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La mer, la fin...

sabato 28 marzo 2009

G 20. Londra: la grande partecipazione.

Secondo la polizia stanno sfilando pacificamente circa 35.000

Manifestazioni di protesta analoghe anche a Berlino, Francoforte e Bruxelles
Grande corteo a Londra
al via la protesta anti-G20
I manifestanti chiedono in particolare aiuti ai paesi in via di sviluppo
Ma anche un sistema economico più equo, e maggiore attenzione all'ambiente

La manifestazione in occasione del G20 a Londra

LONDRA - Circa 35.000 persone stanno manifestando a Londra, la prima di una serie di proteste previste per i prossimi sei giorni nella capitale britannica, dove da giovedì si riuniranno i leader del G20. Sindacati, ecologisti, noglobal, pacifisti, ma anche nuove organizzazioni, preparano una serie di iniziative in occasione di questo vertice che dovrebbe riformare il capitalismo. Manifestazioni analoghe anche in Germania, a Berlino e Francoforte (in piazza sarebbero scese, in tutte e due le città tedesche, circa 25.000 persone). E a Bruxelles, dove i manifestanti si sono riuniti in place de la Monnaie, e hanno indossato maschere raffiguranti i venti leader mondiali che giovedì prossimo si riuniranno a Londra per il G20. I manifestanti, che fanno capo a circa 150 associazioni, chiedono in particolare aiuti per i paesi in via di sviluppo, ma anche un capitalismo più equo, e maggiore attenzione ai cambiamenti climatici e alla tutela dell'ambiente. Il corteo si svolge sotto una stretta sorveglianza, in previsione di possibili incidenti. Per il momento tutto si sta svolgendo tranquillamente. Secondo la BBC, anzi, c'è un'atmosfera quasi da Carnevale, con bande musicali, giovani con i piercing e musica ad alto volume. "Il sole brilla, ci sono molti striscioni e bandiere e tutti sono dell'umore migliore", assicura Chris Jordan, un attivista di Action Aid. ''Noi non pagheremo la loro crisi'', ''Gaza, fine del blocco'', ''Emergenza clima'', o ancora ''Il pianeta prima dei profitti'' e ''Pianificate avendo a cuore il pianeta'' sono alcuni degli slogan che si possono leggere sugli striscioni esposti dai manifestanti.
Alcuni militanti hanno inoltre ripreso lo slogan ''Yes we can'' della campagna elettorale del presidente americano Barack Obama, che sarà presente al vertice, affermando: ''Yes we can put people first'' (''Sì, possiamo dare la priorità alle persone''). Certo, molte delle persone che sfilano ordinatamente per il centro di Londra, dice il reporter della BBC Mario Cacciottolo, sono "arrabbiate", perché hanno perso il lavoro, o perchè sono impoverite dalla crisi, o semplicemente ce l'hanno contro i banchieri, aiutati dal governo ma poco disposti ad aiutare a loro volta i clienti. Mentre c'è chi punta il dito contro i governi "interventisti": "L'economia mondiale di mercato è un sistema assolutamente etico che ha permesso a un miliardo di persone di uscire dalla povertà negli ultimi 10 anni", assicura il direttore dell'Adam Smith Institute, Eamonn Bugler.

(la Repubblica.it 28 marzo 2009)

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