TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 25 marzo 2009

Parco della Piana. Dubbi e aspettative dei Comitati

La serata di lunedì scorso, nella quale il garante per la comunicazione Massimo Morisi ha presentato il "progetto" di Parco della Piana, e il percorso partecipativo, è stata ricca di spunti - e lo potete vedere dai filmati che abbiamo pubblicato.
Sarà interessante vedere lo svolgersi di questo processo nel tempo: potrebbero presentarsi grandi opportunità per promuovere ed affermare tante battaglie ambientaliste ed ecologiste sul territorio, così come potrebbe rivelarsi l'ennesima boutade.
Noi vogliamo provare a dar credito all'iniziativa, seguendola e cercando di partecipare attivamente.
MV

da il Tirreno del 25/03/09
Dubbi e aspettative dei comitati sul grande parco tra Prato e Firenze

«Come conciliare l’area etrusca di Gonfienti con l’Interporto?»

PRATO. L’iniziativa era passata quasi inosservata, pubblicizzata da qualche locandina attaccata alla buona sulle vetrine di alcuni negozi del centro. Eppure la massiccia presenza di quasi tutti i comitati pratesi all’incontro pubblico sul Parco della piana, lunedì scorso nel salone del consiglio comunale, ha svelato il volto di una città intenzionata a partecipare, a dire la sua senza peli sulla lingua del futuro del territorio in cui vive. E non è un caso che sia successo proprio alla vigilia del Town Meeting di sabato prossimo, l’assemblea voluta dall’amministrazione comunale per avviare un confronto pubblico sulle scelte del piano strutturale.
Piano, a cui è legato il destino del parco per alcuni capitoli urbanistici, duramente contestato dai comitati locali per il ritardo con cui è stata coinvolta la cittadinanza. Partecipazione è infatti la parola chiave racchiusa nel progetto di area verde di tremila ettari, che interessa i territori dei comuni di Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Firenze: per presentarlo a una vasta platea di associazioni, comitati, cittadini e rappresentanti delle istituzioni (il sindaco Marco Romagnoli ha parlato di “grande scommessa”), è arrivato il garante regionale della comunicazione Massimo Morisi, che ha illustrato i possibili scenari della nuova infrastruttura, con ricadute interessanti anche sulla superficie di Prato. Come? Innanzitutto con una riqualificazione dell’area delle Cascine di Tavola con percorsi attrezzati di viabilità sostenibile e, da un punto di vista storico-artistico, e con un’attenzione particolare per la città etrusca di Gonfienti. «Questo consentirà ai cittadini una riappropriazione del loro territorio che, da qui ai prossimi sei mesi, saranno coinvolti nel processo partecipativo del progetto in modo da poter accoglierne eventuali osservazioni e istanze», ha precisato Morisi. E proprio il riferimento a Gonfienti, la cui area entrerebbe a far parte della mappa del nascituro Parco della piana, ha scatenato qualche scetticismo tra i comitati presenti lunedì sera, quando hanno preso la parola Maila Ermini del gruppo Primavera di Prato e Francesco Fedi del comitato Città etrusca sul Bisenzio. «I cittadini devono vedersi restituire un bene che appartiene alla loro storia. Gonfienti è una realtà quasi sepolta: la prospettiva di un parco verde di area metropolitana è interessante, ma bisogna capire come in questo ragionamento possano convivere due realtà in conflitto come Gonfienti e l’Interporto». Una vicenda, quella degli scavi etruschi in totale stato di abbandono, che sembra stare anche a cuore del garante Morisi, che ha richiesto un incontro con un rappresentante del ministero dei Beni culturali per attivare nuove possibili risorse a sostegno della città etrusca. Parole critiche sono state anche quelle pronunciate da Franco Aspite del coordinamento dei comitati, ma questa volta a proposito dell’inceneritore, visto nell’ottica futura di un parco verde metropolitano. «La questione è delicata e non può essere liquidata su due piedi», ha sottolineato Aspite, mentre Alessandro Venturi di Slow Food ha accolto senza esitazioni la proposta di un parco della piana che punti sullo sviluppo dell’agricoltura sostenibile rendendo giustizia all’area delle Cascine di Tavola.
I cittadini interessati a partecipare al progetto del Parco della piana possono far pervenire le loro proposte anche sul sito www.parcodellapiana.it.
Maria Lardara

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