Una indipendenza molto di facciata, visto che al comune e in altri centri lo stesso partito correrà insieme al centrodestra...
Bella "novità", si...
MV
da il Tirreno del 03/05/09
Francesco Querci alla Provincia per “l’estremo centro”
Presentato il candidato Udc, punta su cultura, integrazione e semplificazione
Mencattini: «Scelta di indipendenza perchè siamo convinti di portare novità»
«E perché - proseguono - siamo convinti di poter fare proposte nuove, fuori dalle logiche del potere. Non come il Pd che invece ha candidato un ex dirigente del Consiag».
«Siamo liberi da condizionamenti - ha puntualizzato il candidato - da enti e partecipate. Non facciamo altro che riappropriarci della nostra natura, affrontare i problemi dal centro e dare risposte».
Nucleo forte del programma di Querci - la lista dei candidati, formata da numerosi rappresentanti dei territori, sarà pronta la prossima settimana - quattro “aree tematiche”, questa la definizione del candidato, con al primo posto la cultura: «Intesa come crescita culturale complessiva sulle più importanti questioni cittadine - ha spiegato Querci - che vanno dell’economia, all’ambiente, all’energia, ma anche all’Università e alla ricerca come supporto del nuovo modo di fare impresa». Il secondo grande contenitore del programma Udc riguarda il ruolo della pubblica amministrazione «che si deve fare garante della partecipazione - ha spiegato il candidato - dell’accesso semplificato dei cittadini e delle sinergie con le altre amministrazioni pubbliche per lavorare insieme». Secondo Querci: «Si tratta dell’applicazione dei princicpi di sussidiarietà e della democrazia partecipata».
Nella terza area tematica entrano i temi dell’integrazione sociale, a partire «dal diritto di ognuno ad abitare a Prato» e come base, ha proseguito Querci «per garatire quella condivisione senza la quale non si può innescare il processo di crescita che porterà Prato verso il futuro». «Si dice che i problemi della città - ha proseguito - siano quelli della crisi e degli stranieri. Credo invece che gli stranieri non abbiano una valenza negitiva ma positiva. L’esigenza è quella di creare una sorta di fondazione etica nella quale possano armonizzarsi le esigenze di questo mondo frastagliato e che abbia la competenza sul microcredito e sulla sicurezza». Ultimo punto quello del tempo e del turismo. «La nostra volontà è quella di creare una sorta di ministero del turismo, per esempio alla villa Le Sacche, che promuova soprattutto le specificità dei territori».
Anche per Querci l’ottimale «sarebbe una giunta con pochi assessori - conclude - per risparmiare ma soprattutto per consentire un maggiore coordinamento nel lavoro».
C.O.
da la Nazione del 03/05/09
ANCHE l’Udc ha deciso di correre autonomamente alle elezioni per il rinnovo della Provincia. Sarà Francesco Querci (nella foto) il candidato presidente, che ieri mattina ha presentato le sue idee in una conferenza stampa. «Vogliamo porci come mediatori sociali fra istanze diverse della popolazione — ha spiegato Querci — senza essere né di destra né di sinistra. La Provincia deve avere un ruolo fondamentale per sconfiggere la crisi, dando ascolto anche ai vari bisogni delle liste civiche, delle associazioni, dei comitati e di tutti i gruppi organizzati di cittadini».
Sono quattro i punti su cui insiste il programma elettorale dell’Udc, che verrà presentato più accuratamente agli elettori nelle prossime settimane. Al primo posto c’è una grande insistenza sulla rinascita trasversale della cultura: tanti i temi affrontati, dall’ambiente e le scelte energetiche, alle università, ai corsi formativi per mantenere intatti i vecchi saperi di Prato. Il secondo punto riguarda il nuovo ruolo delle pubbliche amministrazioni, garanti della partecipazione e dei processi partecipavo decisionali, ma anche in grado di governare concretamente il territorio. Particolare rilievo è stato dato da Querci anche all’integrazione sociale: l’Udc vorrebbe incrementare le disponibilità di appartamenti sia per studenti che per professionisti, senza però intaccare il ramo dell’edilizia pubblica.
Quarto ed ultimo punto il rilancio del turismo e delle peculiarità del territorio, attraverso la ristrutturazione di vecchi edifici storici. «La nostra idea — aggiunge Querci — è quella di ridurre gli attuali assessorati, per ottenere un notevole risparmio economico e per creare sinergie prima inesistenti fra ambiti confinanti». Secondo i vertici del partito, inoltre, nel breve termine ci sarà ovviamente da insistere sul rispetto della legalità da parte di tutti, ma in futuro bisognerà abituarsi a pensare Prato come una città multiculturale, in grado di cogliere suggerimenti utili dall’esterno e di rispondere con corsi formativi ad hoc alle reali esigenze del mercato lavorativo.
Leonardo Montaleni
Nessun commento:
Posta un commento