L´assessore rompe gli indugi e si lancia nella mischia con 46 fedelissimi: "Matteo è entusiasta"
Cioni lancia la sua lista civica
il Pd lo stronca: "Pessima idea"
Massimo Vanni
Lo sceriffo: voglio coprire Renzi a sinistraTanto che l´assessore-sceriffo già pensa ai candidati: dal neurochirurgo del Meyer Lorenzo Genitori al cardiologo David Antoniucci, dall´assessore Tea Albini al capo degli ambulanti Confesercenti Alberto Lascialfari, dal presidente dei taxi Socota Massimo Materassi alla consigliera comunale Susanna Agostini. Anzi, Cioni fa pure i conti: «Se ogni candidato raccogliesse 200 voti passeremmo i 10mila voti, solo io ne porterò almeno mille - spiega ai suoi fedelissimi - a quel punto io e Tea saremo in consiglio e tratteremo il resto con Renzi». Il «resto» sarebbero i posti: «Il no del Pd è miopia politica, Domenici prese 109mila voti e andò al ballottaggio. E la nostra lista porterà voti che altrimenti non arriverebbero», dichiara Cioni. Ma la sua lista assomiglia molto ad una manovra per assicurare spazio e quote di potere al proprio gruppo: «Con questi metodi non costruiremo mai un nuovo partito, il sostegno al candidato sindaco non si offre con ulteriori divisioni perché in prospettiva questo finisce per indebolire il Pd», aggiunge Ventura ricordando come uno dei motivi che lo convinse a candidarsi fu proprio il ritiro della lista Cioni. Anche Renzi sta pensando ad una propria lista, sul modello di Chiamparino a Torino. Ma davvero il candidato sindaco che ha vinto le primarie chiedendo «facce nuove» e rinnovamento accetterà il collegamento (per legge è il candidato sindaco che deve decidere se accettare o no) con una lista Cioni? Con l´assessore messo fuori dalla gara delle primarie perché indagato per corruzione nell´inchiesta Castello? Il candidato sindaco non si pronuncia. Ventura lo fa: «Renzi si è caratterizzato per un messaggio e deve mantenere questa prerogativa».
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