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da il Tirreno del 06/05/09
Ciolini farà il capolista e sarà vicesindaco
Per gli alleati della coalizione sono previsti due o tre assessorati
Alle primarie correndo da solo aveva preso il 32%
Ciolini ha parlato di un «atto di responsabilità politica», ma in realtà solo tanti rischi per il giovane assessore al sociale, che alle Primarie aveva inaspettatamente conquistato il 32%, praticamente da solo, senza apparati di partito o l’appoggio del sindaco Menchetti. Va però premesso che Ciolini ha dovuto prendere questa decisione per impedire a Biscotti di diventare sindaco, perchè la dirigenza del Pd, in primo luogo il segretario Ciani, ma anche Lorenzini, non era riuscita a trovare un capolista in grado di convogliare su di sè quella parte dell’elettorato moderato e cattolico, senza il quale Lorenzini non riuscirà mai a battere Biscotti.
D’altronde mettere i candidati in ordine alfabetico era un chiaro segno di debolezza, per la mancanza di un nome “forte” come Ciolini, che però potrebbe pagare il suo sacrificio. Inutile spiegare come lui abbia tutto da perdere, perchè i suoi tantissimi voti personali dovranno venire divisi fra lui, che non siederà mai in consiglio, e i “suoi” candidati, che rischiano invece di non passare, così come non è riuscito neppure ad avere un altro assessore di fiducia.
Lorenzini infatti ha annunciato la squadra del Pd in giunta, già anticipata da tempo dal Tirreno, con Ciolini vice, assessori De Masi, Calamai e Perruccio, sponsorizzato da Menchetti, mentre gli altri 2 o 3 posti in giunta sono destinati agli altri alleati del Centro sinistra, ben sapendo che solo l’Italia dei valori entrerà in consiglio. E così ci sarà posto per un altro o 2 assessori al Pd, di cui uno è stato promesso a Ciolini, se porterà voti e preferenze.
Insomma il “sacrificio” di Ciolini per far vincere Lorenzini e il Centro sinistra è sicuro, ma è altrettanto certo che verrà ricompensato.
Riccardo Tempestini
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