La Regione ci ostacola, ce ne andiamo Eolico: multinazionale minaccia di ritirare un piano da 214 milioni La European Windfarm incaricata di sette progetti: tempi lunghi colpa della burocrazia CARLO BARTOLI
il Tirreno 11.03.'09
FIRENZE. La Toscana è una regione che punta sull’energia eolica per ridurre l’inquinamento e la dipendenza dal petrolio? Non proprio, anzi il contrario, secondo Ali Rahimian, consigliere di amministrazione della multinazionale danese European Windfarm e presidente delle due consociate italiane, che minaccia di ritirare un piano da 214 milioni di euro di investimenti sull’eolico previsti per realizzare sette progetti nelle province di Pisa, Firenze e Arezzo.
«Per ora - spiega Rahimian - abbiamo deciso di tagliare gli investimenti di 48 milioni di euro, visto che i tempi ipotizzati per il rilascio delle prime autorizzazioni si sono dilatati ben oltre quanto previsto dalle norme. Nel caso in cui la situazione non muti, valuteremo se cancellare completamente il piano di investimenti in Toscana, trasferendo i nostri progetti in altri paesi europei. Da Francia, Spagna, Germania, Svezia, Bulgaria e Romania ci arrivano sollecitazioni con garanzie di tempi certi e di procedure chiare».
Rahimian, che con le sue società gestisce anche il parco eolico di Chianni, uno dei primi a entrare in funzione in Toscana, è durissimo e accusa senza mezzi termini la burocrazia regionale «di ostacolare e rallentare in tutti i modi possibili i nostri sette progetti che hanno un potenziale di 130 mw e comportano un piano industriale da 214 milioni. Le nostre proposte non sembrano interessare l’ufficio Via della Regione Toscana, che si preoccupa piuttosto per il presunto impatto su un paio di uccelli e pipistrelli, e, contemporaneamente, di mantenere l’attività venatoria». Nonostante i pareri positivi rilasciati da tutte le autorità competenti, Rahimian denuncia il «fiorire di richieste prive di paternità legislativa, il tutto accompagnato da interpretazioni assolutamente originali circa i tempi e le procedure stabilite per legge». Il numero uno in Italia di European Windfarm lamenta la totale disattenzione della Regione rispetto agli studi commissionati al professor Guido Tellini Florenzano, secondo i quali le pale degli impianti eolici potrebbero uccidere un uccello ogni sette anni nel caso più infausto, uno ogni 21 nella migliore delle circostanze.
Nonostante che, secondo Rahimian, i sette progetti «siano stati elaborati tenendo conto delle Linee guida per la Via degli impianti eolici della stessa Regione e siano coerenti con quanto previsto dal piano energetico regionale, ci è stato chiesto, quale condizione preliminare per la prosecuzione dei progetti l’effettuazione di un monitoraggio di 18 mesi dell’avifauna, richiesta mai in precedenza avanzata per progetti di pari o rilevante impatto potenziale». In questo modo, non verrebbero rispettati i tempi di conclusione dell’istruttoria: «Dopo 150 giorni che abbiamo consegnato il progetto ci chiedono di effettuare un monitoraggio di un anno e mezzo senza neanche farci conoscere quali siano le condizioni poste per l’assenso o il diniego. Se per costruire un parco eolico, che comunque è situato al di fuori di tutte le aree vincolate o di rispetto, si pretende che non ci sia neppure un uccello, allora traslochiamo subito altrove».
Le conseguenze di un tale atteggiamento nei confronti dell’energia eolica emergerebbero esaminando la situazione toscana: il Piano energetico approvato nel 2000, ricorda Rahimian, prevedeva la realizzazione di 300 mw di eolico, ma finora sono solo 27 i mw di potenza effettivamente installati.
I sette progetti che hanno fatto scoppiare il caso riguardano, in provincia di Pisa, Lajatico (10 torri da 2 mw), Riparbella (17 da 2mw), Santa Luce-Casciana Terme (13 pale per 26 mw totali). In provincia di Firenze gli impianti dovrebbero sorgere a Firenzuola (17 aerogeneratori da 0,85 mw) e Barberino (16 torri da 2 mw). Nell’aretino, infine, le localizzazioni sono Sestino (8 pale) e Badia Tedalda (15). Complessivamente, a regime la produzione dei sette parchi dovrebbe aggirarsi attorno ai 375 gigawatt.
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