TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 20 marzo 2009

Prato. Variante: consumo a macchia d'olio.

Riceviamo e pubblichiamo con piacere.
MV

Andrà all'approvazione del Consiglio Comunale, forse entro la finde della legislatura, la Variante al Regolamento Urbanistico che modifica l'assetto attuale del Viale Leonardo da Vinci (Declassata) compresa la localizzazione del nuovo polo espositivo nell'area dell'ex Banci.
I progettisti hanno indicato gli interventi proposti suddividendoli in Nodo 1, 2 e 3.
Il cosiddetto Nodo 1, oltre all'area dell'ex Banci più propriamente intesa, comprende interventi sull'insediamento di Pratilia, sulla fabbrica Bigagli, sul Tribunale, su Via Valentini, su Via Vai, sull'ex Overfil, ecc. per un'area interessata di circa 651.000 mq..
Il Nodo 2 prevede interventi nell'area della rotonda di Via Nenni, presso l'area Salvi Cristiani-Ippodromo, sull'ex campo sportivo Ambrosiana, sull'ex Rifinizione Funghi, interessando circa 112.000 mq..
Il Nodo 3 si sviluppa, infine, intorno alla rotonda di Capezzana con interventi in Via dei Palli, Via Galcianese, Via Reggiana per un'area complessiva di ca. 91.000 mq..
Pertanto le aree interessate alla Variante assommano alla non indifferente cifra di oltre 850.000 mq.!!!
Gli interventi edificatori previsti in tali Nodi assommano a circa 327.000 metri quadri così suddivisi:

1.. Residenziale 137.940

2.. Direzionale 73.410

3.. Espositivo 56.000

4.. Commerciale 21.780

5.. Ricettivo 19.200

6.. Sociale 13.680

7.. Artigianale 5.000

I numeri evidenziano che quasi la metà delle aree edificabili sono, in sostanza, destinate a nuova residenza ed un terzo ad attività direzionali e commerciali. Tutti gli interventi peraltro, sono previsti ad espansione orizzontale andando ad occupare ingentissime quantità di territorio libero intorno alla declassata nel tratto Questura-Capezzana. E' un modo di fare urbanistica che non ci convince e che dovrebbe essere rimesso in discussione. Al di là della correttezza delle previsioni di fabbisogno residenziale e commerciale occorrerebbe riflettere sulla validità del modello di riproduzione urbanistica a macchia d'olio. Che è poi quello che ha caratterizzato tutta l'urbanistica pratese e che, evidentemente, ha contribuito alla consumazione quasi totale del territorio libero della città.
A nostro avviso, e proprio lungo la declassata, sarebbe invece necessario cominciare a prevedere interventi urbanistici, se necessari (poichè per noi sarebbe opportuno prioritariamente lavorare urbanisticamente sulla città costruita anche con esperimenti di "rottamazione edilizia"), in espansione verticale che, oltre a lasciare a verde le ultime porzioni del nostro territorio, avrebbero anche l'importante funzione di landmark adatto a segnalare il nuovo sviluppo qualitativo di Prato.

Associazione Radicale Liber@Mente Prato
Il segretario Vittorio Giugni

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