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La mer, la fin...

lunedì 21 luglio 2008

Congresso dei Verdi. Cosa hanno visto i giornali - 4

Da L'Unità.

Verdi e Pdci, la sinistra non smette di litigare.


Nonostante l'uscita dal Parlamento, nonostante la richiesta continua di unità, la sinistra continua a litigare e a dividersi. Due tristi esempi vengono dai congressi (termali) in corso: quello dei Verdi e quello del Pdci.
A Chianciano il dopo Pecoraro Scanio si tramuta in baruffa. Momenti di fibrillazione quando, presentando la mozione di maggioranza, Angelo Bonelli ufficializza la candidatura di Grazia Francescato e la platea di oltre 400 delegati esplode in un lungo applauso, qualche fischio e molti "buu". Lei, seduta in prima fila, si commuove, poi Bonelli scende dal palco e va ad abbracciarla, come molti altri delegati. Quindi, Francescato assicura: «Le lacrime? Non sono per i fischi, quando stai in politica sai che può succedere. Comunque finirà - aggiunge - l'importante è restare uniti».
Ma il viso della candidata tradisce un po' di nervosismo e forse delusione, dietro gli occhi azzurri e brillanti di lacrime.
Troppo duri quei fischi arrivati dalla platea a sottolineare il dissenso per le affermazioni di Bonelli, che ha presentato la Francescato come una donna «che in vent'anni avrebbe potuto occupare qualsiasi poltrona, e non l'ha fatto». La XV, infatti, è stata la prima e unica legislatura per Grazia Francescato, ma parte della platea urla: "Cambiamento!, a casa!".
Non sono mancati altri momenti di tensione durante l'intervento dal palco, peraltro molto applaudito, dell'ex capogruppo alla Camera. Tra i passaggi più contestati, quello in cui Bonelli ha denunciato come le pale eoliche danneggino il paesaggio della Sila calabrese. Molte le proteste, urla e anche insulti. Tra le altre, quella di Gianfranco Sciarra, tra i fondatori del partito, che lascia la sala spiegando furioso: «Qui si riparla del ritorno al nucleare e mi si dice che il vero verde è chi si batte contro l'eolico in Calabria? Ma siamo fuori dal mondo?».

Non va molto meglio a Salsomaggiore (Parma). Dopo che Diliberto venerdì ha chiesto a Rifondazione di tornare assieme e di scordarsi la scissione, critiche al segretario sono arrivate da Marco Rizzo. Il Pdci è fuori dal Parlamento ma è presente ancora in molte giunte locali. Il segretario Oliviero Diliberto ha detto che le alleanze locali si valuteranno «caso per caso», gli risponde l'europarlamentare, che interviene al congresso per lanciare la proposta di rompere con il Pd in alcuni «luoghi simbolo» come Napoli e Bologna. «Non so - dice Rizzo - se a Pistoia o a Castellammare bisogna uscire o entrare nelle giunte, ma a Napoli e a Bologna, dopo quello che hanno fatto Bassolino e Cofferati, bisogna dire parole chiare».

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