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La mer, la fin...

martedì 15 gennaio 2008

Roggiolani sul piano Martini-Bramerini

da "Il Tirreno" del 15/01/08

Critico il verde Roggiolani
«Idee vecchie, puntiamo sulla tecnologia»
FIRENZE. «Un piano anche condivisibile in alcune parti ma che riflette una mentalità vecchia. Si dovrebbe osare di più, innovare...». Così Fabio Roggiolani, leader dei Verdi toscani, esprime le proprie perplessità sulla ricetta per evitare l’emergenza rifiuti, presentata ieri in giunta dal presidente Claudio Martini e dall’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini.
Perché un giudizio così severo?
«Perché si pensa di risolvere il problema dei rifiuti con i termovalorizzatori».
Ci sono esperienze positive: perché la vostra avversione?
«I Verdi in Toscana non hanno detto di chiudere impianti che funzionano, come ad Arezzo e Poggibonsi. L’inceneritore di Montale invece non va bene e per questo ne abbiamo chiesto la chiusura».
Allora dove sbagliano Martini e la Bramerini?
«Penso che un piano serio e innovativo debba puntare su due obiettivi. Primo, occorre che la Toscana faccia della raccolta porta a porta l’asse strategico del piano».
Secondo?
«Bisogna puntare su nuove tecnologie. Sono d’accordo con Macelloni: per chiudere il ciclo dei rifiuti meglio i dissociatori molecolari che i termovalorizzatori».
Perché?
«I termovalorizzatori bruciano i rifiuti a mille gradi e producono il 30% di ceneri mentre i secondi utilizzano un calore di 400 gradi e alla fine le ceneri sono solo il 3 per cento. Ma al di là degli aspetti tecnici, l’orientamento giusto e innovativo è quello proposto da Macelloni nell’intervista al Tirreno: bisogna cercare le soluzioni tecnologiche più avanzate, e non fissarsi su quelle più semplici e sbrigative come i termovalorizzatori».
(m.l.)

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