TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 1 maggio 2009

Immigrazione/Cristianesimo. Stranieri come noi.

Enzo Bianchi

Stranieri come noi
ed. Aliberti
ottobre 2008
Collana UGUALI DIVERSI
Prezzo € 9,90


"Che sicurezza sarebbe mai quella imposta con la violenza, il sopruso, la vendetta, la violazione dei principi costituzionali?
Se quella in cui siamo scivolati è un’emergenza, essa non ha il nome di un’etnia ma quello della nostra civiltà."

Questo volume raccoglie gli interventi di Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, sui difficili e cruciali temi che il fenomeno migratorio di questi ultimi anni suscita presso le nostre comunità e le nostre coscienze. La paura del “diverso” e le strategie per la sua integrazione, la necessità del confronto e i suoi ostacoli non sempre naturali, l’alternativa etica e pratica fra ignoranza e conoscenza.
Quello di Enzo Bianchi è come sempre uno sguardo “diverso” rispetto alle vulgate politico-mediatiche.


«Le preoccupazioni che anche di recente ho avuto modo di esprimere a più riprese sul clima di intolleranza nei confronti degli stranieri non fanno che crescere in queste ultime settimane.
(...)Principi fondamentali del diritto nazionale, comunitario e internazionale, come la non discriminazione in base all’appartenenza etnica o religiosa, vengono declassati a secondari di fronte alla percezione di una “emergenza” che, anche se fosse tale e di grave entità, non dovrebbe però mai sospendere le garanzie essenziali della convivenza civile. (...)Ma essere attenti a sentimenti diffusi nella società, ascoltare le paure che emergono, cogliere i bisogni e le richieste avanzate in modi propri e impropri non significa cessare di interrogarsi su cosa e chi le genera, non comporta la rinuncia ai principi fondanti il vivere insieme, non richiede l’abdicazione della ragione e dell’umanità di fronte alla passione emotiva.

(...)Ritengo infatti che sia proprio di fronte alle “emergenze”, vere o artefatte che siano, che vengono alla luce le radici autentiche di un tessuto sociale e la solidità di convincimenti etici e religiosi: un orientamento etico e un impianto giuridico non possono essere considerati validi solo in situazioni di ordinaria amministrazione e poi essere accantonati o peggio ancora stravolti dall’insorgere di problematiche inedite o di dimensioni inattese.

(...)Dialogando si può e si deve ricercare, inventare, concordare non un “minimo comune multiplo” ma un ideale abbastanza alto per stimolare la dinamica della vita sociale, aprire nuovi orozzonti, offrire speranze alle generazioni future e, nel contempo, sufficientemente realista da poter essere calato con efficacia nel vivere quotidiano».
Enzo Bianchi

Testo curato in occasione di UGUALI_DIVERSI, primo Festival delle Culture, organizzato in occasione dell’anno europeo 2008 per il dialogo interculturale, promosso dai comuni di Luzzara e di Novellara e dalla Provincia di Reggio Emilia.

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