TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 13 marzo 2009

Zingari. Neonazismo.

A quanto viene riportato dai giornali locali del Veneto sembra che la polizia si sia macchiata di gravissime violazioni dei principali diritti, costituzionalmente garantiti. Infatti in data 5 marzo c'è stato un vero e proprio blitz della polizia, oserei dire quasi squadrista, all'interno di 15 campi rom nelle province di Venezia, Padova, Verona, Vicenza e Treviso, con il solo fine, nemmeno tanto mascherato, di operare una vera e propria schedatura di tutte le persone residenti.
I poliziotti sono stati molto diligenti (alla faccia di chi dice che il pubblico impiego non funziona) e, innalzando un tendone bianco, hanno fotografato, uno ad uno, tutti i residenti dei suddetti campi (perfino i minorenni). Inoltre i rom, oltre ad essere stati fotografati di fronte e di profilo tenevano anche un cartello in mano con su scritto le generalità e un numero di identificazione. Tra gli schedati anche Francesco Cipriani, prete cattolico e il presidente dell'associazione Sinti italiani Davide Casadio. Chiaramente tutti coloro che si sono opposti a tale barbarità sono stati portati in questura per prendere le generalità. L'associazione Sucar Drom, che da anni si batte contro tutte le discriminazioni verso i Rom/Sinti, ha già promesso che farà una contro-denuncia.
Ho parlato personalmente con il presidente nazionale della Federazione Rom e Sinti e con la ricercatrice sinta Eva Rizzin che mi confermano
i gravi episodi avvenuti. Assistere in silenzio a questi avvenimenti significherebbe essere assimilabili a chi non denunciava i crimini e le violenze
durante l'epoca fascista e nazista.
roberto ermanni
ARCI Nazionale
coordinamento rom, sinti e camminanti


"Cari amici, è importante che vi rendiate conto del significato della schedatura cui vi sottopone l'attuale governo, con segnalazione fotografica e rilievo delle impronte digitali. Innanzitutto, come il nostro Gruppo ha dimostrato, è in corso una campagna mirata a instillare nel popolo italiano odio razziale contro i Rom, una campagna che presenta sulla stampa e dal piccolo schermo le famiglie Rom come se fossero associazioni per delinquere, dedite al furto, alla truffa, alla prostituzione, alla violenza, allo sfruttamento dei bambini. Inoltre, molte violenze sono state perpetrate sui Rom, anche da parte delle forze dell'ordine e i colpevoli sono rimasti sempre impuniti. E' un'evidente persecuzione e fornire alle Istituzioni razziste dati così precisi e personali riguardanti ogni persona Rom che si trovi sul suolo italiano significa esporre le stesse a gravissimi attacchi mediatici, a minacce e intimidazioni, a violenze, ad accuse costruite ad arte (come nei casi di Ponticelli, di Catania, di Roma e nel recente caso di Verona). Un altro rischio è la sottrazione illegittima di minori Rom da parte dele autorità e dei servizi sociali, come denunciato dall'eurodeputato Viktoria Mohacsi, dal Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, dal Gruppo EveryOne. Nessuno può obbligare i Rom a sottoporsi alla schedatura, che non è legittima secondo le nome dell'Unione europea.
Qualsiasi persona Rom fosse obbligata con la forza o con intimidazioni a subire tale pratica, potrà denunciare il fatto alla Corte europea dei Diritti Umani, direttamente o tramite il Gruppo EveryOne. Il professor Saimir Mile, uno dei più importanti esperti di Storia e cultura del popolo Rom, lancia un avvertimento riguardo al pericolo insito nella schedatura:
"Esiste un precedente in Francia: la schedatura antropometrica attuata dal governo transalpino nel 1912, in cui il censimento dei 'nomadi' era accompagnato da foto segnaletiche di faccia e di profilo, oltre che dal rilievo delle impronte digitali. Tutti gli storici che si sono occupati di questo evento, sanno che la schedatura permise l'internamento e la deportazione degli 'zingari', da parte della Francia e della Germania nazista. Nei campi di morte, i 'residenti' erano invitati a fare una doccia e la morte li raggiungeva poco dopo, causata dalle esalazioni venefiche dello Zyklon B, il gas che i nazisti avevano testato, in previsione degli stermini di massa, sui bambini Rom della Cechia".
Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau - Gruppo EveryOne

Gruppo EveryOne
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