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La mer, la fin...

martedì 10 marzo 2009

Montemurlo. Politiche della casa?

Pubblichiamo di seguito il comunicato de La Sinistra montemurlese e un dibattito (e ringraziamo per la possibilità di inserirlo) assolutamente informale, ed ovviamente destrutturato, che si è sviluppato nel pomeriggio di ieri su Facebook tra Fausto Bagattini, Lanfranco Nosi ed Ilaria Maffei sul tema delle politiche abitative.
MV

da facebook
Montemurlo: politiche abitative e bioedilizia la proposta de La Sinistra al candidato a sindaco del PD Mauro Lorenzini


Politiche per la casa per fare fronte all'emergenza abitativa a Montemurlo e criteri bio-edilizia per uno sviluppo ecocompatibile.

È questo il primo tema che il comitato cittadino per La Sinistra sottoporrà al candidato Mauro Lorenzini e al PD, nel confronto programmatico verso le elezioni amministrative.

Se il Governo nazionale continua a sminuire la portata della crisi, preferendo finanziare opere monumentali come il ponte di Messina piuttosto che aiutare i più deboli, proseguendo in politiche che favoriscono la devastazione ambientale e la speculazione urbanistica, La Sinistra ritiene necessario che il prossimo programma di governo locale, ponga la questione abitativa al centro della propria discussione.

Sia da un punto di vista sociale, attraverso una seria riflessione su una nuova edilizia popolare e la messa in campo di azioni concrete per favorire l'accesso agli istituti creditizi da parte dei giovani per l'acquisto della prima casa, sia da un punto di vista di sviluppo ecocompatibile.

Riteniamo che politiche volte ad aumentare i criteri di bio-edilizia, specie in progetti importanti come il PG1 e il PG2, possano essere elementi utili non soltanto alla tutela ambientale e al risparmio energetico, ma anche per l'economia locale, attraverso la creazione di nuove opportunità lavorative nel settore e per rendere fruibile a tutti la possibilità di utilizzare nuove tecnologie di risparmio energetico.

Un'economia che riparte dal proprio territorio e non dalla sua erosione sarà il nostro impegno per il futuro.

Comitato cittadino per La Sinistra.



LN
Ma possibile che il problema "casa" si risolva solo con la costruzione ex novo? Esiste un censimento delle abitazioni sfitte e/o vuote, che permetta di stabilire su quale versante c'è carenza - se dal lato della domanda o da quello dell'offerta? E cosa sarebbe possibile fare cercando di intervenire sul meccanismo dei prezzi delle unità abitative da una parte, e sul lato del credito (al limite del "mutuo sociale") dall'altro? Perché, seriamente, non possiamo pensare di continuare nella cementificazione di un territorio che è già pesantemente urbanizzato...

FB

sono due cose distinte: chiediamo a lorenzini un impegno concreto per andare a implementare le misure che permettano l'accesso ai mutui e affitti calmierati e una politica di edilizia popolare, intendendo anche, nel caso fossero disponibili, il recupero di appartamenti vuoti o sfitti.

per i piani di intervento messi approvati due legislature fa chiediamo che nei criteri per l'assegnazione finale del progetto, ovvero nel concorso di idee, si tenga di conto di elementi di bioedilizia.

LN
caro Fausto, l'edilizia è, per definizione, " l’arte e la tecnica di progettare, costruire e conservare gli edifici".
"Nuova edilizia popolare", quindi, non è interpretabile altrimenti che come costruzione di nuovi appartamenti. E il recupero di appartamenti vuoti o sfitti - ma mi verrebbe da dire non solo degli appartamenti - non è passabile sotto il termine di "edilizia", salvo nell'eventuale fase di recupero strutturale. Ma molto probabilmente manca un censimento serio su queste strutture.
Una politica della casa che non si appoggia su una serie di dati - non diciamo sicuri al 100%, ma perlomeno attendibili - rischia di trasformarsi nell'ennesima strada per la speculazione edilizia e per il consumo di territorio.
Niente da dire sulla bioedilizia e sul risparmio energetico: ben vengano!

FB
caro lanfranco,
nel comunicato si elencano una serie di interventi nel quale l'uno (nuova edilizia popolare) non esclude l'altro (politiche di recupero di appartamenti), l'uso della congiunzione "e" è fondamentale.
edilizia popolare credo si possa utilizzare come termine anche per il recupero di edifici da ristrutturare per poi destinare a uso di civile abitazione popolare.
in ogni caso scriviamo una "riflessione su una nuova edilizia popolare", e anche in questo caso la parola riflessione non significa "andiamo e costruiamo", ma semplicemente "parliamone e vediamo se è o non è il caso".

LN
Ritorno al punto fondamentale: porre la questione abitativa al centro dell'agenda politica dovrebbe voler dire cercare di capire su che dimensioni si sviluppa la questione (domanda/offerta, stock e caratteristiche del costruito, affitto/proprietà, aspetti sociodemografici, etc), e su questi dati costruire una politica della casa. Perrchè, ad esempio, se il problema è di carattere economico, è possibile - anche solo prima di porsi la domanda se costruire o meno - cercare di proporre soluzioni solo su questo piano, delle quali il mutuo a tasso agevolato potrebbe essere solo una parte. Possiamo certo porci il problema del recuperare - e come recuperare, e su questo siamo d'accordo - ma l'interrogarsi sul procedere o meno con una nuova "edilizia popolare" dovrebbe veramente essere l'ultima ratio.

FB
condivido infatti nel comunicato stampa chiediamo al candidato del pd di discutere insieme di questioni a noi care: il problema casa, la questione risparmio energetico. nello specifico ci entreremo durante il confronto, dati alla mano, non attraverso un comunicato stampa.

siccome la situazione non è drammatica ma tragica, montemurlo ha un costo degli affitti superiore a prato, siccome la crisi impone soluzioni, siccome già due legislature fa sono state previste costruzioni di nuovi appartamenti, siccome questi appartamenti volenti o nolenti saranno costruiti, non trovo niente di scandaloso a dire che questi vadano ai più deboli. quelli che pagano la crisi.

IM
UN CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE... capisco la tua richiesta di dati... ma i dati oggettivi di mia conoscenza sono questi: per le emergenze alloggiative il comune di montemurlo è costretto a pagare cifre esorbitanti agli affittacamere, perchè i proprietari dii immobili sfitti si sono rifiutati di affittare al comune (entrata sicura per chi affitta) che a sua volta avrebbe destinato a cittadini disagiati... QUINDI anche se i dati mi dicono che nel nostro comune c'è una % di appartamenti vuoti IO nonconosco nessun strumento efficace per costringere un privato a metterli disposizione...

FB
..infatti...

LN
Non si tratta di costringere, ma di contrattare (e costruire) delle condizioni per le quali il "gioco" possa risultare a somma positiva per tutti e magari cercare anche soluzioni innovative, che consentano in qualche caso direttamente al singolo di affittare/acquistare l'immobile. Parlarne dovrebbe servire anche a questo. Tra l'altro, il "caro affitti" e il problema abitativo colpisce una buona fetta della popolazione pratese e montemurlese, anche al di fuori del cosiddetto "disagio".
Le emergenze, ovviamente, devono essere affrontate come tali, ma una "politica" di largo respiro - e distribuita in un arco temporale che non può essere quello emergenziale - deve affrontare questi nodi.
Nuove costruzioni, così come recuperi importanti dell'esistente, di sicuro non servono per l'emergenza, dato che si parla di tempi di realizzazione che sono decisamente più lunghi.

FB
va bene. lo abbiamo capito.
dopo di che ripeto fino alla nausea sono questioni interne al problema più generale che abbiamo sollevato nel comunicato stampa, nel quale ci siamo limitati a porre una questione come centrale nella discussione.
mi sembra che stiamo a mettere la lente di ingrandimento in un dettaglio perdendo un po' il senso generale.

IM
infatti non voleva essere una risposta diretta a quello che dicevi, e ho usato il caso limite...
ma proprio per entrare in merito:
per chi affitta: ti sembra una condizione da poco avere la sicrezza del pagamento regolare dell'affitto da parte del comune? il problema è che al comune non puoi chiedere soldi in più a nero, o far stare 10 persone in appartamento di 70 mq...
ovviamente il tema è molto più complesso... ti buttò lì solo il rischio idraulico della frazione di oste e la commistione insediamenti industrialie-abitazioni... il fatto di essere un paese depresso negl'anni 50 purtroppo ha dato questi risultati...
DETTO CIò non sarebbe male fare una chiacchierata allargata dal vivo, proprio su questi temi!

LN
Volentieri! E potrebbe essere un grande dibattito pubblico che coinvolga l'intera provincia, dato che queste problematiche non si fermano di sicuro ai confini di Prato o di Montemurlo.

FB
favorevolissimo!!

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