Rifiuti. Recoplast: un disastro annunciato che può rilanciare gli inceneritori

La Recoplast è in liquidazione quindi la raccolta differenziata a Prato e dintorni è fondata sulla sabbia.
Amministratori pellegrini e incoscienti riusciranno a bloccare la differenziazione dei rifiuti, solo lasciando che questa azienda coli a picco.
Probabilmente in breve tempo, i 44 lavoratori impiegati alla selezione dei nostri rifiuti (latta, vetro, plastica) finiranno in cassa integrazione e la raccolta dovrà arrestarsi con conseguenze facilmente immaginabili.
La Recoplast è in brutte condizioni economiche, proprio mentre la differenziata cresce!
Di fronte a questo disastro, dovuto all'incapacità degli assessori Arrighini della Provincia e Bramerini della Regione e dalla mancanza di programmazione, ci appare evidente che finora si è pensato solo a progettare inceneritori.
E cosa c'è di meglio che creare un'emergenza, lasciando che un disastro annunciato si realizzi per poi trovare le giustificazioni alla costruzione di un impianto di incenerimento al Calice?
Pochi giorni fa Asm ha fatto sapere di essere interessata a rilevare una quota della Recoplast mentre la classe imprenditoriale tace e si disinteressa a questo affare. Preferisce, come sappiamo, investire nel mattone, buttarsi nella costruzione di immobili.
Intanto, nella vicina Montale, il mondo politico è in fermento e le vicine elezioni si giocheranno proprio sull'inceneritore e la sua gestione: la parte più retriva e balorda del PD si sta già organizzando per sostituire l'attuale sindaco, troppo accomodante, con un uomo più sicuro che non abbia incertezze sul termovalorizzatore.
Da settembre sarà necessario organizzare tutto il movimento ambientalista per una grande iniziativa che riporti il problema dei rifiuti al centro della pubblica attenzione, informando i cittadini del disinteresse reale delle amministrazioni dell'area metropolitana verso la raccolta differenziata.
Noi ci saremo, con la speranza che tutte le federazioni locali dei Verdi, diano battaglia senza incertezze e opportunismi.

Municipio Verde