TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 7 maggio 2009

Prato. L'Unione Inceneritoristi Pratesi

Unione Industriali o Unione Inceneritoristi? Ci sarebbe veramente da riflettere sulla questione, visto che ad ogni notizia che esce sui rifiuti l'associazione degli industriali ritira fuori la questione dell'inceneritore.
Un vero peccato che non solo costi, costruire un inceneritore, ma che i costi legati all'incenerimento - e parliamo solo di costi economici, non considerando quelli ambientali che sono molto più pesanti - sono proprio tra le cause degli elevati livelli della TIA.
Ancora una volta, vien da chiedersi come mai l'Unione abbia così tanto interesse nella costruzione dell'inceneritore anche a Prato...
MV

da la Nazione del 07/05/09
Uip all’attacco contro l’aumento della Tia E il termovalorizzatore torna ad essere urgente

FRA I PROVVEDIMENTI d’urgenza richiesti dall’Unione Industriale Pratese nel documento per le elezioni amministrative c’è anche la gestione straordinaria della tariffa rifiuti in senso favorevole alle imprese. Mentre le amministrazioni di Montemurlo e Vaiano sembrano aver raccolto l’appello escludendo aumenti per il 2009, a Prato si è avuto l’incremento di ben il 3,5% della Tia sia per le famiglie che per le aziende. «Un segnale pesantissimo anche in vista delle prospettive future, giacché le motivazioni addotte sono incentrate su un aumento di costi che solo in parte appare ineludibile ed al quale comunque andrebbero affiancati recuperi di efficienza che possano neutralizzarli» si legge in un comunicato dell’Uip. Il direttore dell’Uip Marcello Gozzi parla del futuro come una bomba ad orologeria (il contratto di utilizzo della discarica di Peccioli scade nel 2012 e che per gli ultimi due anni è prevista una rinegoziazione). E allora torna di stringente attualità il termovalorizzatore di cui «non si è mai voluto parlare seriamente».

da il Tirreno del 07/05/09
Industriali contro gli aumenti Tia «Prima eliminare le inefficienze»


PRATO. L’aumento della Tia per il 2009 non è andato già agli industriali. «Fra i provvedimenti d’urgenza richiesti dall’Unione Industriale Pratese nel documento per le elezioni amministrative - si ricorda - c’è anche la gestione straordinaria della tariffa rifiuti in senso favorevole alle imprese: una misura che appare indispensabile come segnale di attenzione verso un sistema produttivo messo a dura prova dalla crisi. Come spiegava il documento, alcune delle richieste, fra cui questa, erano rivolte essenzialmente alle amministrazioni uscenti, cui si raccomandava di non disarmare ma anzi di compiere a favore del sistema produttivo uno sforzo straordinario senza attendere i tempi più lunghi della piena operatività dei nuovi organi degli enti locali». «Mentre le amministrazioni di Montemurlo e Vaiano sembrano aver raccolto l’appello escludendo aumenti per il 2009 - sottolinea l’Unione -, a Prato si è avuto l’incremento di ben il 3,5% della Tia generalizzato. Un segnale pesantissimo anche in vista delle prospettive future, giacché le motivazioni addotte sono incentrate su un aumento di costi che solo in parte appare ineludibile e al quale comunque andrebbero affiancati recuperi di efficienza che possano neutralizzarli». «La logica del ribaltamento degli incrementi dei costi sulle tariffe apre scenari inquietanti anche per un futuro non molto lontano - osserva il direttore dell’Unione Marcello Gozzi - Se pensiamo che il contratto per l’utilizzo della discarica di Peccioli scade nel 2012 e che per gli ultimi due anni è prevista una rinegoziazione delle condizioni economiche, è chiaro che anche questo solo aspetto costituisce una vera bomba ad orologeria. Uno dei nodi è proprio quello dello smaltimento. Di termovalorizzatore non si è mai voluto parlare seriamente; si è lasciata aperta l’opzione Calice ma contemporaneamente si è puntato su una soluzione Case Passerini che si sa fin d’ora essere largamente insufficiente. Errori del genere finiscono per generarne altri. E’ vero che ci sono stati sviluppi del servizio di raccolta che comportano oneri maggiori: penso al ‘porta a porta’, ad esempio. Ma la logica non può essere quella di scaricare tutto sull’utenza senza lavorare anche sull’efficienza. Inoltre, come Unione spingiamo da tempo perché la soluzione del cassonetto personalizzato venga diffusa quanto più largamente possibile. La logica della tariffa è quella di far pagare il servizio effettivamente reso: cosa c’è di meglio di poter controllare cosa e quanto un utente getta fra i rifiuti?».

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