Lupi: elemento naturale antierosione e “nursery” per fauna ittica
Firenze 30 luglio ‘08
“E’ stato pubblicato un importante rapporto dell´International Union for Conservation of Nature, - ha dichiarato Mario Lupi capogruppo VERDI per l’Unione in Regione Toscana – che analizza gli impatti dei cambiamenti climatici che minacciano da vicino le praterie di piante sottomarine, tra cui le posidonie: ambienti di grande valore ambientale ed economico dato che sono “nursery” naturali per la produzione di fauna ittica come pesci e crostacei.”Nel loro complesso le praterie sottomarine sono in uno stato di vulnerabilità. Gli habitat delle posidonie sono già in declino a causa dell´aumento della temperatura dell´acqua, dalla crescita di alghe e dalla riduzione della luce, tutti effetti del cambiamento climatico. Anche le tempeste, le inondazioni e l´erosione costiera sono tra gli elementi che danneggiano le praterie sottomarine, così come l´eutrofizzazione causata dall´eccesso di nutrienti, può portare al proliferare nelle zone costiere di alghe che danneggiano le piante sottomarine. Anche un nuovo pericolo può venire dall´acidificazione del mare dovuto all´aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera, con conseguenze che non possono ancora essere previste. Comunque tutti questi cambiamenti globali messi insieme stanno producendo una visibile riduzione delle praterie sottomarine.
“E’ il momento di comprendere il vero valore di questa preziosa risorsa naturale - ha spiegato Lupi - Le praterie sottomarine forniscono riparo a molti animali, tra i quali pesci e molluschi, e possono essere una fonte di cibo diretta per uccelli marini, tartarughe, ricci di mare. Occorre proteggere gli ultimi rifugi delle praterie e connetterli con gli habitat adiacenti, come le mangrovie e le barriere coralline negli oceani, e questo aumenta considerevolmente la loro possibilità di sopravvivenza.
In questo quadro di grande importanza è la posidonia oceanica, endemica del Mediterraneo, soprattutto nelle aree più integre del nord Africa, in particolare sulle coste di Libia e Tunisia, dove lo sviluppo del turismo non ha ancora troppo colpito le aree costiere, ma anche intorno alle isole italiane le praterie di posidonia mostrano spesso buona salute, una salute da difendere e preservare per tutelare il futuro del mare e del pianeta e gli stock commerciali di pesci, crostacei e molluschi.
Intanto occorre promuovere nuove aree marine protette per il ripristino delle praterie sottomarine e arginare il problema dello spiaggiamento su spiagge di particolare interesse turistico-economico lungo le coste in Provincia di Livorno: è emerso che il fenomeno dello spiaggiamento interessa prevalentemente gli arenili ricadenti nei comuni di Rosignano Marittimo, San Vincenzo, Piombino, Portoferraio, Marciana e Campo nell’Elba.
Si può dire – ha concluso Lupi - che l’intervento della Provincia di Livorno suggerisce di mantenere le banquettes in loco sulle spiagge di valore naturalistico, mentre sulle spiagge di particolare interesse turistico è preferibile movimentarle all’interno della stessa spiaggia con mezzi meno invasivi rispetto alle ruspe, ad esempio posizionandole sul punto di massimo espansione dell’onda, in modo da facilitare di nuovo il trasporto a mare e di vagliare sempre il materiale da destinare in discarica.”
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