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La mer, la fin...

venerdì 6 giugno 2008

Università. A Firenze la sinistra chiede di contenere le tasse.

TASSE UNIVERSITARIE, RISOLUZIONE DI BARUZZI, NOCENTINI, SOLDANI, PIERI, PETTINI, MALAVOLTI, VARRASI E DE ZORDO IN CONSIGLIO COMUNALE.

Una risoluzione che invita l'amministrazione ad attivarsi, «nel rispetto dell'autonomia dell'ateneo fiorentino», presso gli organi dell'università «affinchè si solleciti la garanzia del diritto degli studenti e delle loro famiglie ad una contribuzione non maggiore rispetto a quanto previsto dalla legge, anche e soprattutto per quanto riguarda l'anno accademico in corso» è stata presentata dai consiglieri Daniele Baruzzi, Anna Nocentini, Anna Soldani, Leonardo Pieri, Luca Pettini, Gregorio Malavolti, Giovanni Varrasi e Ornella De Zordo. «Il nuovo sistema per il pagamento delle tasse universitarie - si ricorda nel documento - prevede contributi studenteschi da un minimo di circa 350 ad un massimo di circa 2000 euro. Ad oggi risulta che circa 25mila studenti non hanno presentato la prevista dichiarazione Iseu per la determinazione del reddito, e quindi confluiranno nella fascia massima di tassazione, che comporta il pagamento di circa 2000 euro di tasse. In base agli ultimi dati forniti dallo stesso ateneo emerge che oltre il 70% degli studenti che hanno consegnato la dichiarazione pagheranno una cifra sensibilmente maggiore rispetto a quella dell'anno scorso». «La legge - prosegue la risoluzione - prevede che il gettito delle tasse universitarie non possa superare il 20% del fondo di finanziamento ordinario che lo Stato trasferisce annualmente a ciascun ateneo, e che quindi, essendo il fondo per l'ateneo fiorentino consistente in circa 250 milioni di euro, il tetto massimo per la tassazione si aggira intorno ai 50 milioni di euro». I firmatari della risoluzione sottolineano che «è prevedibile un ampio sforamento rispetto al tetto massimo previsto per legge» e che «già l'anno scorso il gettito delle tasse universitarie aveva superato di circa 4 milioni di euro, pari all'1,7 % del fondo di finanziamento ordinario, il tetto massimo». «L'aumento delle tasse universitarie - scrivono gli otto consiglieri - si va ad aggiungere ad una situazione di difficoltà economica diffusa che colpisce i bilanci delle famiglie, comprese quelle un tempo appartenenti al cosiddetto "ceto medio". Il diritto allo studio, inteso come libertà di accesso ai gradi più alti dell'istruzione, e quindi anche ad una università pubblica finanziata prevalentemente con la fiscalità generale rappresenta un valore costituzionale ed inoltre è interesse generale la diffusione della formazione universitaria come fattore di crescita sociale, civile, culturale ed economica anche della comunità fiorentina. La situazione di particolare sofferenza finanziaria dell'ateneo fiorentino non può trovare compensazione nelle tasse a carico degli studenti e delle loro famiglie. Peraltro il livello di contribuzione studentesca nell'università di Firenze risulta essere superiore alla media delle università italiane, con il possibile conseguente effetto di una diminuzione delle iscrizioni nel nostro ateneo».
La risoluzione invita anche l'amministrazione ad attivarsi con l'università, sempre «nel rispetto dell'autonomia dell'ateneo fiorentino», per «la definizione per il futuro di una strutturazione della ripartizione per fasce che garantisca equità, che tenga conto delle reali condizioni economiche degli studenti e delle loro famiglie e che rispetti la previsione legislativa del rapporto tra fondo di finanziamento ordinario e contribuzione studentesca». (fn)

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