TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 25 luglio 2008

Rfiuti. Lettera all'Assessore all'Ambiente della Provincia.

Egr. Assessore Arrighini,
a seguito dell'incontro della scorsa settimana presso la circoscrizione Est, sono nuovamente a farle presente le molteplici iniziative che le altre province mettono in atto per cercare di ottenere una riduzione dei rifiuti alla fonte come prevedeva la stessa LR 25/98 ed i successivi protocolli di intesa.
Abbiamo visto che in altre province e comuni sono già in atto convenzioni locali non solo per i detersivi come sotto evidenziati, ma anche latte alla spina, sacchetti di plastica MaterB per la grande distribuzione, senza contare altri metodi e sistemi già ben noti per ridurre il più possibile la produzione dei rifiuti.
Attendiamo quindi di conoscere quali interventi la Provincia di Prato sta mettendo in atto, quali sono le tempistiche concrete, visto che a noi ""Comitati Scomodi "" nessuno dice mai nulla, salvo poi rimanere meravigliati dalle nostre contro proposte... quando nelle poche occasioni come quella sopra menzionata abbiamo la possibilità di confrontarci su queste tematiche, proporre alternative consolidate,finanziariamente ed ambientalmente sostenibili, che potrebbero portare in poco tempo ad una riduzione di costi a beneficio dei cittadini, come oramai avviene in diverse aree del nord Italia.
Cordiali Saluti
Gianfranco Ciulli
Coordinamento Comitati per la Salute
della Piana di Firenze-Prato-Pistoia

da Il Tirreno del 25/07/08

Scatta la guerra agli imballaggi Accordo con negozi e supermercati, via libera ai prodotti sfusi Obiettivo: ridurre i rifiuti Un’ulteriore spinta alla differenziata anche col porta a porta

PRATO. C’è la raccolta differenziata che a Prato ha già raggiunto quota 39% e che in due anni salirà al 55%, ma c’è anche la questione della riduzione dei rifiuti. Sulla scrivania dell’assessore all’Ambiente della Provincia Stefano Arrighini ci sono soprattutto progetti: quello per aumentare la raccolta di materiale organico o estendere il porta a porta ad altre zone della città e quello per spingere la grande distribuzione a pensare un nuovo futuro: con distributori di detersivi e acqua e con bustine per la spesa non più di plastica ma di mais o di materiali duraturi nel tempo.
Il progetto provinciale di riduzione dei rifiuti sarà presentato a settembre e prevede un accordo sia con la grande che con la piccola distribuzione. Per premiare quei comportamenti virtuosi che saranno scelti dai commercianti. «Abbiamo presentato da tempo il progetto alla Regione - spiega l’assessore Arrighini - sperando in un accordo regionale con la grande distribuzione che però tarda ad arrivare. Dal 1º gennaio 2009 i sacchetti di plastica derivata dal petrolio saranno banditi. E noi, giocando con qualche mese d’anticipo, vogliamo invitare i negozianti a scegliere una strada virtuosa, incentivandoli con un bollino di qualità e con incentivi, ancora da definire, da destinare alle spese in conto capitale».
In sostanza i negozi e i supermercati che aderiranno al progetto, dovranno dotarsi di buste per la spesa in materiale resistente e non solo usa e getta, di sacchetti in bioplastica o mater b (materiale biodegradabile a base di mais che può essere utilizzato anche per conferire il materiale organico), di buste in carta per la frutta e la verdura e di distributori per detersivi o saponi, ma anche per acqua e per tutti quei prodotti che oggi sono in commercio già confezionati e che invece possono essere venduti sfusi. «Nei supermercati della città i clienti dovranno poter scegliere se acquistare oggetti in carta nuova o in carta riciclata - aggiunge l’assessore con il pollice verde - e speriamo anche che, oltre alla carta per la casa o a quella per l’ufficio, siano commercializzate a prezzi per tutte le tasche anche posate e stoviglie in materiali biodegradabili e non più soltanto in plastica».
Ma cosa otterranno in cambio i commercianti e le grandi catene di distribuzione se aderiranno a questo progetto? «Abbiamo pensato ad un bollino che certifichi la qualità dell’esercizio commerciale - dice Stefano Arrighini - ma anche a degli incentivi che la Provincia potrà erogare a quei piccoli commercianti che dovranno sostenere qualche spesa per installare i distributori di prodotti sfusi, e per ridisegnare gli spazi interni dei negozi».
Se a Vaiano va il premio alla carriera dei comuni ricicloni e se le buone pratiche messe in campo dal comune della Valbisenzio hanno permesso uno sviluppo della raccolta porta a porta e dell’organico e anche la distriibuzione di sacchetti in mater b per la spazzatura, sempre nel comune riciclone nascerà a breve un nuovo servizio per l’ambiente: il mercatino del riuso. «Gli addetti di Asm che ritirano i rifiuti ingombranti - spiega l’assessore - ci hanno segnalato più volte che ormai si butta via di tutto, anche oggetti che potrebbero essere riutilizzati. I mobili o gli elettrodomestici che vengono gettati via, se sono in buono stato, verranno riproposti al mercatino del riuso». E manco a dirlo, la casetta nella quale verranno stoccati, è completamente autosufficiente da un punto di vista energetico: realizzata in materiale ecocompatibile e dotata di pannelli fotovoltaici.
C’è la raccolta differenziata, che ogni anno cresce in provincia di almeno il 5% e ci sono le aziende che si occupano di riciclaggio e che non ce la fanno più a star dietro a tutto il materiale da riciclare. «Esistono i consorzi - dice Arrighini - ma è giusto che le aziende che si occupano di raccolta dei rifiuti abbiano anche partecipazioni in quelle aziende che si occupano di riciclaggio». La mente va subito al probabile ingresso delle ex municipalizzate dell’area metropolitana - l’Asm di Prato, Publiambiente, Quadrifoglio, Cis e Aer - nella Recoplast per formare una società unica per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. «E oltre a questo - aggiunge l’assessore - abbiamo già individuato un’area per lo stoccaggio dei multimateriali, vetro, plastica e lattine. Perché se le aziende di riciclaggio lavorano a pieno regime e la raccolta differenziata cresce, è necessario avere anche un luogo dove stoccare questo materiale». Luogo che a Prato è stato individuato vicino all’impianto di Baciacavallo, in un’area già impermeabilizzata e già destinata a questa utilizzazione.
Francesca Gori



Fonte: Greenreport
Detersivi alla spina anche a Grosseto, ma con una novità
Anziché attraverso la grande distribuzione, come già avvenuto in altre realtà del paese, l’iniziativa parte da un negozio singolo, e che per sua natura nasce come negozio di vendita e ricambi di elettrodomestici
GROSSETO. La distribuzione di detersivi e detergenti alla spina arriva anche a Grosseto. E anziché attraverso la grande distribuzione, come già avvenuto in altre realtà del paese, l’iniziativa parte da un negozio singolo, e che per sua natura nasce come negozio di vendita e ricambi di elettrodomestici. Quindi anche il capoluogo maremmano ha finalmente un punto dove poter mettere in pratica gesti e comportamenti da cittadini virtuosi, contribuendo a ridurre la quantità di rifiuti prodotti. Il negozio fa parte della catena “Mille Bolle” che distribuisce detersivo e ammorbidente per lavatrice, sapone per le mani e per i piatti, tutto rigorosamente alla spina. E fornendo prodotti a basso impatto sull’ambiente.
La prima volta, se sprovvisti del contenitore, questo verrà fornito dal negozio e successivamente riempito tutte le volte che si ha necessità di un prodotto per la pulizia personale o della casa, senza quindi usare recipienti a perdere.
Applicando quindi alla vendita il sacrosanto principio che sta a monte della gerarchi europea della gestione dei rifiuti: quello della loro prevenzione.L’ iniziativa è stata patrocinata a e sostenuta da Legambiente, con l’obiettivo di valorizzare un significativo esempio virtuoso che, se diffuso tra la cittadinanza, potrà dare un contributo a ridurre i rifiuti urbani con l’auspicio che diventi anche un esempio da seguire per altri commercianti ed altri settori merceologici. Così da sostituire la politica del ri-uso a quella dell’usa e getta, in maniera sempre più diffusa.
«Diffondere sul mercato detersivi di tutti i generi che già di per sé presentano caratteristiche di perfetta compatibilità ambientale e basso contenuto di tensioattivi è un ottimo contributo alla salvaguardia dell´ecosistema. Ma la vera svolta - ha dichiarato Legambiente - è l´eliminazione dei contenitori che sono destinati alla pattumiera tutte le volte che terminiamo il detersivo: ogni famiglia evita la dispersione di centinaia di flaconi ogni mese e ottiene anche un significativo risparmio che rappresenta un ottimo incentivo per tutti ad aderire a questo progetto. Il contenitore può infatti arrivare ad incidere sul prezzo fino al 40 %».

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