TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 7 marzo 2009

Firenze. Riecco Graziano, Matteo è entusiasta.

L´assessore rompe gli indugi e si lancia nella mischia con 46 fedelissimi: "Matteo è entusiasta"

Cioni lancia la sua lista civica
il Pd lo stronca: "Pessima idea"

Massimo Vanni

Lo sceriffo: voglio coprire Renzi a sinistra
«Un errore politico». L´assessore Graziano Cioni rompe gli indugi e lancia una propria lista «per coprire a sinistra il candidato sindaco». Una lista a sostegno di Matteo Renzi ma con 46 candidati scelti dallo stesso Cioni tra i propri sostenitori. E la reazione del Pd non tarda ad arrivare: «Una pessima idea, se fa la lista è chiaro che chiude con il Pd», lo ammonisce il segretario cittadino Giacomo Billi. «Un errore politico, non si sostiene il candidato sindaco con ulteriori frammentazioni», lo boccia anche il parlamentare fiorentino Michele Ventura che in qualità di candidato alle primarie aveva avuto proprio Cioni tra i suoi principali supporter. Cioni però non si ferma. E annuncia ai suoi fedelissimi riuniti ieri mattina per dare il via all´operazione: «Ho parlato con Renzi, è entusiasta». Della serie, dica pure quello che vuole il Pd, ho già l´accordo con il candidato sindaco del centrosinistra.
Tanto che l´assessore-sceriffo già pensa ai candidati: dal neurochirurgo del Meyer Lorenzo Genitori al cardiologo David Antoniucci, dall´assessore Tea Albini al capo degli ambulanti Confesercenti Alberto Lascialfari, dal presidente dei taxi Socota Massimo Materassi alla consigliera comunale Susanna Agostini. Anzi, Cioni fa pure i conti: «Se ogni candidato raccogliesse 200 voti passeremmo i 10mila voti, solo io ne porterò almeno mille - spiega ai suoi fedelissimi - a quel punto io e Tea saremo in consiglio e tratteremo il resto con Renzi». Il «resto» sarebbero i posti: «Il no del Pd è miopia politica, Domenici prese 109mila voti e andò al ballottaggio. E la nostra lista porterà voti che altrimenti non arriverebbero», dichiara Cioni. Ma la sua lista assomiglia molto ad una manovra per assicurare spazio e quote di potere al proprio gruppo: «Con questi metodi non costruiremo mai un nuovo partito, il sostegno al candidato sindaco non si offre con ulteriori divisioni perché in prospettiva questo finisce per indebolire il Pd», aggiunge Ventura ricordando come uno dei motivi che lo convinse a candidarsi fu proprio il ritiro della lista Cioni. Anche Renzi sta pensando ad una propria lista, sul modello di Chiamparino a Torino. Ma davvero il candidato sindaco che ha vinto le primarie chiedendo «facce nuove» e rinnovamento accetterà il collegamento (per legge è il candidato sindaco che deve decidere se accettare o no) con una lista Cioni? Con l´assessore messo fuori dalla gara delle primarie perché indagato per corruzione nell´inchiesta Castello? Il candidato sindaco non si pronuncia. Ventura lo fa: «Renzi si è caratterizzato per un messaggio e deve mantenere questa prerogativa».
(06 marzo 2009)

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