Ovviamente stavamo già pensando a cosa scrivere, questa mattina, quando sfogliando il giornale, gli occhi si fermano sul titolone di pagina tre della cronaca locale del Tirreno, che mette bene in evidenza la disponibilità dell'attuale assessore alla sicurezza Milone a candidarsi come successore di Romagnoli.
Da un certo punto di vista, quasi c'è da commuoversi nel vedere così tante persone disponibili a questo immane sacrificio, pronte ad immolarsi se il Partito, e la "p" maiuscola non è un errore, lo chiedesse, sempre e solo ovviamente per il bene della città.
Da un altro punto di vista, invece, c'è veramente di che sbellicarsi dalle risate, se non fosse una cosa seria, visto che come concorrente "interno" l'attuale sindaco se la dovrà vedere con uno dei suoi assessori.
Detto fra noi, che lo "sceriffo" Milone puntasse a qualcosa di più che ad un ruolo di comprimario era evidente sin dalle sue prime uscite pubbliche in qualità di assessore alla sicurezza, con provvedimenti e dichiarazioni degne dei sindaci leghisti del profondo Nord - dopo, detto per inciso, una mezza legislatura assolutamente anonima come assessore allo Sport.
Un po' più strana, se non si conoscessero bene i meccanismi della politica, può sembrare invece la dichiarazione del sindaco, anche perché è nella normalità delle cose che un sindaco al primo mandato venga riconfermato, salvo rare eccezioni. E questa uscita ha invece reso palese qualcosa che nell'aria c'era da tempo: una profonda spaccatura nel PD - forse più sulle persone che sulle politiche da intraprendere, visto che non sembrano arrivare segnali di una scelta di discontinuità rispetto alla precedente legislatura.
Non che la presa di posizione di Romagnoli sia più di tanto inaspettata: al contrario, è interessante notare come, contestualmente alla dichiarazione, sia apparso sulle porte delle famiglie pratesi un "notiziario" che glorifica le mirabili gesta urbanistiche di questa amministrazione e che illustra le linee guida per la prossima legislatura (ma di questa operazione avremo modo di riparlarne...).
Certo è che, dati i "contendenti" che si stanno affacciando sul proscenio, lo spettacolo non ci entusiasma, e ci chiediamo se non sia giunta l'ora di pensare, seriamente, a quali alternative si possono mettere in campo.
Municipio Verde
da sito internet del Comune di Prato
Sindaco La dichiarazione durante un'intervista alla festa del Pd
«Sono pronto a ricandidarmi, il partito me lo chieda»
«Sono pronto a ripresentare la mia candidatura, anche perchè appartengo ad una tradizione politica abituata a non lasiare le cose a metà, a portare a termine il proprio lavoro». Ha risposto così il sindaco Marco Romagnoli ad una domanda del giornalista Paolo Toccafondi, nel corso di un colloquio-intervista che ha toccato svariati temi e si è potratto per un'ora e mezza, andato in scena, davanti ad un numeroso pubblico, domenica sera alla Festa del Pd, in corso di svolgimento Maliseti.
Il commento del sindaco, ad una precisa richiesta dell'intevistatore, è stato articolato: «Sono disponibile, la cosa peraltro non è una novità. Nel senso che occorre fare un ragionamento politico e che quindi il partito me lo chieda. La giunta ha operato bene, in questi anni, in una situazione difficile. Se il giudizio positivo è condiviso, è chiaro ed evidente che sono pronto».
da Il Tirreno del 08/07/08
Milone: «Accetterei di candidarmi»
L’assessore disponibile a un confronto con Romagnoli alle primarie
La disponibilità del sindaco agita il Pd. Gestri: «Prima ascoltiamo la gente»
PRATO. Le acque non sono calme all’interno del Partito democratico pratese. Le “correnti” ci sono e creano qualche mulinello per il sindaco Marco Romagnoli che, nei giorni scorsi, ha dichiarato la propria disponibilità (se il partito lo vorrà) a ricandidarsi per la seconda legislatura. Una candidatura che per tutti non è scontata. O che comunque non potrebbe essere l’unica. Se gli ex Diesse sembrano fare quadrato, qualche titubanza sembra esserci tra gli appartenenti all’ex partito della Margherita.
In sintesi. Gianni Del Vecchio e Adriano Benigni, nomi su cui circolavano voci di eventuali candidature alternative a quella del sindaco uscente, non dichiarano la loro disponibilità a candidarsi e sottolineano - con il vicepresidente della Provincia Daniele Panerati - il loro appoggio a Romagnoli. Lamberto Gestri, uno dei “saggi” della vecchia Margherita, propone di ascoltare - prima di fare una scelta - gli umori della città. L’assessore Aldo Milone invece non nega che, se ci fosse un gruppo di compagni e amici, a proporgli di candidarsi alle primarie di casa Pd non si tirerebbe indietro. Per ora invece il partito Democratico formalmente non si pronuncia.
Milone e le primarie. «Legittimo - sottolinea Milone - che il sindaco abbia dato la propria disponibilità a ricandidarsi». Potrebbero però esserci altri candidati alle primarie? Se lo chiedessero a lei? L’assessore non si tira indietro. «Bisogna vedere. E’ prematuro. Se ci fosse un gruppo di amici e compagni che me lo chiedessero però devo ammettere che non direi di no. Una candidatura che serva a dare un senso alle primarie e non con lo scopo di dividere il partito».
Del Vecchio-Benigni. L’ex segretario dei Diesse e presidente dell’Ato Gianni Del Vecchio non sembra avere dubbi. «Mi pare che l’annuncio del sindaco sia una buona cosa». Domanda di rito: Sarebbe disponibile a candidarsi alle primarie? Del Vecchio è categorico. «Ho fatto la mia parte fino al 2004. Marco Romagnoli deve continuare il percorso avviato e avrà il mio appoggio. Ha lavorato bene ed è giusto che sia lui il nostro candidato». Idem per Adriano Benigni. «Penso sia più che legittimo che il sindaco pensi a ricandidarsi. Mi pare evidente che con lui disponibile non ci sia spazio per nessun altro».
Lei quindi darà il suo appoggio a Romagnoli? «Mi pare evidente».
Panerati, sì a Romagnoli. Il vicepresidente della provincia Panerati non ha dubbi. Squadra che vince non si cambia. «Sì a una ricandidatura sia di Romagnoli sia di Logli: entrambi hanno ben lavorato».
L’opinione di Gestri. «Ritengo - esordisce Lamberto Gestri - che il Pd debba prima di tutto ascoltare la città per capire quali sono le esigenze pogrammatiche. Poi il partito tirerà le somme e aprirà un dibattito interno per capire quali persone siano più indicate per portare avanti le esigenze della gente. Ripeto: si deve ascoltare, dialogare, capire». Questo significa che non ha gradito il lavoro di Romagnoli? «Non posso fare ora una valutazione. Va fatta a freddo, vanno viste le difficoltà avute, come ha reagito e quindi decidere se è la persona adatta a guidare la città». Milone non si tirerebbe indietro se glielo proponessero. «Milone ha fatto bene e sta facendo bene il compito che il sindaco gli ha assegnato». C’è qualcuno che ha, secondo lei, le caratteristiche giuste per guidare questa città? «C’è qualche volto che mi viene in mente. Prato può esprimere persone con ottime caratteristiche». Sta quindi cercando altri possibili candidati? «Sono disponibile a lavorare per trovare soluzioni idonee per la città».
Ilenia Reali
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