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La mer, la fin...

mercoledì 18 marzo 2009

Animali. Amministrazioni da cani.

L’Enpa: «Come sono stati spesi i fondi contro il randagismo?» LA POLEMICA Solo in Sicilia più di 2 milioni di euro

MONICA VIVIANI
da il Tirreno 18.03.'09
«QUI ci sono responsabilità da paura a tutti i livelli». Il duro attacco sui cosiddetti «cani killer» arriva da Carla Rocchi, presidente dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) che ha minacciato di denunciare «chiunque si rendesse responsabile di tale reato», ovvero l’abbattimento dei cani di Modica. Gli abbattimenti sono stati sospesi. E ora? «Noi procediamo lo stesso con le denunce contro chi si è macchiato di comportamenti illegali o omertosi». La legge 281 però non esclude la soppressione. «La legge parla di eutanasia ad opera di veterinari solo se il cane ricoverato in una struttura è incurabile e di comprovata pericolosità. Non si parla di battute di caccia. Per fortuna i cacciatori si sono dissociati. Quanto sta accadendo mi ricorda quel sindaco che anni fa, ai tempi della guerra nei Balcani, per risolvere il problema randagismo voleva mandare tutti i cani in Albania». Di chi è la responsabilità per quanto sta accadendo? «In generale è dei sindaci che hanno l’obbligo di provvedere al fenomeno. Ma non solo».

Chi altro? «Dal 2003 a oggi lo Stato, quindi senza contare i fondi regionali, ha erogato alla regione Sicilia 2 milioni e 168mila euro per far fronte al fenomeno randagismo, di cui il 60% vincolato alla sterilizzazione. Quante ne hanno fatte le Asl? Evidentemente queste risorse non sono state correttamente impiegate se in tutta la Sicilia il randagismo continua a essere un’emergenza. Ma qui la responsabilità è anche di chi ha affidato, se di affido giudiziario si tratta, quei cani a una persona inadeguata». Quindi la magistratura? «Insomma è come affidare un bambino a un pedofilo! Se affido un bambino a una famiglia non vado a controllare? Se si tratta di un affido da parte della magistratura questa ha l’obbligo di vigilare e di disporre le risorse». Da un controllo fatto a settembre sembra però che tutto fosse a norma. «E da settembre a ora cosa è successo? Un cataclisma?». Cosa si dovrebbe fare davanti a simili emergenze? «L’assessore regionale deve vedere quanto ha in cassa, quanto ha dato ai Comuni e provvedere con le sterilizzazioni. Devono prendere iniziative e l’Enpa è disponibile a prendere in consegna i cani. Comunque la legge è di 18 anni anni fa e il primo tavolo regionale per affrontare il problema ci sarà domani». Non è, per caso, che è la legge che non funziona? «Vi sono vaste zone del Paese dove è stata applicata e il randagismo non è più un problema. Come a Trieste, Genova, Pescara, nella stessa Roma. La legge è la stessa e la ripartizione dei fondi anche». Come andrà a finire? «Sono poco fiduciosa e temo che dopo questo clamore tutto tornerà come prima».

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