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La mer, la fin...

lunedì 21 luglio 2008

Congresso dei Verdi. Cosa hanno visto i giornali - 2

da La Nazione del 21/07/08
Francescato promette «Non saremo mai più il partito del no»


— CHIANCIANO TERME —
ALL’INDOMANI di un congresso complicato che l’ha vista eletta con il 60% dei consensi la neo-portavoce dei Verdi, Grazia Francescato, si propone subito come leader di garanzia. Anche se materializzandosi al momento della sua proclamazione il leader uscente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha in qualche modo messo l’«imprimatur» sulla sua nomina, la Francescato mette subito in chiaro che non si farà dettare la linea. «Non sarò teleguidata come Ambra Angiolini» puntualizza tacitando le minoranze che per tre giorni hanno contestato la gestione Pecoraro. E che fino all’ultimo si sono fatte sentire con una coda polemica andata in scena ieri mattina e sfociata quasi in rissa.

NONOSTANTE il suo ufficio politico sia fortemente caratterizzato dalla presenza di esponenti della maggioranza uscente (con Angelo Bonelli a fare da coordinatore), la Francescato rivendica da subito la propria autonomia e detta la linea rassicurando da subito le minoranze su due temi cruciali: tesseramento e alleanze. «I furbetti del partitino qui hanno chiuso , decideremo tutti insieme e gli iscritti saranno tutti chiamati a esprimersi» in vista di europee e amministrative. Certo è che le minoranze restano guardinghe. Marco Boato, che ha raccolto il 22% dell'assemblea e si dichiara pronto a collaborare, non ha certo gradito la mossa di Pecoraro che definisce una «indegna sceneggiata». In un colpo solo — attacca Boato — Pecoraro è riuscito a delegittimare l'autonomia politica di Grazia e a imporre mediaticamente la sua paternita' sull'operazione elettorale che ha portato alla sua nomina.
LA FRANCESCATO sembra comunque determinata a farsi valere ripartendo dai temi che rappresentano la vera «mission» dei Verdi. «Dobbiamo ripartire da noi» va dicendo da giorni promettendo: «Non saremo più il partito del no» sui temi ambientali che devono tornare al centro a partire dalle energie rinnovabili, i bio-carburanti o ancora la ricerca sul nucleare di quarta generazione. Ora inizierà il suo percorso per traghettare il partito fino a dopo le europee, quando a succederle sarà un ticket uomo-donna. «Sono qui a vostra disposizione - promette - ci metterò tutta me stessa e anche la mia durezza, perchè bisogna anche essere duri: se qualcuno ha approfittato dell’aria allegra per farsi i fatti suoi sappia che ora l’aria è seria. Serve rigore e schiena dritta».

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