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La mer, la fin...

giovedì 10 luglio 2008

Verdi Europei. Grande vittoria sulla discriminazione

GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO COMUNICATO STAMPA

Strasburgo, 10 luglio 2008
Risoluzione su impronte digitali ai bambini rom Frassoni: "Una vittoria dell'Europa aperta e utile. Un forte richiamo ai valori fondatori dell'Unione europea"

Il Parlamento europeo ha appena approvato con 336 voti a favore, 220 contro e 77 astenuti , una risoluzione in cui si esortano le autorità italiane ad astenersi dal procedere alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori. La Risoluzione è stata messa ai voti subito dopo che il Parlamento ha bocciato la richiesta di rinvio del voto presentata dal partito popolare europeo.
Al termine del voto Monica Frassoni, co-Presidente del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha dichiarato: "Si tratta di una grande vittoria, un segnale importantissimo al governo italiano e a quanti pensano di poter tornare, nel nome della "sicurezza", a pratiche inaccettabili di schedatura delle persone su base etnica. Il Parlamento europeo, l'unico organo delle istituzioni europee eletto direttamente dai cittadini, ricorda all'Italia e agli altri Stati membri che l'Unione europea è prima di tutto una comunità di persone e stati costruita sulla condivisione di valori comuni, il più importante dei quali è il rispetto dei diritti umani. Ma non si tratta solo di questo. Dietro al monito del Parlamento vi è anche la consapevolezza della totale inefficacia, nella lotta alla criminalità, di tutte quelle misure che contribuiscono ad aumentare l'esclusione.Abbiamo fatto un lavoro utile e non solo una risoluzione. Il commissario ha fatto dichiarazioni molto chiare in questo senso, l'Italia è sotto tutela dell'Ue. Il tono del governo è radicalmente cambiato. Si appresta a fare un rapporto sulle misure prese e si è impegnato a non violare nessuna norma internazionale né europea. Vedremo. Ma per ora noi registriamo l'assoluta utilità di questo dibattito. E la necessità di continuare questo lavoro di attento controllo delle leggi e delle azioni non solo dell'Italia, ma di numerosi altri paesi europei in materia di integrazione dei rom e delle altre minoranze, ma anche di rispetto dei diritti dei cittadini europei e dei migranti, come si è impegnato a fare il Commissario Barrot."

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