a Paolo Guarnaccia e a Mario Fodale che dalla Sicilia (e a spese proprie come del resto per tutti gli altri attivisti) che rispettivamente da Catania e da Trapani sono intervenuti all’assemblea per la Rete Rifiuti Zero della Sicilia, recentemente costituitasi quale Associazione. Infatti la nostra totale solidarietà alle realtà siciliane è motivata non solo per il loro costante contributo apportato alla Rete Nazionale Rifiuti Zero ma anche in relazione all’ennesimo blitz (operato questa volta dal TAR del Lazio) che accogliendo il ricorso del Gruppo Falck ESTENDE IL “BENEFICIO” dei CIP 6 ai 4 inceneritori previsti in Sicilia. Siamo comunque certi che le associazioni e i Comitati siciliani, con l’appoggio della Rete non si fermeranno in conseguenza di questo ennesimo sopruso.
BLOCCATA UNA LINEA DELL’INCENERITORE VEOLIA DI PIETRASANTA.
In seguito allo sforamento dei limiti per le diossine avvenuto su una delle due linee dell’inceneritore nel febbraio scorso (ricordiamo che l’inceneritore di Pietrasanta, a seguito delle lotte dei comitati, è uno dei pochi in Italia dotato di un controllo in continuo delle diossine relativo però ad una sola linea) e in seguito alle riprese attività dei comitati locali e di Ambiente e Futuro la SECONDA LINEA DELL’INCENERITORE E’ STATA CHIUSA. Questo conferma che il tentativo di VEOLIA (ED ARPAT) di minimizzare lo “sforamento” che “sarebbe in realtà avvenuto poiché i risultati analitici sarebbero stati conseguenza di una “provetta sporca” E’ MISERAMENTE FALLITO. Si conferma altresi’ la necessità e l’utilità di TENERE IL FIATO SUL COLLLO delle situazioni dove si trovano gli inceneritori CHE SONO IMPIANTI SPESSO PROPENSI a “SCIVOLARE SULLE BUCCE DI BANANA”. LA BANANA? PER VEOLIA!
TORNIAMO A RIBADIRE, in vista dell’incontro previsto per giovedì in regione Toscana, LA RICHIESTA DI CHIUSURA IMMEDIATA DELL’INCENERITORE.
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
lunedì 21 luglio 2008
Rifiuti zero. Ultime notizie da Ambiente futuro.
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