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La mer, la fin...

venerdì 18 gennaio 2008

Laici devoti...e opportunisti

A qualcuno può essere sfuggito che mentre tutta Italia parla (o blatera) della rinuncia di Papa Ratzinger a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università la Sapienza e dell’opposizione di un folto gruppo di docenti e di studenti, inorriditi da questa singolare ingerenza, il Vescovo di Prato, monsignor Simoni, si è recato in Provincia per incontrare consiglieri e assessori in un incontro definito non formale.
Oggetto della riunione "la laicità".
Per tre ore intense e appassionate i politici presenti hanno discusso del rapporto fra Chiesa e società, convenendo sulla necessità di "dare a Cesare quel che è di Cesare" e contemporaneamente di farsi dire dal Vescovo quali sono i problemi prioritari della città.
Il Vescovo non ha mancato di dare i suoi indirizzi, rassicurando tutti che la libertà ce la concede Dio stesso e ciò vale anche in politica.
Essendo la Chiesa rappresentante di Dio fra gli uomini, se ne deduce che sia Essa a dispensarci la libertà di sceglierci le opinioni.
Ma molto al di sopra del coro è svettata una voce della sinistra, quella di Michele Mezzacappa, che ha sentenziato che "il laicismo radicale è dannoso per l’uomo e per la società".
Questa affermazione ci obbliga a replicare o almeno a chiedere chiarimenti al leader di Sinistra Democratica, essendo in gioco una comune appartenenza alla Sinistra Arcobaleno che ha fra i suoi contenuti fondanti quelli della laicità, non solo della politica ma di tutti gli aspetti del vivere sociale.
Cosa Mezzacappa intenda per laicismo radicale ce lo dovrebbe proprio spiegare. E’ radicale esprimere la propria posizione contraria a che il capo di una Chiesa vada ad inaugurare l’anno accademico di una importante università della capitale?
Cos’altro è radicale, chiedere l’abolizione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole in orario curricolare?
Chiedere che non si affiggano immagini sacre nei luoghi pubblici?
Chiedere che le religioni non facciano ingerenza sulle leggi che garantiscono i diritti dell’individuo a gestire il proprio corpo, la propria salute, la procreazione e la morte?
In attesa che Michele Mezzacappa ci faccia sapere qualcosa di più preciso, vorremmo richiamare la Sinistra Arcobaleno ad una presa di posizione più netta sulla questione e a vigilare affinché la tradizionale doppiezza politica del vecchio PCI, poi DS, sui temi della laicità, non venga trasferita in questa nostra neonata e delicata aggregazione.
Per noi Verdi lo stato laico è una questione ecologica di primo piano.
E’ lotta all’inquinamento delle idee e della società.
E’ affermazione della centralità della spiritualità e della libertà nel nostro modo di fare politica.
Gli opportunismi ipocriti dei laici devoti sono al servizio di una Chiesa delle gerarchie, che usa il vittimismo come un’arma per affermare il suo potere nella società.
Mai sono al servizio della Chiesa di base e delle comunità.

Fra’ Dolcino

3 commenti:

Freedom ha detto...

Non avrei mai pensato di leggere un pezzo così fazioso e becero su uno dei blog da cui ricevo interessanti notizie, commenti e punti di vista.
Francamente non sono informato sul vero motivo visita di Monsignor Simoni presso la sede della Provincia di Prato, ma qiuello che è sconvolgente è questo subbolo "ricatto verde" nei confrononto dei compagni di schieramento.
Personalmente pur non afferendo ad alcuna parte politica e essendo ancor meno incline a sentirmi "di sinistra", in questo momento mi sento di esprimere estrema solidarità al Consigliere Michele Mezzacappa. Michele Mezzacappa ha espresso un concetto che deve essere alla base di una società moderna, dove non esistano nè religioni nè ateismi di stato. In una socità multietnica e multiculturale, le personalità religiose, politiche ed istituzionali, come pure i liberi cittadini politicamente non schierati, siano questi singoli, come riuniti in gruppi, devono poter avere momenti di incontro, discussione e confronto, concorrendo tutti a quella sintesi essenziale per la pace ed il progresso.
Lo stato laico, non si ottiene facendo piazza pulita o ammutolendo le varie anime religiose che lo compongono. Ancor più, mi sento di affermere che non si avrà mai una società libera, fintanto che qualcuno potrà ritenere di poter operare una distinzione tra idee ideologicamente buone ed idee "inquinate".

Unknown ha detto...

"Subdolo ricatto verde"??? Pezzo "fazioso e becero"??? Ci spieghi in cosa consisterebbe questo "ricatto", e dove starebbe il "subdolo": sarebbe molto interessante... e in quale parte sarebbe "becero" il pezzo. E da qui, già si potrebbe iniziare a ragionare...
Nessuno nega che debbano esitere momenti di confronto, né c'è, tra noi, chi sostenga che lo stato laico si ottiene facendo "piazza pulita" delle varie anime religiose (al contrario, tra molti "atei devoti" e "teocon" è imperante l'idea della "pulizia etnoreligiosa" delle società "occidentali").
Ci preoccupa, quello si, che si utilizzi il sempre troppo comodo aggettivo "radicale" (ovviamente in senso spregiativo) per liquidare tutte quelle idee che forse sarebbe più corretto identificare come laiche tout-court: se c'è qualcuno, infatti, che opera tra idee "ideologicamente buone ed idee inquinate" sono proprio quelli che oggi utilizzano questo metodo argomentativo.

Unknown ha detto...

Carissimo o carissima Freedom,
leggo il suo commento indignato e corredato di aggettivi non lusinghieri e mi sento in dovere di replicare con poche osservazioni.
Come certamente potrà notare rileggendo il post, si fa riferimento ad un progetto comune della sinistra arcobaleno alla quale lei dice di non appartenere né di esserne simpatizzante. Mi viene quindi di consigliarle di inserirsi nel dibattito di temi nei quali lei è più addentro e che dice di apprezzare nel nostro Blog.
Ma ugualmente vorrei che si informasse, dalle sue fonti naturalmente, su quali sono i temi che legano profondamente la sinistra arcobaleno e che la fanno essere una realtà conforme. Fra questi, glielo anticipo, ci troverà la laicità intesa nel suo senso complessivo cioè sociale. Quella che tanto apprezzano i molti cattolici che veramente vivono il senso della comunità e non delle gerarchie.
Le faccio anche notare che i Verdi sono l’unico partito della sinistra italiana che non è nato da una scissione della stessa anima socialista e poi comunista. Questa anima che io comunque onoro e rispetto, ha portato avanti nell’Italia postbellica, una politica di patto temporale con la Chiesa, contribuendo in modo determinante a costruire uno stato “laicale” retto da devoti malfattori di ogni risma.
Nessun ricatto per l’amico Mezzacappa, lui davvero amico, ma piuttosto una semplice domanda. Spiegaci, Michele, cosa intendi per laicismo radicale e che cosa rientra in questa definizione e perché proprio tu vai a dire questo in quel contesto.
Comunque ad ognuno il suo ruolo, a lei quello di non essere di sinistra, a me quello di fare essere laica, ecologista e solidale la sinistra, allo scopo di poterci stare come Verdi. Non solo ma di farci stare quei cattolici, o semplici credenti senza Chiesa, che costituiscono il sale della terra, mescolandosi fra gli uomini senza difesa istituzionale.
Dall’editto di Teodosio in poi, la testimonianza evangelica dei Cristiani è stata sporcata dall’abbraccio mortale del Potere. Molte persone, caro Freedom, non pensano che questo sia cosa buona e giusta.
Fra’ Dolcino