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Roma, 5 nov - Il nuovo presidente degli Stati Uniti Barak Obama ponga i diritti umani al centro della nuova amministrazione Usa. Lo chiede Amnesty International, che sollecita la nuova leadership Usa ad annunciare, nei primi 100 giorni, un piano e una data di chiusura del centro di detenzione di Guantanamo Bay, di emanare un ordine esecutivo che metta al bando la tortura e gli altri maltrattamenti cosi' come definiti dal diritto internazionale e che sia applicabile a tutti i funzionari Usa e di garantire l'istituzione di una commissione indipendente che indaghi sugli abusi commessi dagli Usa nella guerra al terrore. ''La presidenza Obama - sostiene Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International - deve rappresentare una chiara inversione di tendenza rispetto alle politiche e alle pratiche sulla detenzione adottate dalla precedente amministrazione. Milioni di persone, esponenti politici e leader religiosi negli Usa e in tutto il mondo chiedono questo cambiamento. Ora - aggiunge - e' tempo che ci sia!''. res-rg/sam/rob 051305 NOV 08 NNNN
Washington, 5 nov. - Greenpeace plaude all'elezione di Barak Obama. "In tempi difficili per l'economia, gli elettori hanno puntato sui candidati alla Presidenza e al Congresso che sostengono una grande azione per il clima e l'energia" sostiene John Passacantando, Direttore esecutivo di Greenpeace Usa. "Il riscaldamento globale e' una delle piu' grandi sfide che il nostro paese deve affrontare, e gli americani hanno votato candidati che hanno dimostrato chiaramente di mettere in grassetto le azioni - basate sulla scienza - necessarie per risolvere questa crisi". Secondo il direttore dell'organizzazione ambientalista "gli americani non si sono fatti prendere in giro dai milioni di dollari che le compagnie petrolifere e del carbone hanno speso durante le elezioni per far deragliare la vera soluzione, o dagli allarmismi dell'ultimo minuto sui costi finanziari per ripulire la nostra economia. Il nuovo eletto Presidente Obama ha dichiarato che il cambiamento di cui abbiamo bisogno include persone che lavorino per affrontare i cambiamenti climatici e investimenti in un futuro energetico pulito, e gli americani - con numeri storici - hanno risposto a questa visione. Ci congratuliamo con Barack Obama per la sua storica elezione come Presidente degli Stati Uniti - conclude Passacantando - ha dimostrato l'abilita' di unire l'America dietro una visione comune, una visione di cui gli Stati Uniti hanno urgentemente bisogno per affrontare la triplice sfida della crisi dell'energia, dell'economica e del riscaldamento globale". (AGI)
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