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La mer, la fin...

lunedì 4 maggio 2009

Oltre il giardino. Disumana indifferenza sul Darfur.

Darfur: sciopero della fame dell'attrice americana Mia Farrow Dopo l'espulsione dei cooperanti internazionali dal Sudan occidentale, la Farrow tenta di rompere il silenzio sulla tragedia nel paese africano

Bolzano, Göttingen, 27 aprile 2009

In seguito all'espulsione di cooperanti internazionali dal Sudan occidentale, la 64-enne attrice americana Mia Farrow, da diversi anni attivamente impegnata nella causa del Darfur, ha deciso di iniziare oggi uno sciopero della fame con il quale rompere il muro di silenzio e indifferenza che la comunità internazionale sembra riservare all'immane tragedia in corso nel paese africano.
E' sconcertante con quale lentezza e attenzione per l'etichetta diplomatica la comunità politica internazionale reagisca a quanto succede in Darfur, nell'evidente e completa mancanza di volontà di far valere e rispettare anche solo gli standard minimi di umanità e diritti umani.
L'espulsione dei cooperanti internazionali si profila come atto di ritorsione del regime sudanese per il mandato di arresto internazionale spiccato dalla Corte di Giustizia Internazionale contro il presidente sudanese Bashir, e dimostra quanto poco il regime sia interessato a facilitare per lo meno un'adeguata assistenza umanitaria alla popolazione civile della regione. Cinque milioni di persone, affamate, traumatizzate e senza assistenza sanitaria, sono di fatto ostaggio di un regime interessato unicamente ad assicurare il proprio potere. A sei anni dall'inizio del genocidio in Darfur, la pace nella regione sembra essere più lontana che mai.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM), che in passato ha già collaborato con la Farrow per la questione del Darfur, comprende la rabbia dell'attrice, ma è comunque preoccupata per la salute della 64-enne che per le prossime tre settimane intende assumere solo acqua arricchita di vitamine. Negli scorsi tre anni, l'APM ha organizzato insieme alla Farrow diverse manifestazioni per i diritti umani, tra cui un incontro pubblico di vittime del genocidio in Ruanda, Bosnia e Armenia per richiamare l'attenzione sul genocidio in corso in Darfur e una fiaccolata simbolica partita dal Darfur e arrivata in Europa.

Notizia Apm (associazione popoli minacciati)

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