TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 18 marzo 2009

Le mani sulla città. A batter cassa

Quello del PIUSS di Prato - il "Piano Integrato Urbano di Sviluppo Sostenibile" - è forse il caso più ecaltante di come l'amministrazione comunale uscente abbia inteso condurre e condizionare il futuro della città.
E mentre ora "batte cassa" nei confronti della Regione (ventitré milioni di euro!!! su un totale di duecentotrenta!), vi invitiamo a visitare, giusto per curiosità, il sito della "pianificazione strategica" portato avanti dal Comune di Prato: qualcuno si ricorda della famosa "PratoAgenda", che inaugurò i suoi lavori al Museo del Tessuto il 5 maggio del 2007? Per intenderci, la serata che vide protagonisti i tanti "punti interrogativi" dei cittadini e dei Comitati? Beh, si.. proprio quella "PratoAgenda" che è praticamente scomparsa dalla scena, ma che ha prodotto i "capolavori" di cui sotto, inclusa l'operazione sul Polo Multifunzionale (e il piano di "sviluppo" dell'asse della Declassata), che ormai potremmo definire il degno Consorte della Madre di Tutti Gli Scempi Pratesi (la Multisala), e che purtroppo l'amministrazione sta cercando di portare a termine a tutti i costi.
Per certo, con una partecipazione molto istituzionale (guardatevi pure chi ha partecipato ai "tavoli tematici"...) e molto poco "civica", si sono messe una serie di ipoteche su parti importanti del futuro di Prato - che comporteranno l'uso di notevoli risorse finanziarie.
Quindi, in attesa che si compia la farsa pseudodemocratico-partecipativa del Town Meeting del 28 marzo, vediamo bene come hanno già messo, e pesantemente, le mani sulla città!

MV

da la Nazione del 18/03/09
Ex Banci, il Comune batte cassa Chiesti 23 milioni alla Regione

UN PIANO da oltre 230 milioni di euro per dare un volto nuovo alla città. E’ attesa per settembre la risposta della Regione sulla richiesta di finanziamento del 10% (23 milioni) inviata dal Comune per realizzare il polo espositivo nell’area ex Banci insieme alla proposta di ristrutturare la parte antica della città creando in particolare un «centro commerciale naturale» e completando il recupero di palazzo Pretorio. In più l’amministrazione nell’elenco delle richieste ha «ricordato» a Martini i finanziamenti per il nuovo museo Pecci, per rinnovare il museo del Tessuto e per il Centro ricerche ed alta formazione (Creaf) oltre alla nuova sala auditorium della Camera di commercio.

IN GERGO tecnico questi piani di sviluppo si chiamano Piuss (Programmi integrati di sviluppo urbano sostenibile) e sono riservati alle città per il miglioramento della qualità urbana e ambientale: «I finanziamenti arriveranno di sicuro, in estate, anche se al momento non possiamo sapere la cifra esatta (il massimo è appunto il 10%) — interviene il sindaco Romagnoli — Prato ha presentato un insieme di proposte che più di altre corrispondono alla filosofia dei Piuss e della riqualificazione urbana, con un forte impatto sulla realtà socio-economica». La riqualificazione urbana passa attraverso la cultura, il sociale e il turismo: «Quello che abbiamo presentato è un impianto strategico di città futura, che realizza un “polo metropolitano” sulla declassata — continua il sindaco — che si collega alla valorizzazione della parte antica del nostro nucleo urbano e alla trasformazione di fabbriche dismesse».

NEL DETTAGLIO la parte maggiore del progetto riguarda il «Parco expo» alla ex Banci, con l’interramento della declassata per 450 metri da Pratilia verso la questura (8 milioni di investimento per 4,8 milioni di richiesta di finanziamento), che consentirà di sviluppare il polo espositivo multifunzionale (una superficie di 42mila metri quadrati coperti) con la parte a sud che occuperà 32mila metri e quella a nord che si estenderà per 13mila metri quadri. Il nucleo centrale del padiglione espositivo si svilupperà su due piani, mentre i suoi due lati saranno su un piano, il tutto immerso nel futuro «Parco delle Fonti» compreso tra via Zarini a via Ferraris. Il piano integrato prevede inoltre la creazione di «spazi d’arte all’aperto» che sorgeranno davanti ai manufatti del vecchio edificio industriale. A completare il progetto dell’ex Banci, per il quale la Cassa depositi e prestiti è disposta a finanziare tutta l’operazione, ci sarà un centro di aggregazione e promozione socio-culturale su viale Ferraris.

GLI ALTRI progetti inseriti nel piano riguardano il raddoppio del museo Pecci, il completamento di palazzo Pretorio, la creazione del centro commerciale naturale che coinvolge circa 200 negozi. Il pacchetto Piuss è infine completato dal Centro di ricerche e alta formazione della Provincia, col recupero dell’ex lanificio Viscotex e la sala auditorium della Camera di commercio.
Silvia Bini

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