comunicato stampaRagazza diabetica morta: commento di Roggiolani
Firenze 5 novembre ‘08
“L’arresto ai domiciliari della biologa Randolph è un atto necessario affinchè non si ritenga più che su fatti di questo genere possa esserci una sorta di impunità – ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi e Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale. - Finalmente invece di intervenire sull’abuso della professione medica si interviene nel merito effettuale e si formula l’accusa di omicidio volontario: questa è una svolta rispetto al passato e riteniamo che sia più giusto, dopo un’indagine adeguata, una scelta di questo genere della procura e non aver proceduto subito ad un arresto “facile” per abuso di professionalità. Troppo spesso abbiamo assistito a episodi che dalle pagine dei giornali poi non hanno avuto un adeguato seguito sul piano giudiziario.
La gravità di questo episodio, per le notizie apparse, e la pressione che si è fatta verso questa ragazzina per abbandonare la terapia di insulina deve essere l’ultimo caso che avviene nel nostro paese.
La Toscana – ha proseguito Roggiolani - con le leggi regionali sulle medicine complementari e le discipline bionaturali ha dato regole chiare a protezione degli utenti e della libertà di cure; ora è necessario che il Parlamento arrivi ad una legge per il settore che faccia uscire definitivamente dalla clandestinità alcuni falsi medici che nella penombra legislativa trovano ancora una qualche legittimazione.
Seguirò ovviamente – ha concluso Roggiolani - la vicenda passo passo; quanto avvenuto ieri mi conforta che c’è un’attenzione positiva della magistratura.”
ufficio stampa
Gruppo Verdi per l’Unione
“L’arresto ai domiciliari della biologa Randolph è un atto necessario affinchè non si ritenga più che su fatti di questo genere possa esserci una sorta di impunità – ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi e Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale. - Finalmente invece di intervenire sull’abuso della professione medica si interviene nel merito effettuale e si formula l’accusa di omicidio volontario: questa è una svolta rispetto al passato e riteniamo che sia più giusto, dopo un’indagine adeguata, una scelta di questo genere della procura e non aver proceduto subito ad un arresto “facile” per abuso di professionalità. Troppo spesso abbiamo assistito a episodi che dalle pagine dei giornali poi non hanno avuto un adeguato seguito sul piano giudiziario.
La gravità di questo episodio, per le notizie apparse, e la pressione che si è fatta verso questa ragazzina per abbandonare la terapia di insulina deve essere l’ultimo caso che avviene nel nostro paese.
La Toscana – ha proseguito Roggiolani - con le leggi regionali sulle medicine complementari e le discipline bionaturali ha dato regole chiare a protezione degli utenti e della libertà di cure; ora è necessario che il Parlamento arrivi ad una legge per il settore che faccia uscire definitivamente dalla clandestinità alcuni falsi medici che nella penombra legislativa trovano ancora una qualche legittimazione.
Seguirò ovviamente – ha concluso Roggiolani - la vicenda passo passo; quanto avvenuto ieri mi conforta che c’è un’attenzione positiva della magistratura.”
ufficio stampa
Gruppo Verdi per l’Unione
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