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La mer, la fin...

martedì 31 marzo 2009

Prato. Economia: chi ha investito negli immobili...

Trenta milioni di euro di esposizione per investimenti immobiliari...
Immobiliari???
MV

da il Tirreno del 31/03/09
«Anche noi in crisi di liquidità»

Miliotti venderà degli immobili per rispondere alle esigenze del Gruppo

«L’esposizione per 30 milioni di euro deriva da investimenti immobiliari fatti e quindi ai debiti corrisponde un valore»

PRATO. Sono i Gruppi più strutturati in questa fase della crisi a vivere il momento peggiore. Carichi di maggiori costi fissi e meno veloci a cambiare le carte in tavola delle realtà meno strutturate hanno più difficoltà a far fronte alle difficoltà finanziarie. Anche se, alle spalle, possono contare su imprenditori con una solidità finanziaria al di là di ogni sospetto e comunque decisi a credere nel futuro del settore tessile. Anche Franco Miliotti, con il suo Gruppo (42 milioni di euro di fatturato solo per il tessile), è in una fase in cui deve tenere forte e ben saldo il timone.

Grossi investimenti immobiliari hanno determinato, nel 2007, un’esposizione di 30 milioni di euro e una conseguente necessità di iniettare nuova liquidità nelle sue aziende. E lo sta facendo trattando la vendita di alcune proprietà immobiliari.
La situazione di forte crisi, comune a numerose aziende di Prato, si dice che anche il suo Gruppo sia in una fase di sofferenza. Si parla di un’importante operazione di razionalizzazione dei costi
«La situazione è quella di tutte le aziende pratesi. Il mercato non ha dato le risposte immaginate e quindi si sta cercando di reagire minimizzando le spese, cercando di redistribuire le risorse umane e aggredendo il mercato come si può. Dal punto di vista degli ordini però questo periodo non è negativo: stiamo andando verso l’acquisizione delle stesse commesse dell’anno scorso. Il problema maggiore è quello dell’assicurazione dei crediti. Molti clienti hanno subito grosse riduzioni e quindi, ogni volta, c’è da scegliere se accettare le loro richiesto oppure se è preferibile perdere il lavoro. Tra i clienti che vivono la crisi ci sono anche quelli importanti e quindi fare delle scelte non è facile. Si dice che siamo tra quelli che più hanno crediti con Ittierre invece abbiamo una cifra piuttosto bassa. E l’abbiamo perché l’abbiamo voluto: l’obiettivo era continuare a lavorare anche con i commissari».
Il suo Gruppo ha però una situazione debitoria molto elevata. 30.000.000 di euro nel 2007.
«E’ una cifra che appare in bilancio e che colpisce ma che è determinata da importanti investimenti immobiliari fatti. Abbiamo acquistato lo stabilimento della Giunti nel Macrolotto, altri immobili occupati da Telecom. La contropartità è quindi un’importante valore all’interno del Gruppo. Non a caso stiamo mettendo a punto delle partite immobiliare per realizzare e rendere più liquida la situazione aziendale».
Si spieghi meglio.
«Stiamo vendendo degli immobili. Non voglio entrare nel merito né sulle cose in vendita né sui numeri ma in tempi molto brevi, nel giro di un mese, arriveremo a concludere».
Quindi ha deciso di scommettere ancora sul tessile.
«Ci dobbiamo scommettere. Si deve partire dal presupposto che non tutti, per sempre, vorranno vestire abiti cinesi. Ora si tende a risparmiare ma appena rispunta il sole la richiesta di prodotti italiani riprenderà. Credo che lo spazio per noi ci sia. Per la qualità di quello che facciamo e per i tempi, ancora lunghi, che loro hanno nel rispondere alle richieste».
Non si può presupporre però dai costi di produzione. A fronte di un impegno del tessile ci sarà anche una razionalizzazione del personale?
«Adesso, come primo passo, stiamo riadattando un po’ i ruoli. Va detto però che non si può essere stoici. Siamo rimasti gli ultimi a non aver fatto dei tagli e il rischio, continuando a subire i costi alti, è quello di rimanere impiccati. Visti gli scenari credo che dovremo anche noi alleggerire. Snellire non significa però tagliare tutti: si devono fare scelte che vanno verso la qualità e il servizio alla clientela. Presupposti per lavorare domani».
Ilenia Reali

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