Risposta chiara e convincente.
Ma quale boicottaggio, in un anno l’eolico è cresciuto del 61% L’assessore Bramerini risponde alla società che accusa la Regione: le leggi vanno rispettate
il Tirreno 12.03.'09
Le nostre procedure sono infatti chiare e non intendiamo ostacolare né la European Windfarm, né nessun’altra impresa che intenda investire in Toscana.
Siamo tutti tenuti al rispetto delle leggi di cui eviterò di citare numero e anno. Ricordo che esistono discipline europee, italiane e regionali che impongono, piaccia o no, il cosiddetto monitoraggio dell’avifauna, specie quando gli interventi - come per alcuni dei progetti della multinazionale European Windfarm - ricadono in aree sottoposte a particolari vincoli di tutela naturalistica. Se European Windfarm non vuol farlo, se ne assuma tutte le responsabilità.
Sono queste le condizioni poste per l’assenso o il diniego alle domande che giungono ai nostri organi tecnici: essere in regola con la documentazione che le leggi richiedono.
Non c’è alcuna “originalità” né tantomeno nessun arbitrio circa i tempi e le procedure da seguire, ma soltanto la necessità di porre la dovuta attenzione agli aspetti di tutela naturalistica. Inoltre rispettando le normative si evitano, come è accaduto con il parco eolico di Scansano (che come quello di Montecatini Val di Cecina non insiste su un’area di particolare pregio naturalistico) lunghi contenziosi legali e sospensione della produzione, che credo non giovino né alla Regione né alle imprese stesse.
Da parte nostra per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’eolico stiamo predisponendo un Piano per le aree ad alta vocazione eolica che farà parte del quadro conoscitivo del Piano di indirizzo territoriale e paesaggistico, per un più corretto inserimento dei grandi impianti nel contesto paesaggistico regionale, insieme a nuove linee guida per la Valutazione di impatto ambientale degli impianti eolici ed ad una nuova legge regionale sulla Via e sulla Valutazione ambientale strategica.
Mi auguro che European Windfarm tenga tutto ciò nella debita considerazione, rivedendo la scelta di non investire in Toscana e che quindi sia possibile recuperare - su altre basi e nel pieno rispetto dei ruoli - un rapporto reciproco nel comune interesse dello sviluppo dell’eolico in Toscana.
Anna Rita Bramerini assessore regionale all’Energia e all’Ambiente
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