TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 6 maggio 2009

Prato. Il "lancio" del CREAF

Abbiamo la bruttissima impressione che, a fronte della presentazione in pompa magna e del nome altisonante ("Centro per la ricerca, l'innovazione e l'alta formazione"), questa specie di "centro di ricerca" non avrà vita facile, e forse nemmeno quel ritorno immediato che molti si aspettano. Troppe volte abbiamo sentito le parole "di interesse regionale e nazionale"... Anche per il Pecci...
Per certo, siamo curiosi di sapere entro quando è previsto il rientro sull'investimento di svariati milioni di euro, se non ricordiamo male, per il recupero dell'immobile in via Galcianese
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La "maglietta" forse ha reso felice Panerati... vedremo se sarà in grado di essere veramente di una qualche utilità per Prato!
MV

da il Tirreno del 06/05/09

Un centro di ricerca per dare gambe alle idee
Come funzionerà il Creaf che avrà tra i partner anche Microsoft e Hp
Le aziende pratesi potranno trovare aiuti finora negati. Un ambiente stimolante per creare nuovi prodotti, sperimentarli e farli conoscere
PRATO. Un balzo nel futuro, per restarci. Si chiama Centro per la ricerca, l’innovazione e l’alta formazione (Creaf) e promette di dare alle aziende pratesi strumenti che finora, per le loro piccole dimensioni, si sono solo sognate. La ricerca, l’innovazione e l’esperienza di partner come Microsoft, Hp, Studio Ambrosetti e Tecnotessile, la possibilità di testare la validità di un prodotto prima di metterlo in produzione: tutto questo e molto di più sarà presto possibile nel complesso industriale di via Galcianese che verrà inaugurato a fine 2009.
Proviamo allora a capire qualcosa in più del Creaf con Luca Rinfreschi (ex presidente della Camera di Commercio) che lo presiederà, e con il vicepresidente della Provincia Daniele Panerati, che ne ha seguito lo sviluppo fin dagli albori.
Cos’è il Creaf. «Il Creaf sarà un centro di ricerca e di innovazione con ambizioni regionali e nazionali - spiega Panerati - Ospiterà tutte quelle eccellenze che vorranno lavorare in un ambiente creativo e stimolante. Soprattutto cercherà di intercettare i risultati di questa ricerca e metterli a disposizione delle aziende del territorio. La natura stessa delle aziende pratesi ha impedito infatti alla maggior parte di loro di fare ricerca in proprio e quindi di entrare in contatto con il resto del mondo dell’innovazione. E’ nostra intenzione adesso colmare questo vuoto. Mettere insieme cioè quelle ambizioni necessarie per arrivare a nuove tipologie di prodotti - conclude - e attraverso queste alla costituzione di nuove realtà imprenditoriali».
Strumenti & Imprese. Fondamentale sarà la voglia di sperimentare delle imprese. Il Creaf, per questi interlocutori, funzionerà da collettore di esigenze: metterà cioè insieme dei soggetti dai quali far scaturire nuovi prodotti, completando così il processo di trasferimento tecnologico. «Facciamo l’esempio di un’azienda pratese che voglia sperimentare un nuovo tipo di maglietta che rende felici - spiega Panerati - Il Creaf metterà a disposizione spazi per produrla in proprio e testarne così l’efficacia. Se il prodotto finale soddisferà l’azienda, questa potrà acquistarne l’intero pacchetto e continuarne da sola la produzione. Non solo, verranno messi a disposizione servizi che seguiranno anche la promozione e il marketing del prodotto fino alla messa in vendita».
Partner. Partner importanti per progetti all’avanguardia. Innanzitutto, almeno all’inizio, Microsoft e Hp faranno da partner tecnici, ma l’ottimo dialogo instaurato nel tempo con i due colossi della tecnologia lasciano ben sperare per il futuro. E poi l’Università di Firenze, che arriverà fin da subito con quattro laboratori per altrettanti dipartimenti: energia termica, meccanica, mobilità e made in Italy. A questi laboratori si affiancheranno anche quelli di Tecnotessile (tra cui un progetto sviluppato insieme a Breda sulla sicurezza della mobilità), di Studio Ambrosetti e del Cnr con il suo Lamma Test, strettamente legato allo studio e alla ricerca di nuove fibre tessili. «I laboratori dell’Università saranno i primi a insediarsi al Creaf perchè hanno urgenza di spazi e avranno a disposizione una superficie di circa 2500 metri quadri - spiega Rinfreschi - Piano piano, con il completamento dei lavori, prenderanno possesso degli spazi anche tutti gli altri. Ma stiamo portando a termine anche altri accordi che proietteranno il Creaf in una dimensione ancora più allargata e internazionale».
Le misure. Per dare un’idea della portata del centro ricerca che verrà inaugurato entro la fine dell’anno, sono importanti anche le misure e la composizione degli interni. L’ex fabbrica di via Galcianese infatti, a cui il Creaf è destinato sin dal progetto originario del 2003, si estende per 12.500 metri quadri intorno al proprio piazzale quadrato. «Il tutto è in via di ristrutturazione - spiega Rinfreschi - ma anche questi interventi sono stati pensati sul filo della continuità con la tradizione pratese. Il centro ricerca sorgerà ai piedi della vecchia ciminiera».
Dentro sarà poi tutto all’avanguardia. Ci saranno innanzitutto i laboratori destinati alla ricerca e quelli per testare la realizzazione dei prodotti; un auditorium e le classiche zone ristoro, con tanto di ristorante. E alcune sezioni particolari volute fortemente al momento della progettazione. «Ci sarà un salone di 300 metri quadri destinato al “brainstorming”, un luogo insomma per trovare ispirazione - spiega ancora Rinfreschi - nel quale gli imprenditori potranno entrare in contatto con un ambiente creativo, lasciarsi ispirare e cominciare così a lavorare in prospettiva. E siamo particolarmente fieri anche dei mini-alloggi che verranno messi a disposizione dei ricercatori che dovranno fermarsi a Prato per diverso tempo. Potranno abitare nel centro ricerca e avere così un contatto reale e quotidiano con la città».
Particolarmente suggestiva infine la cosiddetta “casa tecnologica”: una vera e propria abitazione su cui verrano testati strutture e materiali edili di nuova concezione e sistemi innovativi di alimentazione energetica.
Assunzioni? Risponde Rinfreschi: «E’ ovvio che l’indotto vedrà un aumento suo proprio, però sarà soprattutto con l’arrivo di imprese da fuori che si potranno avere maggiori effetti in questo senso».
Alessandro Pattume

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