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La mer, la fin...

lunedì 28 luglio 2008

Montale. Botta e risposta tra sindaci e Comitato No inceneritore

Un interessante "botta e risposta" tra il Comitato contro l'Inceneritore di Montale (che da tempo seguiamo ed apprezziamo per l'impegno, oltre a condividerne la finalità) e i sindaci dei comuni di Agliana, Montale e Quarrata.
MV

Ai sindaci dei Comuni di:

AGLIANA
QUARRATA
MONTALE
E p.c. Consiglio comunale
OGGETTO: Raccolta firme x la promozione della raccolta differenzia con il sistema del porta
a porta.

In allegato le oltre 1500 firme raccolte tra i cittadini dei tre comuni proprietari del CIS per chiedere :
 che la TIA sia calcolata SOLO sull'indifferenziato, così ché cittadini e aziende siano economicamente invogliate a ridurre i rifiuti a monte e differenziare il più possibile.
 anche su tutto il nostro territorio la raccolta differenziata “porta a porta” sull’esempio di Capannori (vedi risultati allegato A).
Per semplicità riportiamo una sintesi dei risultati conseguiti dal comune di Capannori in soli 3 anni dalla partenza del “porta a porta”.
Totale numero abitanti coinvolti comune di Capannori: 26.150
Numero Famiglie: 10.100
Numero utenze non domestiche: 1.770
Percentuale popolazione servita: 58,45%
Percentuale raccolta differenziata sulle zone servite : oltre 80%
Percentuale a Marzo 2008 raccolta differenziata a livello comunale : 65%
Ricordiamo altresì che la media nei tre comuni Agliana, Montale e Quarrata di raccolta differenziata di media non supera, ormai da anni, il 25%.
Certi di una vostra attenzione e risposta in merito a tali richieste avanzate, restiamo a disposizione qualora volessero essere accolte tali istanze.

Distinti Saluti.
Colangelo Luigi
Presidente
Comitato contro l’inceneritore di Montale

Al Sig. Luigi Colangelo

Presidente Comitato contro l’Inceneritore di Montale

OGGETTO: Raccolta firme per la promozione della raccolta differenziata con il sistema “porta a
porta”

Egregio Signor Colangelo,
abbiamo preso visione della sua comunicazione in oggetto e della documentazione del Comune di Capannori che la accompagna.
Non ci sembra semplice, in una materia tanto complessa e delicata, avere delle certezze assolute. Alcune considerazioni ci sembrano comunque possibili, e speriamo condivisibili.
La Prima.
Che il sistema cosiddetto “porta a porta” consenta di ottenere risultati di raccolta differenziata superiori ad altri sistemi è cosa che nessuno nega.
Il problema è conoscere il costo di tutta l'operazione, dalla raccolta al trattamento ed allo smaltimento: non abbiamo mai avuto modo di conoscere, se non in maniera deduttiva e approssimata, e quindi non attendibile, il costo in € per tonnellata dei rifiuti raccolti dal Comune di Capannori: lei capisce che senza questo dato assoluto, il sapere che si risparmia senza sapere rispetto a che cosa non costituisce elemento di certezza.
Peraltro, ci risultra che l'ATO di Pistoia abbia richiesto al sindaco di Capannori un incontro per approfondire le tematiche della raccolta porta a porta, ma a quella richiesta non è stato dato ancora riscontro.
La seconda.
Al momento attuale, per come è costruito il sistema normativo, ma anche per la logica delle cose, non è più opportuno gestire le problematiche dell'ambiente su scala comunale, o peggio di quartiere: lei conosce certamente gli obblighi delle Comunità di Ambito, o ATO; sa che spetta a queste definire i piani industriali di gestione dei rifiuti, i modelli gestionali e i livelli tariffari; saranno questi consorzi di Comuni a decidere il miglior sistema di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, ivi compreso il meccanismo della raccolta differenziata. In questo momento appare quindi fuori luogo ogni sporadica iniziativa tanto più se non prevista dal piano industriale.
Non troviamo corretto, quindi, che il comune tale o tal altro, senza che le altre collettività dell'area di appartenenza si siano pronunciate, stabilisca per suo conto quale sia il “miglior” sistema di gestione dei rifiuti, e peraltro senza render conto in alcun modo dei costi.
E con riferimento all'ATO, è evidente come su questi temi non si possa che dialogare certamente non più su un piano comunale, e nemmeno su un piano provinciale: la intera questione andrà trattata sul piano interprovinciale dell'ATO Toscana centro, comprendente i 73 comuni delle province di Firenze, Pistoia e Prato, e così delimitato dalla Regione Toscana con la Legge regionale 61/07.
La terza.
CIS, l'azienda dei comuni di Agliana, Montale e Quarrata a cui è affidato il servizio di igiene ambientale, sta portando avanti una sperimentazione basata essenzialmente sul sistema di raccolta “porta a porta” nelle attività produttive, e sul sistema delle isole ecologiche accessibile dopo identificazione per le aree residenziali, con pesatura puntuale dei rifiuti indifferenziati prodotti. Questo sistema è stato inserito dall'ATO 5, composto dai comuni della Provincia di Pistoia e del Circondario Empolese, nel proprio Piano Industriale d'Ambito, insieme al sistema porta a porta sul modello di Capannori, attuato a partire da quest'anno nel Comune di Montespertoli.
Il meccanismo attuato da CIS nelle aree con attività produttive, che ha dato risultati incoraggianti in termini di risultato per quantità di raccolta differenziata e per compatibilità di costi gestionali, è destinato ad essere allargato all'intero territorio dei comuni di Agliana, Montale e Quarrata, in quanto già condiviso anche dalle altre realtà territoriali delle tre province di Firenze, Prato e Pistoia.
Per l'estensione del sistema porta a porta anche alle residenze, attendiamo di conoscere l'esito complessivo di quanto attuato a Montespertoli, in accordo con gli altri comuni dell'ATO, e le valutazioni che su tale sistema verranno fatte dall'ATO Toscana centro.
In ogni caso, ed in funzione di una razionalizzazione del sistema complessivo di raccolta, i comuni di Agliana, Montale e Quarrata hanno dato mandato a CIS di predisporre un piano di raccolta porta a porta nelle zone dei tre comuni dove attualmente si effettua la raccolta dei rifiuti con cassonetti tradizionali, in modo da offrire un miglior servizio al cittadino e garantire un incremento della raccolta differenziata.
La quarta.
Lei sa che il Piano industriale dell'ATO 5 prevede di trattare nell'impianto di Montale il 25% dei rifiuti prodotti nell'intero territorio della provincia di Pistoia e del Circondario Empolese, restando il rimanente 75% da gestire con la raccolta differenziata e con gli impianti di valorizzazione della frazione secca (C.D.R.) e umida (organico): perchè quindi si continua a parlare di logica inceneritorista per i comuni di Agliana, Montale e Quarrata? Perchè non si vuol riconoscere invece che i tre comuni della piana pistoiese semplicemente fanno la loro parte, al pari del comune di Montespertoli, del comune di Serravalle P.se, del comune di Monsummano T.me, del comune di Piteglio, del comune di Pistoia, su cui sono o saranno in funzione gli impianti del Piano, e di tanti altri comuni che trattano sul loro territorio di riferimento i rifiuti da loro stessi prodotti?
Distinti Saluti.

Paolo Magnanesi
Sabrina Sergio Gori
Piero Razzoli


OGGETTO: Osservazioni alla vostra del 19/06/2008 protocollo n°11908

Egregi Sindaci,
abbiamo letto con molta attenzione le Vostre considerazioni in merito alla promozione della raccolta differenziata tramite il sistema “porta a porta”.
Vorremmo esprimere anche noi alcune considerazioni proprio perché riteniamo la materia complessa e per questo è bene non avere certezze assolute, ma confrontarsi nel merito.
La prima
Non ci risulta che il comune di Capannori non si è mai reso disponibile; prova è anche l'incontro pubblico avuto a Pistoia con l'assessore Tuci.
L'assessore Alessio Ciacci e il Sindaco Giorgio del Ghingaro sono a completa e immediata disposizione per un incontro istituzionale con i rappresentanti di ATO, del CIS, delle Amministrazioni ed alcuni referenti del Comitato non appena gli verrà comunicato.
Dal canto nostro suggeriamo un consiglio comunale congiunto ad hoc dei tre comuni, nel quale poter far intervenire il comune di Capannori e le altre esperienze circostanti, come il famoso “Centro riciclo di Vedelago”, così da permettere un ampio e costruttivo confronto nel merito con cittadini e istituzioni.
La seconda
E' vero che il piano industriale viene messo a punto dall'ATO, ma è anche vero che lo stesso viene preventivamente valutato con il gestore ed i comuni.
Facciamo inoltre presente che lo stesso piano provinciale prevede una raccolta differenziata minima del 45% (obbligo minimo di legge per il 2008). Quindi visto che nel 2007 i tre comuni non sono andati oltre al 24/27%, sicuramente una raccolta differenziata PAP aiuterebbe al raggiungimento della percentuale minima richiesta, evitando le probabili multe che saranno comminate per il non raggiungimento di tali obbiettivi.
La Terza
Il fatto che ora si stia lavorando al super ATO non è assolutamente di intralcio alla raccolta PAP, anzi i nuovi piani dovranno sicuramente tenere conto delle nuove normative in materia.
Facciamo presente che se oggi i tre comuni raggiungono in media appena uno scarso 24% di raccolta differenziata, di questa ben il 75% consiste in rifiuti industriali ed artigianali assimilati agli urbani, mentre la raccolta differenziata per le utenze domestiche risulta, dai dati ARRR e dai dati presentati in consiglio comunale dallo stesso presidente del CIS Fazio, essere addirittura solo al 6%.
Da qui si può constatare che i margini per una raccolta PAP ci sono e molto ampi.
Facciamo inoltre presente, oltre a Montespertoli, anche l'esempio del vicino comune di Vaiano (Po) che a metà dello scorso anno ha iniziato la raccolta porta a porta sperimentale nel centro del comune e che dal 1 Luglio 2008 l'ha estesa sulla totalità del proprio territorio.
La Quarta
Abbiamo visto per esempio, dagli atti dei consigli comunali, che al CIS è stata rinnovata una convenzione "trentennale per la gestione e smaltimento dei rifiuti", quindi voi in qualità di amministratori ma anche di proprietari del gestore, avrete sicuramente i mezzi per indirizzare la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella maniera più sostenibile.
Nei recenti consigli comunali abbiamo constatato come in questi ultimi anni abbiate deliberato aumenti TIA di oltre il 30% mentre nei comuni dove si applica la PAP ci sono riduzioni medie del 15/20%.
Pertanto reiteriamo la richiesta immediata dell'inizio di raccolta PAP per le utenze domestiche, su alcuni quartieri dei comuni interessati.
Ci impegniamo da parte nostra a contribuire nell’opera di informazione ed insegnamento sulle corrette modalità nelle aree che riterrete opportune.
In attesa di un vostro riscontro in merito porgiamo distinti saluti.

Luigi Colangelo
Presidente
Comitato contro l’inceneritore di Montale

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