In particolare, è notevole vedere con quanto savoir-faire il consigliere regionale Magnolfi abbia abbracciato integralmente - dal Macrolotto Zero al polo universitario - le proposte avanzate durante l'incontro organizzato dai Comitati da Leonardo Becheri, capogruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio Comunale, mentre i suoi colleghi sembrano più concentrati sulle infrastrutture...
Ma le perle, e potremmo dire come al solito, sono dell'assessore Ciuoffo, che si lancia in "aperture" al dialogo e al confronto con la minoranza su temi dell'urbanistica, ovviamente "dimenticandosi" di precisare che, a quanto pare, l'unica minoranza con la quale gli interessa confrontarsi è quella che poi, in fondo in fondo, tanto contraria alle colate di cemento e ai grattacieli non è.
Ed ovviamente, deve essere minoranza: anche perché il confronto con altri soggetti diversi da quelli scelti accuratamente dall'amministrazione comunale come "rappresentativi" (e solo loro sanno di che rappresentatività si parli...) è strutturalmente evitato, e la pesante ed immotivata assenza dell'assessore alla serata organizzata dal coordinamento dei Comitati Cittadini ne è la lampante prova.
Certo è che, con tutto questo spitiro di apertura, di confronto e di dialogo, vien da chiedersi anche come mai il materiale definitivo sulla variante che approderà per l'approvazione in consiglio comunale il 24 luglio sia stato reso disponibile ai consiglieri solo la settimana scorsa. Forse qualcuno, prima o poi, ce lo spiegherà...
MV
da il Tirreno del 18/07/08
Al convegno sulle infrastrutture, l’opposizione sottolinea la carenza di collegamenti metropolitani
A Forza Italia non piace l’ex Banci, Ciuoffo lo difende
E’ stato ancora una volta il progetto di riqualificazione per l’ex area Banci a tenere banco. Un’iniziativa criticata, perché prevista senza l’adeguamento di un appropriato sistema di mobilità. L’architetto Mario Pasquetti ha sostenuto che l’accoglimento del polo espositivo, di quello universitario e di altri centri polivalenti nell’area non ha senso se non è accompagnato da infrastrutture viarie metropolitane tra Peretola, Prato e Pistoia.
Un sasso gettato nello stagno delle critiche. L’opposizione si è infatti scagliata contro tutte quelle opere viarie ferme o che devono essere completate come la bretella Prato-Signa, la Seconda Tangenziale e la terza corsia dell’Autostrada. E’ scettico sul progetto per l’ex Banci, il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovanni Luchetti. «Realizzare un polo espositivo di 40.000 mq senza risolvere la mobilità paralizza la città». Tuttavia crede che tutte le forze politiche devono trovare una comunanza di intenti sulla definizione delle più importanti opere di infrastrutturazione per il rilancio del distretto. A partire dal progetto per una linea metropolitana tra Peretola e la Questura di Prato.
«L’approccio al tema è costruttivo. Deve prevalere in tutti i soggetti più rappresentativi della città il senso di responsabilità nell’affrontare una partita così importante, come quella della costruzione di un futuro per la città». Con queste parole ha esordito nel dibattito l’assessore all’Urbanistica Stefano Ciuoffo. Che sembra tagliare fuori dal dialogo i Comitati. «I progetti vanno condivisi. Maggioranza e opposizione devono confrontarsi. Ascoltiamo proposte e ci assumiamo la responsabilità delle scelte, che facciamo senza cadere nella facile strada del consenso elettorale».
Ma per il capogruppo regionale di Forza Italia Alberto Magnolfi manca un reale processo di partecipazione della gente nella realizzazione o meno di queste opere pubbliche. «L’intervento per l’ex area Banci è stato deciso alla fine della legislatura. Noi lo combatteremo, perché si trascura la riqualificazione del centro storico o di altre zone come il Macrolotto Zero». Il polo espositivo non è visto bene, anzi non c’è ritorno economico come dimostra il flop di Firenze Fiere. «Si gioca una partita importante, questa zona è considerata il volano per il futuro rilancio del distretto. Occorre fare qualcosa di diverso, come la creazione di un centro di ricerca universitario. Altrimenti i cittadini rischiano di pagarne il prezzo».
Alessandro Bicci
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