TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 6 marzo 2009

Prato. Il misterioso caso della conta dei biglietti (episodi unici)

Sta atterrando Taiti sulla questione musei e numero di accessi... bravo.
Comunque leggetevi le ultime righe che sintetizzano il nostro ultimo comunicato. Come al solito discontinuità e svagatezza costituiscono il modo di procedere su una notizia da parte del Tirreno di Prato. Al terzo articolo non si sa già più da dove si era partiti e l'argomento passa di mano in mano senza un briciolo di continuità. Paolo, Paolo...
mv


«Ora il Pecci pubblichi quei numeri»
Tirreno 6.3.09
PRATO. Non convince la spiegazione dell’errore di battitura del Centro Pecci per spiegare il numero bassissimo di visitatori comparso nell’indagine fatta dalla Regione. Non convince intanto il consigliere Massimo Taiti che interroga il Comune. Dalla pubblicazione risultano circa 7.000 visitatori in un anno al Centro Pecci, secondo i dati forniti dallo stesso museo; presenze poi corrette in 27.000 dal direttore del Pecci, Marco Bazzini. «La differenza di 20.000 presenze - dice Taiti - porterebbe a concludere che il Centro ha avuto 74 presenze per ognuno dei 365 giorni dell’anno. Di contro a sole 20 presenze al giorno secondo i dati forniti dal Pecci alla Regione. Considerato che negli anni 2004-2006 il Comune ha trasferito al Pecci la somma non indifferente di quasi 4.000.000 di euro per contributi per l’attività ordinaria e per quella espositiva appare necessaria una verifica della notizia divulgata dalla Regione». L’unico metro è la vendita dei biglietti d’ingresso. Secondo Taiti la forbice dell’incasso per 27.000 biglietti oscillerebbe tra 108.000 e 135.000 euro. Nel 2007 il Comune ha contribuito all’attività del Pecci per 1.265.000 euro. «Il che starebbe a significare - conclude Taiti - nell’ipotesi che i visitatori siano stati 27.000, che ognuno di loro è costato ai cittadini pratesi 47 euro, e che, nell’ipotesi che i visitatori siano stati solo 7.000, che ognuno di loro è costato ai cittadini pratesi 180 euro». In conclusione Taiti chiede al Comune di sapere qual è il numero reale dei visitatori del Museo Pecci nel 2007, quanti siano stati nel 2007 gli incassi per vendita di biglietti e quelli derivanti dalla vendita di cataloghi, libri, opere grafiche, gadgets. Perplessa anche l’associazione Municipio Verde che giunge alla stessa richiesta: «Sorvolando sul fatto che i numeri rimangono - per un centro che si vuole di rilievo regionale e nazionale - bassi, a questo punto potrebbe essere interessante rendere pubblici e verificabili non solo i numeri, ma anche gli strumenti utilizzati e le metodologie per la verifica degli accessi».

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