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martedì 21 ottobre 2008

Caccia. In senato disegni di legge salva bracconieri!

Caccia, "al Senato proposte salva-bracconieri"


ROMA - Cinque disegni di legge "salva-bracconieri". Così la Lac (Lega per abolizione della caccia) definisce le proposte di modifica della normativa sulla caccia (cinque in tutto, presentate da senatori della maggioranza) che iniziano il loro iter alla commissione Ambiente di Palazzo Madama. Proposte "finalizzate a sostituire e stravolgere l'attuale legislazione sulla protezione della fauna e la disciplina della caccia in Italia (legge 157 del 1992), con un senso delle priorità in materia di lavori parlamentari in tema di beni ambientali che lascia peraltro sconcertati".
La Lac concentra le sue critiche sulla proposta firmata da Valerio Carrara "a quanto pare candidata a fungere come testo-base della discussione, e definisce il testo indecente e letale per il patrimonio faunistico". In particolare, l'associazione animalista denuncia "la deprecabile attenzione rivolta a depenalizzare alcune gravi forme di bracconaggio, oggi sanzionate penalmente".
Il testo presentato da Valerio Carrara, prosegue la nota, prevede infatti "di depenalizzare gli attuali reati di caccia in parchi e giardini pubblici, il bracconaggio sparando da veicoli, aeromobili o barche, o con l'ausilio di richiami registrati". Insomma, "ad abbattere un gabbiano, un airone o uno scoiattolo, si rischierebbe una sanzione amministrativa in misura ridotta di soli 200 euro, anzichè una denuncia come accade oggi per l'attuale reato di uccisione di specie non cacciabili". E ancora: "I reati di caccia nei parchi, o d'uccisione di orsi e stambecchi, diverrebbero oblazionabili col patteggiamento, possibilità oggi non ammessa".
Secondo la Lac, inoltre, "i periodi di caccia si dilaterebbero per ulteriori sei settimane, partendo dall'inizio di settembre e prolungandosi per buona parte del mese di febbraio". Dura condanna anche all'ipotesi "di rendere cacciabili specie protette a livello Ue (fringuello, cormorano e peppola)", e a quella di "concedere 15 giornate di nomadismo venatorio gratuito su tutto il territorio nazionale ai cacciatori di migratoria", e alla proposta "di diminuire dagli attuali 1000 a soli 200 metri la distanza di rispetto (off limits per le doppiette) dai valichi montani interessati dalle migrazioni dell'avifauna".
C'è da augurarsi, conclude la Lega per l'abolizione della caccia "che almeno il Governo si esprima negativamente su queste, si spera non condivise, proposte salva-bracconieri".

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