MV
da la Nazione del 03/05/09
«Prato contro noi
Ostacoli per i portatori di handicap al Metastasio, al Museo dell’Opera del Duomo, alle Carceri e in molti negozi del centro storico
di ELENA DURANTI
MIGLIAIA di parole sull’economia, sulla sicurezza e sul traffico, su ma nemmeno una sui portatori di handicap o sulle barriere architettoniche». E’ l’invito ai candidati alle prossime elezioni che arriva in coro dalle associazioni dei disabili motori di Prato.
Anna Maria Fogacci, presidente dell’Anmic spiega: «I disabili non fanno audience, non spostano voti, ma rappresentano in ogni società il segnale dei progressi civili e della parità di diritti». Misurando la quantità di ostacoli ancora presenti — soprattutto nel centro storico, ma anche all’ospedale «Misericordia e Dolce» o in alcune chiese cittadine, come la basilica delle Carceri, dove dopo i lavori di ristrutturazione non è stata installata la pedana per le sedie a rotelle o San Francesco, dove nonostante la pedana sono presenti alcuni scalini — c’è ancora molto da fare. Senza contare che difficilmente funzionano le pedane automatiche di cui sono dotati gli autobus della Cap e le ormai famose buche sull’asfalto che causano danni alle auto figuriamoci alle sedie a rotelle.
Pina Faraone, presidente dell’Aism racconta la sua esperienza al Metastasio: «E’ impraticabile, infatti oltre gli scalini d’accesso esterni ci sono anche alcune barriere interne e manca uno spazio riservato in platea». Le condizioni di inaccessibilità del teatro sono state segnalate anche da altri portatori di handicap che al contrario del Politeama Pratese, al Metastasio si sentirebbero penalizzati. In realtà esistono montacarichi appositi per far salire i disabili fino a un palco appositamente predisposto, ma spesso questi ‘ascensori’ vengono azionati soltanto con il foyer vuoto, prima che inizi lo spettacolo con tempi ridotti, oppure vengono sostituiti dal personale presente che porta su le carrozzine a mano. Infine, anche il bar ha un montacarichi che però viene messo in funzione raramente. Passando all’ospedale «Misericordia e Dolce», innumerevoli sono i difetti segnalati nel presidio sanitario che dovrebbe essere un esempio. Invece la struttura è troppo vecchia per essere adeguata nella sua totalità: i servizi igienici di molti reparti compreso quello di neurologia sono troppo stretti e non a norma. E le barriere ospedaliere non solo soltanto architettoniche ma anche sonore. Ne sa qualcosa Riccardo Santini, presidente dell’Uic che spiega le anomalie del Cup. «Quando un non vedente telefona gli vengono chiesti un’infinità di numeri e cifre presenti sulla richiesta medica come il codice fiscale e soprattutto il codice a barre che cambia ogni volta e che difficilmente può essere imparato a memoria. L’ultima volta che ho chiamato, mi hanno detto che l’unico modo di risolvere il disguido era recarsi lì di persona ovviamente insieme al volontario del servizio civile. Dovrebbero avere una procedura informatica che semplifichi l’operazione e che renda indipendenti». La buona notizia? Almeno il nuovo centro di medicina legale in via Lavarone dove i disabili si recano per chiedere certificati di invalidità, accompagnamento e agevolazioni non ha più le barriere che invece creavano un muro, paradossale, nella vecchia sede di via Tiepolo.
BRUTTE NOTIZIE, al contrario, arrivano dal centro storico dove la maggioranza dei negozi non sono attrezzati per i disabili. Solo pochi hanno pedane per l’accesso, mentre alcuni hanno installato un campanello alla porta per richiedere aiuto, ma gli «incivili» scalini restano insormontabili anche se alti due centimetri appena. E se la nuova biblioteca comunale «Lazzerini» in via di ultimazione in Santa Chiara — i lavori sono slittati a fine 2009 — sarà completamente accessibile, il Museo dell’Opera del Duomo resterà in parte off-limits. Per adeguarlo, basterebbero due servi-scala da 4mila euro. Pochi soldi, in definitiva per una società civile. Che dire poi della cifra cospicua e già stanziata dalla Fondazione CariPrato per gli ascensori del Castello dell’Imperatore e mai utilizzata finora dall’amministrazione comunale.
Nessun commento:
Posta un commento