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La mer, la fin...

giovedì 20 novembre 2008

Economia. Prato: industriali contro artigiani

Vediamo un po'... "Rivendicazioni prive di conseguente progettualità e respiro generale", "proclami dal sapore velleitario"... non c'è che dire: una vera lezione di "stile" da parte dell'Unione Industriali...
MV

da La Nazione del 20/11/08
L’Unione Industriale replica alle posizioni di Cna e Confartigianat
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IL COMUNICATO diffuso dalle associazioni artigiane sarebbe sconcertante se fosse la prima volta che simili esternazioni vengono portate all’attenzione della città. Ma non lo è: varie volte sono state espresse da parte loro rivendicazioni della leadership cittadina, peraltro prive di conseguente progettualità e propositività di respiro generale. L’unico elemento davvero sorprendente è l’affermazione del buono se non ottimo stato di salute del comparto artigiano locale: una condizione oggi davvero più unica che rara a livello globale e che non può non far piacere a chiunque. L’Unione Industriale rivendica l’appropriatezza del proprio stile sia di comportamento che di comunicazione, improntato al senso di appartenenza ad un sistema in cui siamo convinti che tutto si tenga. Le stesse attività artigiane dei vari settori merceologici, inclusi i servizi alle imprese e alla persona, sono strettamente connesse alla restante parte dell’economia cittadina, che ha nell’industria il suo oggettivo caposaldo. Proclami dal sapore velleitario come quelli diffusi da Cna e Confartigianato appaiono del tutto starati rispetto a problemi della vastità e gravità di quelli che stiamo vivendo. Oggi c’è bisogno di ricompattarsi, non di innescare polemiche e accampare rivendicazioni fini a se stesse.

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